06 giugno 2009 – Bambini fantasma fra Obama e il sindaco di Udine.

Nel suo straordinario discorso all’Università del Cairo (uno dei più prestigiosi, forse il più prestigioso, centro culturale islamico) il presidente degli USA non ha dimenticato la parola dream, evocativa del grande sogno di Martin Luther King, quel sogno che ha consentito a uomo, il cui padre non poteva entrare in ristorante a causa del colore della pelle, di diventare Presidente degli Stati Uniti d’America.
Nel suo discorso Barak Obama, rivendicando l’arabicità del suo nome, ha ricordato molte volte i diritti dei bambini.
In Italia un diritto fondamentale, fonte di ogni altro, rischia di essere cancellato per i neonati figli di immigrati irregolari: il diritto ad avere un nome, insieme al diritto delle loro mamme e dei loro papà di essere riconosciuti genitori del loro figlio.
La realizzazione di quel diritto, minacciata dal disegno di legge in discussione in senato, non é competenza del presidente degli USA, ma dei nostri comuni.
In Friuli finora tre soltanto si sono dichiarati responsabili verso i nuovi nati; spero che preso altri se ne aggiungano.
Mentre il presidente degli USA lavora per superare le meschinità della politica della paura e in Olanda si segnala l’affermazione elettorale di un partito xenofobo, l’ASL udinese assicura agli stranieri privi di permesso di soggiorno – come previsto dal Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” “le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali”, “la tutela sociale della gravidanza e della maternità, … la tutela della salute del minore, … le vaccinazioni secondo la normativa e nell’ambito di interventi di campagne di prevenzione collettiva autorizzati dalle regioni,…gli interventi di profilassi internazionale,.. la profilassi, la diagnosi e la cura delle malattie infettive ed eventuale bonifica dei relativi focolai”.
A livello locale non consta (ancora?) alcun caso di spionaggio medico che il decreto 286 – ancora in vigore- vieta.
Inoltre presso un ospedale cittadino é stato messo a disposizione un ambulatorio dove operano medici volontari che offrono servizi analoghi a quelli prestati dai medici di base.
La Lega Nord, evidentemente a caccia di qualche voto da conquistarsi con la politica della paura artatamente e abilmente costruita, chiede che l’ambulatorio venga chiuso, in attesa che il pacchetto sicurezza crei negli immigrati privi di permesso di soggiorno la paura che impedirà loro di far ricorso ai sevizi sanitari.
A Pordenone la chiusura di un simile ambulatorio é già stata attuata a quanto ne so con la complicità di disposizioni regionali.
Il sindaco di Udine dichiara che l’ambulatorio presso l’ospedale “svolge un sevizio prezioso perché filtra le richieste che finirebbero al pronto soccorso. Chiuderlo significherebbe trovarsi con un pronto soccorso intasato e con maggiori spese.” (5 giugno – Messaggero di Udine pag. 2).
Da parte mia chiedo al sindaco di Udine: che intende fare qualora in senato passi il pacchetto sicurezza come votato alla camera e gli fosse impedito di registrare i neonati figli di immigrati privi di permesso di soggiorno?
Chiedo ai responsabili dell’ASL: quali misure intendono prendere per il certificato che deve essere obbligatoriamente compilato dopo ogni parto, sempre nell’ipotesi che passi il pacchetto sicurezza come votato alla camera?

Sono domande retoriche, dato che l’esperienza mi insegna che i signori interpellati non rispondono a una singola cittadina ma qualcuno che leggesse, avesse la grazia di essere interlocutore ascoltato, potrebbe porgliele e renderne nota la risposta.

E chiedo soprattutto agli anziani assistiti da badanti e ai loro familiari: come intendono comportarsi se la badante priva di permesso di soggiorno necessita di cure e di controlli medici, che possono essere garanzia anche per la salute degli assistiti?
Preciso che la badante priva di permesso di soggiorno difficilmente é il frutto di uno sbarco da gommoni: può essere una persona fatta entrare dagli stessi assistiti con permesso turistico (e poi trattenuta per uno stato di necessità) o una persona in origine regolarmente assunta, ‘ereditata’ da un precedente anziano la cui morte avrebbe privato la donna di lavoro e, conseguentemente, di permesso di soggiorno.
Probabilmente é tempo perso ma io invito le persone a non lasciarsi abbindolare dalla politica della paura.
Oltre ad essere indecente, non é conveniente.

NOTA:
Chi volesse leggere il testo completo della traduzione del discorso di Obama può farlo da qui.

6 Giugno 2009Permalink