9 maggio 2016 – Quando la stupidità è inconsapevole fonte di spasso

La notizia

Un professore italiano dell’università della Pennsylvania, Guido Menzio, è stato costretto a scendere da un volo tra Philadelphia e Syracuse, prima del decollo, perché sospettato di terrorismo. L’economista, di origine torinese, avrebbe destato sospetti per il suo viso mediterraneo e la lettura di alcuni calcoli algebrici.

Menzio – si legge sul Washington Post – è stato fermato e interrogato dopo che una passeggera seduta accanto a lui lo ha visto concentrato nella lettura di strani appunti – un’equazione matematica – ed ha avvertito il personale di bordo, passando un biglietto a uno steward e facendo scattare un allarme ingiustificato.

L’aereo, che era già in moto verso la pista di decollo, è così tornato indietro e il professore della Ivy League, è stato convocato da un funzionario a cui ha spiegato di essere solo un economista, di avere nazionalità italiana, di volere soltanto risolvere un’equazione differenziale e di non essere in alcun modo un terrorista.

La mia risposta su facebook

E’ un episodio fantastico, simbolico. In una cultura che annega nelle emozioni meglio se indotte, senza neppure tentare di interpretarle, e che usa come proprie inamovibili categorie i pregiudizi diffusi a catena, il simbolo matematico diventa mistero e non scatta la sana curiosità che è molla iniziale per capire ma la paura.

A sostegno della paura arrivano le categorie del pregiudizio e si connettono l’aereo, il giovane (si sa gli islamici ormai sono anche ‘bianchi’!), i segni che non si capiscono … e la frittata è fatta. Salvini, Trump e C. dominano le non teste (merce abbondante ad uso elettorale!). Se insegnassi ancora leggerei questo splendido testo a scuola.

Una domanda che mi sono fatta quando ho finito di sghignazzare

Quanto sarà costata la trovata della signora che sbircia nelle carte altrui?

fonte: http://www.huffingtonpost.it/2016/05/08/prof-italiano-terrorista_n_9863938.html

9 Maggio 2016Permalink