31 luglio 2015 – Un invito a farsi spie

Un appello

A commento del manifesto che riporto in calce e che ho trovato in rete, ho pubblicato su fb la nota che segue.
Per non perdere tempo, modificandolo in forma più consona al blog, ricopio quanto ho pubblicato su fb senza modifiche.

Restiamo umani! Evitiamo il moltiplicarsi dei casi Orzinuovi!
Gira sulla rete un manifesto della lega nord del comune di Orzinuovi (Brescia) che inizia dichiarando “Segnala il clandestino” e così continua “contattaci se vieni a sapere che enti, organizzazioni o altro stanno ospitando i clandestini. Non essere complice dell’invasione”.
E’ un invito alla delazione per facilitare l’espulsione di migranti irregolari (quale che sia la ragione dell’irregolarità).
Mentre mi associo alla richiesta di Paolo Limonta che l’ha reso noto di leggere e rileggere il manifesto di Orzinuovi, ricordo che esiste un altro luogo in cui la delazione può realizzarsi a norma di legge (e non solo di personali spiate come quelle che fra il 1943  il 1945 furono lo strumento privilegiato nella repubblica di Salò per inviare gli ebrei ai lager).
E’ l’ufficio anagrafe del comune.
Infatti dal 2009 chi non comunitario si presenti a chiedere la registrazione della nascita di un figlio deve presentare il permesso di soggiorno. Lo impone infatti il ‘pacchetto sicurezza’, legge 94/2009, articolo 1, comma 22, lettera g.
Se non vi fosse stata l’opposizione dei professionisti della sanità (a partire dagli ordini dei medici) i luoghi per raccogliere le voci delle spie sarebbero stati dal 2009 anche gli ospedali e i presidi sanitari dove un migrante si fosse recato per necessità.
Ora restano gli uffici dell’anagrafe cui spetta registrare ogni nuovo nato sul territorio del comune e assicurargli così il certificato di nascita.
Nonostante la legge l’operazione dovrebbe essere impraticabile perché esiste una circolare del ministero dell’interno (n. 19/2009) che afferma il contrario di quella norma e quindi esclude la richiesta del permesso di soggiorno per la registrazione della nascita di un figlio.  Ma, come ci ricorda la relazione alla proposta di legge presentata in senato con il numero 1562, gli atti di stato civile sono, a seguito delle disposizioni del pacchetto sicurezza, “sottoposti così ad un dubbio interpretativo relativo alla necessità o meno dell’attestazione del soggiorno” e “il contrasto fra le indicazioni della circolare ministeriale e la lettera della norma mantiene una incertezza interpretativa che non agevola la gestione univoca di situazioni analoghe nei diversi uffici dei diversi enti locali. Questo ha prodotto nel tempo diversi casi di mancata registrazione all’anagrafe della nascita dei propri figli da parte di genitori provenienti da Paesi non comunitari per paura di denunce e di espulsioni”.campagna antimmigrati_11760200_913545032044459_8147072619488403513_n
Per evitare che gli Orzinuovi si moltiplichino chiediamo anche la modifica del pacchetto sicurezza secondo quanto previsto dalla proposta di legge presentata in Senato con il numero 1562, analoga a quella presentata alla camera con il numero 740.

31 Luglio 2015Permalink

One thought on “31 luglio 2015 – Un invito a farsi spie

  1. Hai fatto bene a riproporre il problema della mancata sicurezza della registrazione della nascita x tutti i nati in Italia da parte degli uffici anagrafe dei Comuni italiani .
    Ho letto sul Mess.Ven. di ieri un articolo di cronaca sull’intervista realizzata dal giornalista Pecile all’on. Rosato, in cui l’on. si lamenta della mancata unità nel suo partito e del mancato sostegno da parte della minoranza interna, Ma l’on. Rosato non dice niente su questo diritto non ancora riconosciuto né sulle due proposte di legge ferme sia alla Camera che al Senato.
    Dovremmo farci sentire di più. Non lo dico a te, ma alle persone che hanno condiviso l’esistenza del problema.

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