18 novembre 2016 – Ho un sogno n. 245

La prossima settimana sarà reperibile alla Libreria CLUF di via Gemona 22 il n. 245 di Ho un sogno.
Contiene dati di particolare interesse regionale riportando l’elenco dei 35 progetti di collaborazione allo sviluppo che sono stati finanziati e non mancano due miei articoli
Ricopio il primo

Le nuove agane

Ogni evento se ha un significato ha una storia che lo sottrae all’occasionalità. Così accade anche per il “filo di mosaico” a Tramonti di Sotto, piccolo comune della Val Tramontina in provincia di Pordenone dove due anni fa la mosaicista Carolina Zanelli realizzò un mosaico, posto sulla parete esterna della pro loco di cui era allora presidente Patrizia Bertoncello, oggi assessora alla cultura del Comune.  Da quell’incontro nacque un’iniziativa che vede protagoniste sette mosaiciste, tutte legate alla Scuola del Mosaico di Spilimbergo, una realtà importante nella cultura friulana e ben nota all’estero. Lo testimoniano gli studenti che provengono dai più lontani paesi anche di altri continenti. Le sette mosaiciste hanno costituito un piccolo gruppo che di anno in anno, nel contesto di un work in progress, crea un filo di mosaico che si dipana sulle pareti delle case del paese, fra strade e cortili, in un’iniziativa non solo ben accolta, ma partecipata, quest’anno alla sua seconda edizione. Come dimenticare la signora che offriva l’acqua alle artiste-artigiane all’opera sul muro della sua casa, o il vicino che prestava la scala, e come ignorare bambini e adulti che all’ombra del gazebo-laboratorio (quest’anno elevato dal 21 al 24 luglio) lavorano con le mosaiciste o offrono piccoli oggetti da inserire nel filo (la contemporaneità della scelta artistica infatti fa sì che il mosaico non si limiti alle tessere tradizionali)? bollaPaesani, villeggianti, amici, curiosi, in molti hanno partecipato al progetto. Le mosaiciste accolgono i visitatori tutte vestite di bianco rivisitando così l’antico mito delle agane, creature dei boschi, streghe o fate che fossero, o simboli della spesso dolente condizione femminile. Le nostre ‘agane’ (ricordiamone i nomi: li proponiamo in un ordine alfabetico corrispondente al cognome: Lisa Battistutta, Gabriella Buzzi, Laura Carraro, Dagmar Friedrich, Sarah Persello, Valentina Rossi, Carolina Zanelli) non umiliano però la creatività che deve assicurare un risultato duraturo e di qualità sul piano estetico. Hanno ben chiari tre obiettivi, condivisi sette-mosaiciste-e-una-volontariaevidentemente con la lungimirante assessora,: creare comunità, abbellire il paese e attirare turismo. Quest’anno risulta ci siano riuscite. Torneremo a trovarle nel 2017.

19 Novembre 2016Permalink