Il precedente
All’Iti Vittorio Emanuele III di Palermo la professoressa di italiano Rosa Maria Dell’Aria è stata sospesa per 15 giorni dall’insegnamento per non aver vigilato sul lavoro fatto da alcuni suoi studenti che in una videoproiezione avevano accostato le leggi razziali al decreto Sicurezza.
Il video è visibile dal link che segue
I ruoli decisionali
Il fatto ha suscitato scalpore ed espressioni di solidarietà significative tanto da indurre il ministro Salvini a una capriola di solidarietà delegatagli evidentemente dal Ministro dell’istruzione perché non risulta che alle funzioni del ministro dell’interno appartenga anche il governo dell’attività scolastica.
Un governo dell’attività che il Ministro Bussetti, che sembrerebbe essere responsabile del settore non ha avocato a sé nemmeno quando una parlamentare del M5S gli ha chiesto formalmente di chiarire “secondo quale preciso procedimento, nonché su quali basi regolamentali, abbia agito l’ufficio scolastico territoriale del Ministero per sospendere la professoressa”.
E a questo punto il ministro Salvini ha raccontato che il provvedimento disciplinare contro la prof. Dall’Aria sarebbe stato revocato
Ma la professoressa, che di responsabilità sembra intende per fortuna più dei ministri ha precisato : “Si sta lavorando per trovare una soluzione anche al problema particolare della sospensione. Tornerò a scuola il 27 maggio, come previsto. Il ministro Bussetti purtroppo ha chiarito anche questo aspetto: non ha potere sulle decisioni prese dal provveditore e c’è un iter che deve essere rispettato. Si sta lavorando ad una soluzione che sia conciliante”.
Era capitato quello che temevo
La precisazione è arrivata mentre i ministri ballonzolavano trascinati in un loro vuoto cognitivo e così mi sono trovata a confrontarmi con la responsabilità che temevo : la scelta della punizione non era una decisione ministeriale (o forse anche sì almeno nel punto di partenza) ma il ‘sistema scuola’ ne era, se non totalmente responsabile, complice.
Sarebbe bello mettere ordine nella catena delle irresponsabilità e, se sarà fatto, non credo il risultato porterà allegria.
Per fortuna studenti, insegnati, cittadini, lasciando perdere un infortunio governativo (eufemismo?) hanno espresso in vari modi la loro responsabile solidarietà alla prof. Dall’Aria .