26 aprile 2017 – Leggendo Nota-m il 25 aprile

NOTA-M. Il nome indiviso è l’acronimo inglese NOtice To AirMen, informative dirette ai piloti con disposizioni da seguire nella navigazione, ma è anche una NOTA da Milano, Per leggere la newsletter andare a www.notam.it  

Anno XXV – n. 501 24 aprile 2017 – S. Fedele di Sigmaringen

TRENTA RIGHE DI ATTUALITÀ Marisa Piano

APRILE 2017 −Abbiamo avuto un inizio difficile. Sul mondo intero soffia il vento della guerra. La lista è terribile: raid di Assad in Siria con uso di napalm, fosforo bianco, bombe a grappolo che fastrage di piccoli innocenti; rispondono gli Usa che attaccano con 59 missili l’arsenale chimico di Assad.

C’è da domandarsi se è davvero quello il modo per cercare di fermare un tale criminale, ma l’imprevedibile presidente americano Trump, che in pochi mesi ha aumentato del 10% il budget militare fa anche di più: invia flotte in Corea del nord, rompe con Mosca e, come ultima esibizione di forza, almeno a oggi 15 aprile, lancia la super bomba Moab sull’Afganistan.

È vero che in passato abbiamo vissuto altri momenti delicati in cui la pace è stata in pericolo (per esempio la crisi di Cuba), ma mai come oggi l’imprevedibilità e l’egocentrismo sono le caratteristiche dei personaggi che sembrano invocare la guerra: il presidente degli Stati Uniti Trump, il leader supremo coreano Kim Jong-Un e l’ex ufficiale del KGB Putin. Ecco le parole del ministro degli esteri cinese: «In ogni momento può scoppiare la guerra… perderemo tutti». Forse oggi dovremmo rovesciare il vecchio adagio e dire che «la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai politici».

Ma non è finita: non ci si sente più sicuri da nessuna parte. Tragici e ripetuti attentati anche nei paesi tendenzialmente più pacifici (la Svezia), attacchi ai profughi in fuga e l’ultimo sistema: camion lanciati a velocità sulla folla. E nel nostro paese ci si serve di facebook per insulti e minacce. A Milano si corre a comprare pistole! Nella capitale spuntano manifesti «BOICOTTA I NEGOZI STRANIERI» che ricordano tanto i vecchi «QUESTO NEGOZIO È ARIANO».

Da tempo papa Francesco cerca di scuotere l’opinione pubblica, parla di una terza guerra mondiale a pezzi e con insistenza chiede la pace per questo mondo sottomesso ai trafficanti di armi e dice: «Fermate i signori della guerra, la violenza distrugge il mondo […] nei conflitti grandi quantità di risorse vengono destinate a scopi militari e sottratte alle esigenze delle persona più fragili, anziani, malati, giovani…». Ecco: i giovani. Di loro si parla quasi sempre e solamente male: baby stupratori, violenti, in branco contro uno… Non si ricordano quelli che fanno volontariato, si occupano dei doposcuola, dell’assistenza agli homeless né si ricorda la loro domanda di incontro con gli adulti. Da loro può e deve venire una rinascita, forse proprio a cominciare dai figli degli emigrati, a quelli che sono nati qui, che frequentano la scuola in Italia, parlano la nostra lingua a volte meglio della loro, alle ragazze che si rifiutano di sposare sconosciuti uomini anziani, che si tolgono il velo fuori casa per sentirsi come le amiche e per questo sono picchiate o subiscono l’umiliazione di una testa rasata a zero (io sono abbastanza anziana da ricordare alla fine della seconda guerra mondiale rasate in piazza le ragazze che avevano fraternizzato con i tedeschi).

Mi auguro ardentemente che dai cosiddetti millennials, italiani e non, nasca un mondo nuovo, più umano. Spero che papa Francesco sia ascoltato e il futuro volga verso una pace durevole.

26 Aprile 2017Permalink