Cominciando da una vignetta
Ho condiviso su facebook una vignetta garbata e pertinente, formata da due battute attribuite e figure femminili Dice la figura 1: “Secondo Radio Maria il terremoto è un castigo divino perché in Italia abbiamo approvato la legge sulle unioni civili …” Replica la seconda: “… e cosa abbiamo combinato di peggio per avere Radio Maria”.
Un amico ha inserito un commento che trascrivo: “Fonzaga è quello che ha detto che lo tsunami del sud est asiatico l’ha voluto dio per portare nuove anime in paradiso. Dal suo punto di vista è coerente. Del resto un viceministro israeliano (druso) ha detto che il terremoto italiano era una punizione per il voto di astensione all’unesco. Bisogna avere pazienza…”
Ho replicato: “Poiché l’individuo Fonzaga si colloca in un ambito definito ognuno abbia la responsabilità di esprimerne il suo indignato dissenso, prima di tutto chi appartiene a quell’ambito quale che sia, soprattutto se in posizione di autorevolezza riconosciuta. Non capisco invece la precisazione etnica accanto alla funzione del viceministro dello stato di Israele. Quando io scrivo stupidaggini spero vengano contestate a prescindere dalla mia statura, peso o numero di scarpe, caratteristiche secondo me assimilabili a una eventuale appartenenza etnica mi venga appiccicata addosso”.
L’amico che aveva inviato il primo commento ha aggiunto due note. “Lo specifico per evitare (spero) la canea antisemita che si scatena a sentir parlare di un ministro israeliano” e ancora “Spero tu capisca che è un po’ diverso dal numero di scarpa, anche se concordo che non dovrebbe essere così”.
Ho risposto:
Caro J., mi spiace dover chiarire con te, che mi sei amico, quello che ritenevo ovvio ma proprio perché mi sei e ti sono amica, rispondo: 1. Ho scritto che – PER ME – una serie di caratteristiche di carattere banale sono “assimilabili a una eventuale appartenenza etnica mi venga appiccicata addosso”. Mi spiego: se qualcuno dice che sono nata in Friuli, che sono vissuta in Friuli, che risiedo in Friuli afferma evidenti dati di fatto. Ma se qualcuno mi attribuisce opinioni perché ‘friulana’ mi offendo perché trasferisce le mie scelte di vita all’immobile immodificabilità della etnia subita per nascita (che comprenderebbe quindi non solo nascita e residenza ma intelletto, etica e quant’altro – PER ME- appartiene alla libera scelta, maturata da una persona responsabile e consapevole o che almeno cerca di esserlo).
Ho vissuto la mia adolescenza e la mia prima giovinezza negli anni ’50 quando il sistema educativo (dalla famiglia, alla scuola, all’ambiente sociale) si riferiva alla tradizione consolidata localmente e quindi a una presunzione ‘etnica’ rigida, esclusiva non inclusiva. Mi sembrava di essere un bidone della spazzatura da riempire e il mio disgusto per tutto questo nato allora, è rimasto negli anni e negli anni (molti) l’ho elaborato.
2. L’indicazione di druso accanto al nome del ministro di Israele mi è sembrato un qualche cosa di inutile: aveva detto una sciocchezza nell’ambito del suo ruolo istituzionale e come tale meritava responsabile opposizione, come lo sciagurato teologo di Radio Maria, così come è doveroso sottoporre a attenzione critica e dissenso la risoluzione dell’Unesco, ricordando che gli antichi nomi di Gerusalemme hanno ANCHE una denominazione araba, entrambe non esclusive almeno nella storia.