25 novembre 2016 – La scelta che mi è negata

Attendendo il 4 dicembre. SI’ o NO?

Ero partita con una convincente adesione al NO, paradossalmente rafforzata leggendo testi seri pro SI’ (dove fosse proposta anche la comparazione testuale fra gli articoli della Costituzione in vigore e i nuovi). Nel tempo i miei dubbi aumentavano ma resistevo contro me stessa per ché proprio non riuscivo e non riesco a digerire il SI’.

Continuava però a ronzarmi in testa la domanda: se vincerà il NO, dopo, nell’insieme delle forze disomogenee che lo sostengono, ci sarà qualcuno in grado di formulare una nuova proposta, aprendo un nuovo dibattito, su opportune modifiche della Costituzione (a partire dal bicameralismo perfetto)?
Mi turbava e mi turba non poco verificare che il collante delle presenze pro NO si rivela sempre di più un esclusivo antirenzismo (non che il Presidente del Consiglio nonché Segretario DS non  si meriti un ‘anti’ convinto se non  altro per la sua banale autoreferenzialità priva anche di ironia) e aspettavo da qualcuno una parola chiara che permettesse un distinguo che facesse baluginare l’idea di un’alleanza possibile post referendum o di un deciso differenziarsi nel ribollire del calderone.
Ma nulla ho trovato di propositivo che fosse chiaro e convincente (ammetto che leggo ma non ascolto i talk show perché li trovo generalmente stupidi e insopportabili in quel sovrapporsi di voci che i conduttori non riescono a controllare. Fa eccezione, con qualche caduta, Lilli Gruber che perciò cerco di ascoltare).

Ora si è resa chiara una posizione orrifica contro cui non trovo aperte diffuse obiezioni.
Proclama un manifesto pro vita con tanto di simbolo per il NO:
“Pro vita non si occupa della politica. A noi non interessano i partiti ma i diritti dei bambini. Se passa il referendum sulla riforma costituzionale il 4 dicembre ci troveremo con una Camera legislativa nelle mani della maggioranza che farà passare leggi come l’utero in affitto, l’eutanasia, le norme contro l’omofobia, la liberalizzazione della cannabis. Quindi, per ragioni di coscienza non abbiamo alternativa, il 4 dicembre votiamo ‘no'”.

Questi non la smettono con il tradimento dei bambini, umiliati dentro la trappola delle loro ideologie, senza attenzione  e senza rispetto, abusati per creare quel pavido consenso che si fonda sulla paura.

Mi aggrappo alla mia coerenza.  –  Cito dal mio blog (link in calce)

  • 8 novembre 2015   Sbucano i bambini invisibili

Scrivevo, fra l’altro, dell’approvazione della legge 19 ottobre 2015, n. 173 che si occupa – positivamente – della continuità affettiva fra affido e adozione (limitatamente però alle coppie eterosessuali)  e di ciò ragionavo il

E poi ci sono i fantasmi per legge

Non posso nemmeno tentare l’elenco di quanto ho scritto nel blog e oltre per i bambini che, per nascere in Italia figli di non comunitari privi del permesso di soggiorno , non hanno –per legge – diritto ad esistere .

A questo punto che dire ai signori del NO che in nome dell’antirenzismo digeriscono (e temo anche metabolizzino) pro vita?
E che , se non accettano, tacciono,  a mio parere con la viltà di chi pensa che quel silenzio sia sostegno alla ‘vittoria’ del 4 dicembre?
E che dire ai signori del SI’ incapaci di modificare la legge che ha creato i fantasmi?

Attendo e per il momento faccio mia la conclusione proposta oggi dalla vignetta di Altan

NON DICO COME VOTO. NON VOGLIO ROVINARMI LA SORPRESA.

  • Link a ‘diariealtro’

https://diariealtro.it/?p=4081

https://diariealtro.it/?p=4268

25 Novembre 2016Permalink