10 giugno 2015 – Parlamentari coraggiosi: famiglie negate ai neonati

Ultime notizia da Strasburgo – strategie di parità

Il Parlamento europeo di Strasburgo ha approvato a larga maggioranza un rapporto sull’uguaglianza di genere in Europa in cui si parla, per la prima volta in maniera così esplicita, di ‘famiglie gay’. “Il Parlamento – si legge nel testo – prende atto dell’evolversi della definizione di famiglia”. La relazione, che non contiene elementi vincolanti per gli stati membri, è stata approvata con 341 voti favorevoli, 281 contrari e 81 astensioni.

Le nuove aperture Ue sulle famiglie gay sono contenute in una risoluzione sulle nuove strategie sulla parità di genere in cui si invita la Ue ad adottare azioni specifiche per rafforzare i diritti delle donne disabili, migranti, appartenenti a minoranze etniche, delle donne Rom, delle donne anziane, delle madri single e le LGBTI.

Dal link in calce è possibile accedere all’elenco degli stati europei che hanno riconosciute, sia pur in forme diverse, le famiglie omossessuali.

La fermezza contro i neonati figli dei sans papier permane e unisce laici e cattolici.

Nulla si dice invece, né a Strasburgo né in Italia, sulla legge che esclude i figli dei sans papier dal diritto al certificato di nascita (ieri né ho pubblicato un’altra relazione di facile accesso). Ancora una volta ho scritto delle proposte di legge che potrebbero rimediare e non vengono messe a calendario. Ora provo a costruire una domanda che trasferirò a facebook sperando in qualche risposta che pubblicherò in questo blog, qualunque ne sia il tenore.
La domanda che trasferirò su facebook si rivolge al mondo cattolico ma devo onestamente segnalare anche il silenzio delle chiese riformate che però non hanno l’aggravante della forza e del potere della chiesa cattolica.

Domando

Ormai anche nel mondo cattolico si discute di famiglie al plurale. Non parlo delle diverse posizioni ma chiedo – e sarei lieta che qualcuno mi rispondesse – perché in tanto elencare, classificare, distinguere e giudicare nessuno mai ha avuto una parola per i neonati cui la legge italiana nega, insieme all’identità, una famiglia, accettando silenti che per legge non abbiano certificato di nascita.
E’ chiaro che per questi pericolosi nemici, il cui peso non supera i quattro chili e la cui voce che si esprime nel pianto non è in grado di manifestare pensieri articolati, vi è anche da parte della cultura cattolica (e dati i silenzi ufficiali anche della relativa gerarchia) un fermo, determinato, insormontabile rifiuto. Perché? Concluderanno l’impegno del Sinodo assicurando col loro marmoreo silenzio che costoro non devono esistere e che condividono la legge italiana in proposito?
http://www.repubblica.it/esteri/2015/06/09/news/famiglie_gay_parlamento_ue_approva_rapporto-116466956/?ref=HRER2-1

elenco degli stati che riconoscono le unioni omossessuali: http://www.repubblica.it/esteri/2015/05/23/news/non_solo_italia_ecco_i_9_paesi-115087626/

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Il-Parlamento-europeo-riconosce-la-famiglia-gay-e-suoi-diritti-907634ce-a525-49b3-85ec-06efc92f6b46.html

http://www.ilgiornale.it/news/politica/parlamento-europeo-riconosce-famiglie-gay-1138680.html

10 Giugno 2015Permalink