17 aprile 2013 – La presidente Boldrini riconosce il problema della registrazione anagrafica.

Così avevo scritto in data  28/03/2013 – alla presidente Boldrini che oggi mi ha risposto (ricopio il messaggio della Presidente a seguito della mia lettera)
Contemporaneamente avevo scritto ad alcuni deputati e senatori eletti nella circoscrizione del FVG.
Da alcuni di loro ho ricevuto qualche espressione di cortesia (che in qualche caso mi è sembrato esprimesse anche un generico consenso. Nessuno certamente ha usato la parola ‘suggerimenti’, come ha fatto la Presidente, il cui linguaggio –così diretto e inconsueto – mi ha fatto un’ulteriore positiva impressione).
Adesso non resta che sperare nel lavoro dei parlamentari. Nella precedente legislatura è andata buca, in questa vedremo se le loro azioni risaliranno nella mia privata graduatoria.

Gentile Presidente,
 Il Suo discorso di insediamento appartiene alla voce di quella politica che può suscitare speranza e passione in chi abbia mente aperta e cuore sapiente Prima di tutto la ringrazio per quanto ha scritto a Patrizia Moretti e ora vorrei scriverle molte cose che affido a un nuovo sintetico grazie per dar spazio a un argomento specifico che mi sta a cuore.  Attendevo con ansia l’istituzione della Sua casella per proporglielo. Lei ha detto “Dovremo impegnarci tutti a restituire piena dignità a ogni diritto. Dovremo ingaggiare una battaglia vera contro la povertà, e non contro i poveri. In questa Aula sono stati scritti i diritti universali della nostra Costituzione, la più bella del mondo. La responsabilità di questa istituzione si misura anche nella capacità di saperli rappresentare e garantire uno a uno” e ha opportunamente ricordato i “tanti anni a difendere e a rappresentare i diritti degli ultimi, in Italia come in molte periferie del mondo. È un’esperienza che mi accompagnerà sempre e che da oggi metto al servizio di questa Camera”.
Devo pensare che Le siano state stella polare le Convenzioni dell’ONU e voglio condividere un articolo della legge 176/1991 (che è ratifica della Convenzione di New York sui diritti dei minori) che recita: “Il fanciullo è registrato immediatamente al momento della sua nascita e da allora ha diritto ad un nome, ad acquisire una cittadinanza e, nella misura del possibile, a conoscere i suoi genitori ed a essere allevato da essi”.
Sono certa che nel suo lungo impegno nelle periferie del mondo si sia confrontata con il problema dei bambini senza un nome che non sia semplicemente l’espressione cui si rivolgono loro genitori amorevoli. Ora io le chiedo di considerare questo problema in Italia. Lei ha parlato di diritti da ‘rappresentare e garantire uno a uno’. Dal 2009 il diritto alla registrazione anagrafica è stato umiliato al livello di privilegio per essere stato negato ai figli dei migranti senza permesso di soggiorno (lettera g comma 22 articolo 1 legge 94/2009). Il fatto che – con manovra surrettizia – sia stata introdotta una circolare che consente la registrazione come percorso burocratico possibile, nulla toglie all’umiliazione che – con quella decisione – è stata imposta a tutti noi, declassati da cittadini a privilegiati che possono riconoscere i loro figli, diritto ad altri negato nel nostro stesso paese. Ho parlato con molti rappresentanti istituzionali e ho trovato purtroppo indifferenza e convincimento che il riconoscimento della cittadinanza secondo jus soli (obiettivo alto, certamente da perseguire) risolva il problema. Purtroppo non è così, ma fortunatamente intervenire nel rispetto della Convenzione delle Nazioni Unite (che ben precisa la sequenza: nome, cittadinanza, conoscenza dei genitori) non richiede sconvolgenti modifiche e un parlamento che lo voglia e non dovrebbe caricarsi di un grande lavoro per risolvere il problema.
Conto su di Lei. Buon lavoro
Augusta De Piero

Gentile dottoressa De Piero,
la ringrazio per le sue parole e per i suoi suggerimenti in vista di una riforma della cittadinanza, che auspico avvenga presto e che deve comprendere, come lei giustamente sottolinea, una revisione delle modalità della registrazione anagrafica. Provvederò dunque ad inoltrare il suo messaggio alle Commissioni competenti, non appena verranno costituite.
Laura Boldrini

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