12 gennaio 2020 – Attendendo il 27 gennaio: giorno della memoria.

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria

Un primo segnale in attesa del 27 gennaio.
Il segretario della Lega M. Salvini ha invitato la senatrice Segre al convegno ‘Le nuove forme dell’antisemitismo’ che si svolgerà il 16 gennaio a Palazzo Giustiniani, ma Liliana Segre, non potrà essere presente perché “impegnatissima” tutto il mese a Milano con le iniziative per il Giorno della Memoria.
Traggo la notizia da un comunicato Ansa di ieri di cui riporto in calce il link      [Nota 1]

Voglio sottolineare la competenza e l’eleganza della senatrice Segre ricopiando le sue parole: “Ritengo che non si debba mai disgiungere la lotta all’antisemitismo dalla più generale ripulsa del razzismo e del pregiudizio che cataloga le persone in base alle origini, alle caratteristiche fisiche, sessuali, culturali o religiose”. “Questa visione – aggiunge – mi pare tanto più necessaria in questa fase storica, in cui le condizioni di disagio sociale spingono tanti ad indirizzare la propria rabbia verso un capro espiatorio, scambiando la diversità per minaccia”.
Una gran donna, nominata senatrice a vita il 19 gennaio 2018, il 26 giugno dello stesso anno aveva presentato la sua proposta di legge S362 “ Istituzione di una Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”.
Quella proposta decadde con il primo governo Conte ma nel secondo (data del giuramento 5 settembre 2019) è stata approvata nella forma di istituzione di una Commissione speciale (30 ottobre 2019), conforme al dettato della proposta decaduta.
La Commissione – a quanto ho capito – eserciterà un monitoraggio sui fenomeni di intolleranza, oltre ad avere compiti di stimolo legislativo con una attenzione particolare allo hate speech, le male parole che diventano fatti carichi di consenso. E’ accaduto nel passato, accade nel presente .

Una cascata di date per orientarci nelle vicende del Consiglio Regionale del FVG
Il consigliere regionale del FVG Furio Honsell il 29 febbraio 2019 aveva presentato Mozione n. 55 “Sulla necessità di completare l’iter e approvare al più presto il Ddl nazionale S. 362”.
La mozione venne respinta nella seduta N° 83 del 26/06/2019.
Vale la pena a questo punto ricordare il testo della rivoluzionaria, proposta del consigliere Honsell, dinamite verbale che la rendeva inaccettabile: “ attivare politiche di sensibilizzazione e promozione sul territorio regionale anticipando in tal modo i contenuti e il senso della proposta legislativa della senatrice Segre, con la finalità di ribadire e rafforzare la tradizione di civiltà e apertura della nostra comunità regionale”.
L’intreccio di date che sono andata a verificare è un segnale interessante che indica come su temi fondanti, che si pensa di poter spazzolare con un ostentato disinteresse non privo di qualche volgarità anche nell’abbigliamento, da molte parti (ohimè non solo da parte di chi si colloca in obbedienza salviniana) si navighi a vista dopo aver perso gli occhiali.

Infatti la Mozione Honsell, bocciata in giugno 2019, è pienamente conforme allo spirito e al testo della Commissione speciale approvata dal Senato il 31 ottobre dello stesso anno.
Confesso che le date messe in fila mi fanno riflettere (ma mi fanno anche ridere tanto più quando sperimento i fastidi che la mia insistenza procura a chi potrebbe parlare e tace e pensa di rabbonirmi con atteggiamenti di bonario consenso).

Testarda (ma la sclerotizzazione è una caratteristica della tarda età che necessariamente mi appartiene) non posso corrispondere agli inviti a non ripetermi, a non riproporre sempre lo stesso argomento. Che altro fare alla mia età?
La mia fastidiosa argomentazione ripetitiva riguarda gli ostacoli creati dalla legge 94/2009 in opposizione alla richiesta di registrazione di dichiarazione di nascita di nati in Italia se figli di migranti non comunitari privi di permesso di soggiorno.
Spero che qualcuno si faccia carico di promuovere una verifica della correttezza di comportamento agli sportelli dei comuni italiani che (e lo ha ribadito la brava ministra Lamorgese) devono rispettare una circolare che interpreta la legge sopracitata affermando (relativamente alla lettera g del comma 2 dell’art.1) il contrario di quanto la legge 94/2009 dice.      [Nota 2 ]

Per fortuna – a ricordarci fondamenti di civiltà ben presenti nella Costituzione ci sono le ammirevoli sardine (che oggi saranno in piazza Duomo ad Aviano e, a quanto leggo, hanno scoperto la simbologia coraggiosa del silenzio) ma c’è anche la parola di una donna giovane, consigliera comunale a Udine che ha presentato un documento “mozione di sentimenti” che è stato approvato all’unanimità.
Lo ricopio confortata e ammirata e ringrazio la consigliera Eleonora Meloni.

“Antisemitismo: Meloni, importante voto unanime a Udine
Con la votazione all’unanimità della mozione di sentimenti, la città tutta ha espresso la sua solidarietà e vicinanza alla senatrice Liliana Segre.
“Non possiamo pensare di rimanere indifferenti di fronte all’odio, all’intolleranza, il razzismo, l’antisemitismo e ai pregiudizi che circolano tanto in rete quanto nella realtà, e come amministratori locali abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce, prendere una posizione chiara, netta e far giungere tutto il nostro sostegno a Liliana Segre.
Ci uniamo così al percorso che Segre ha dato avvio in Parlamento, con l’istituzione della Commissione straordinaria di contrasto dei fenomeni d’intolleranza e razzismo e dare l’esempio ai cittadini che rappresentiamo. Abbiamo un obbligo morale di riconoscenza nei confronti di Liliana Segre per l’importante opera di divulgazione per mantenere viva la memoria, raccontando l’indifferenza e gli orrori della Shoah e dell’Olocausto, di tutti i deportati e di coloro che negli anni non hanno mai smesso di mantenere viva la memoria.
La città di Udine, Medaglia d’Oro al valore militare, è stata retta da un altro ebreo deportato, il sen. Elio Morpurgo. Con questa votazione unanime, proprio nell’Aula da lui un tempo presieduta, abbiamo dato idealmente voce anche al Sen. Morpurgo, prendendo così una posizione chiara contro ogni forma di odio, intolleranza e antisemitismo”.

Domenica prossima un percorso definito seguirà l’itinerario di pietre d’inciampo che proprio quel giorno verranno inserite per concludersi davanti alla casa che fu del Senatore Morpurgo.

Nota 1
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/01/11/segre-da-forfait-a-invito-salvini-sono-impegnatissima_1c9e4ef3-5020-4413-a091-c8e9136989b2.html
Nota 2
https://diariealtro.it/?p=6937

12 Gennaio 2020Permalink