25 gennaio 2017 – Due donne scrivono alla Senatrice Doris Lo Moro

Gentile Senatrice Doris Lo Moro

Le scriviamo come cittadine dopo aver letto la Sua dichiarazione, come riportata da La Repubblica, di oggi:  “porteremo la riforma a casa”. Nel nostro sforzo di essere responsabilmente consapevoli ci rendiamo conto che nella commissione Affari Costituzionali del Senato si è creato una sorta di ingorgo istituzionale per cui  sono contemporaneamente all’attenzione della commissione stessa due ddl, il n. 2092 e il numero 2583 IL primo porta il titolo “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, e altre disposizioni in materia di cittadinanza”, il secondo “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”. Sembrano due soggetti dissociati e non lo sono: ci permettiamo di segnalare un filo che li unisce e connette e che impone lo sforzo pesante e difficile  ma necessario dell’approvazione di entrambi. Chi siano i minori non  accompagnati lo sappiamo: la guerra, la violenza, la fame li cacciano dai loro paesi esponendoli al rischio di annegare e, quando arrivano, di sparire nell’oscurità dove protagoniste si fanno le più infami forme di tratta. Ce lo testimonia anche la relazione al ddl 2583 sopra citato. Nel ddl 2092 invece, insieme alla chiarezza del diritto alla cittadinanza per chi nasce o almeno trascorre un significativo tempo di vita nel nostro paese (senza che neppure conosca quello che è origine sua e dei suoi genitori), si sottolinea la creazione di una categoria  di bambini cui è negata alla nascita non la cittadinanza ma la stessa esistenza giuridicamente riconosciuta. Sono i figli dei migranti senza permesso di soggiorno che la legge 94/2009 art. 1, comma 22, lettera g ha voluto ridurre a fantasmi. Chiediamo a Lei e ai suoi colleghi nella commissione Affari Costituzionali di non cedere sul rispetto del comma 3 dell’art. 2 del ddl 2092 che, modificando la norma del 2009,  riconosce a questi piccoli la dignità di persone e toglie a noi tutti la responsabilità (dolorosa e, per chi vi consente, infamante) di sostenere una norma sostanzialmente razzista.

Cordialmente Augusta De Piero e Adriana Libanetti – Udine

NOTA 1:  La senatrice ha immediatamente ringraziato

NOTA 2: La senatrice Lo Moro è stata relatrice al Senato della legge approvata dalla Camera e diventata oggetto, ignorato da un anno, del silenzio della Commissione Affari costituzionali del Senato. Porta il titolo “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, e altre disposizioni in materia di cittadinanza” (ddl 2092) e contiene il comma 3 dell’art. 2 che, se la norma fosse approvata anche dal Senato, salverebbe i bambini fantasma. Ho l’impressione che, con il conforto di un’opinione pubblica sbrindellata e neghittosa, non accadrà nulla e con l’intervenire delle elezioni tutto finirà nel baratro delle cose non fatte. Quindi cercherò di pubblicare rapidamente materiali secondo me importanti che vado raccogliendo per salvare dalla certezza del prossimo  buio, memorie – che saranno probabilmente tradite – di tentativi di affermazione di una civile responsabilità

26 Gennaio 2017Permalink