3 dicembre 2016 – Una lettera alla Presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato

A seguito della notizia scritta ieri sul bambino fantasma di Moncalieri – e convinta che non sia il solo a vivere questa sorte (senza dimenticare i piccoli figli di migranti in Svizzera cfr nota finale) e soprattutto che l’esistenza di una legge del 2009 finalizzata a crearne alcuni ci insozza tutti– ho scritto alla Presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato.
Ho poi inviato simili lettere al direttore de La Stampa, de La Repubblica e ad alcuni parlamentari. Risponderanno? Non credo.

Gentile Presidente Finocchiaro,
ho letto su vari quotidiani (e ne ha dato notizia anche il Giornale Radio di Rai3 delle ore 13.45 di oggi 2 dicembre) di un bambino, nato nel 2009, che da allora è vissuto nascosto in casa a Moncalieri. Tale situazione lo avrebbe privato della frequenza alla scuola, delle vaccinazioni, delle relazioni con i coetanei.
Responsabile di questa violenza, perpetrata attraverso l’omissione di un atto dovuto, sarebbe il padre che non avrebbe provveduto a registrarne la dichiarazione di nascita. Se il padre del piccolo fantasma fosse italiano la situazione del comune (di cui quest’uomo è diventato spia) potrebbe risolversi con una miglior organizzazione degli uffici e una puntuale attenzione dei servizi alla popolazione più fragile,  pur nella consapevolezza della irrimediabilità del danno già fatto.
Dalle notizie che circolano non è però chiaro se il padre sia italiano.
Se fosse un cittadino non comunitario privo del permesso di soggiorno farebbe necessariamente parte dei soggetti ostacolati a riconoscersi genitori e interessati quindi all’approvazione dell’art. 2, comma 3 del ddl 2092 (Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, e altre disposizioni in materia di cittadinanza) da molti mesi all’attenzione della commissione che Lei presiede.
L’approvazione di quel comma risolverebbe la situazione creata nel 2009  (legge 94 art. 1 comma 22 lettera g) che penalizza bambini colpevoli di essere nati da genitori ‘burocraticamente sbagliati’, rendendoli simili al piccolo di Moncalieri.
Quel  caso dimostra quanto facile sia devastare la vita di un minore, fino a cancellarne l’esistenza giuridicamente riconosciuta. e per sé sollecita nuova attenzione al problema.
L ’approvazione del ddl 2092 darebbe finalmente  il segno di una attenzione dovuta ai diritti fondamentali della persona anche se incapace o non in grado di farsi voce forte e condivisa.
Ringraziandola per l’attenzione, porgo cordiali saluti
Augusta De Piero .

Articolo di riferimento: http://www.lastampa.it/2016/12/01/cronaca/a-moncalieri-vive-un-bambino-fantasma-ha-anni-ma-non-esiste-mai-registrato-alla-nascita-6dirmTCoc6GuJJaTLTCN6M/pagina.html

A proposito dei bambini nascosti in Svizzera
7 febbraio 2013  —  https://diariealtro.it/?p=2088

 

 

3 Dicembre 2016Permalink