10 novembre 2011 – Notizie buone e pessime.

Una notizia buona.

Ero venuta a sapere che a Udine circolavano frammentate informazioni, senza un coinvolgimento formale dell’istituzione comunale, in merito alla possibilità per i giovani stranieri nati in Italia che compissero 18 anni nel corso dell’anno di chiedere la cittadinanza italiana (art. 4 comma 2 della legge 5 febbraio 1992 n°91).
Le norme sulla cittadinanza stabiliscono infatti che gli stranieri nati in Italia, che vi abbiano risieduto legalmente senza interruzioni fino alla maggiore età, possono diventare cittadini italiani con semplice dichiarazione di volontà da rendere all’ufficiale di stato civile entro un anno dal compimento della maggiore età.
Di qui si può raggiungere il sito che fa capo all’ANCI dove ci sono tutte le informazioni necessarie.
Sembra che anche il comune di Udine abbia finalmente deciso di informare gli interessati.
Non è che Udine sia il centro del mondo ma, poiché è la città dove sono nata e vivo, ci tengo a verificare ciò che vi succede.
Se la notizia è vera cercherò di pubblicare il comunicato stampa che spero il comune vorrà emanare.
E’ un altro frammento di iniziative positive rivolte ai minori: a me resta l’amarezza del silenzio sulla registrazione anagrafica di cui ho scritto tante volte.
Mi dicono che ci sono tanti modi per arrivare a risultati positivi e ciò va ad onore di chi ha studiato questi percorsi e sostiene gli interessati nell’affrontarli ma a me, cittadina italiana, non basta.
Voglio una legge di chiara impronta non razzista e spero che venga sollecitato un intervento della Corte Costituzionale (come è accaduto per i matrimoni – da qui si può raggiungere un mio scritto in proposito) o che qualche parlamentare si renda conto della necessità di presentare una proposta di legge  – come ha chiesto il GrIS -che dia il segno di una presenza di civiltà in questa squallida chiusura di un ciclo di vita della repubblica (ma sarà chiusura?)

Il cambio di governo ci garantirà oltre che sicurezza economica una maggior civiltà?

I punti di domanda si inseguono da un pezzo all’altro e basterà l’articolo he ricopio a spiegarne uno dei tanti perché.

Da repubblica on line
Lega shock: “Grazie a pioggia sgomberati campi rom a Torino”

Il maltempo, dichiara Davide Cavallotto, deputato del Carroccio,è riuscito laddove aveva fallito Fassino: l’evacuazione dell’insediamento  sul lungo Stura. Rosa Callipari, Pd: “Lo ispirano cinismo e razzismo”. L’ira di Fassino: frasi assurde, intanto anche i rom sono rientrati nei loro campi
“Ora che la pioggia è riuscita nell’impresa in cui aveva fallito il sindaco Piero Fassino, ossia lo sgombero del campo nomadi abusivo sul Lungo Stura Lazio, mi auguro che il comune provvederà all’identificazione di tutti gli irregolari che vivevano in quel campo”. Lo dichiara il deputato della Lega Nord Davide Cavallotto. “Se questo non dovesse accadere, e i nomadi dovessero rioccupare abusivamente quell’area – aggiunge in una nota – la responsabilità sarà solo del sindaco. I torinesi vogliono meno salotti radical chic e meno zingari irregolari”.

Seguono alcuni commenti che potrete raggiungere da qui.
Io non commento. Mi limito a un ricordo.

Era il 1996 ed era Presidente della Repubblica l’on. Scalfaro.
I leghisti, se ben ricordo, non brandivano ancora crocifissi da appendere ovunque potessero essere segno di un’aggressiva diversità, si limitavano a scendere il Po con ampolle da versare, fra insulti e gesti impropri, nella laguna di Venezia, ma…
In quegli anni era ancora in vigore la norma che assicurava ai profughi dalla ex Jugoslavia accoglienza in Italia e, agli enti che li ospitavano, una somma giornaliera pro capite.
Fra i profughi c’erano anche Rom e la Lega diffuse la notizia (falsa) che quei contributi venivano erogati indiscriminatamente ai Rom in quanto tali e stampò migliaia e migliaia di cartoline, distribuite ovunque (io ricordo che trovai le prime sul banco della macelleria), indirizzate al Presidente della Repubblica (e quindi esenti da francobollo) con cui il mittente chiedeva di diventare rom per avere la stessa cifra agli ‘zingari’ attribuita.
A me quel mescolamento di bugie e razzismo, ben inseriti nella palude del comune cattivo buon senso, fece orrore e mi preoccupò moltissimo l’indifferenza ad ogni livello.
Andai da sindaci, parlamentari, parroci, avvicinai associazioni … tutto inutilmente e ricordo ancora il sentimento misto di preoccupazione, rabbia e frustrazione che ne trassi e che oggi si rinnova e non solo a causa dell’agire delle forze politiche che per anni abbiamo detto di maggioranza e che spero, senza fiducia, di poter presto non considerare più tali.
E chi le sostituisse nel ruolo sarà in grado di farlo con dignità?

10 Novembre 2011Permalink