Pio La Torre torna a Comiso
La decisione è stata assunta dall’amministrazione comunale.
Già dieci anni addietro l’aeroporto era stato intitolato a Pio La Torre.
Poi, nel 2007, la nuova amministrazione comunale di centro-destra, revocò la scelta, intestando l’aeroporto ad un generale dell’aviazione siciliano , “distintosi” particolarmente durante l’ efferata aggressione fascista all’Etiopia.
Tanti e forti i dissensi all’oltraggio consumato contro l’eroe isolano Pio La Torre. In particolare una grande manifestazione si tenne a Comiso l’11 ottobre 2008 con delegazioni di cittadini provenienti da tutta la Sicilia.
Domenico Stimolo – dal sito ildialogo.org
Figli di rifugiati e figli di clandestini
Cittadinanza italiana ai figli dei rifugiati, in arrivo una circolare 06/06/2014
«Stiamo mettendo a punto una circolare interpretativa che ormai è quasi pronta e in emanazione a breve scadenza».
Il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Domenico Manzione, ha annunciato la pubblicazione di una circolare che estenderà il diritto di acquisire la cittadinanza da parte dei figli di cittadini stranieri titolari di protezione internazionale, in analogia al riconoscimento che ora già spetta ai figli degli apolidi (per i genitori invece resta l’iter ordinario). L’articolo 1 della Legge 91/92 n. 5 stabilisce che è «cittadino per nascita» – oltre a chi è figlio di padre o madre cittadini italiani – anche «chi è nato nel territorio della Repubblica se entrambi i genitori sono ignoti o apolidi».
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha espresso apprezzamento per l’intenzione del Ministero dell’Interno, ricordando che l’attuale normativa sulla cittadinanza prevede che nella sua applicazione la condizione del rifugiato e quelle dell’apolide siano equiparati.
La circolare, dunque, chiarirà, secondo l’UNHCR, che in ragione di tale equiparazione anche il figlio nato in Italia di genitori rifugiati possa ottenere la cittadinanza italiana.
“E’ la stessa Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato ad impegnare gli Stati contraenti a facilitare l’acquisizione della cittadinanza per i rifugiati.” afferma Laurens Jolles, Delegato UNHCR per il Sud Europa.
Dal nuovo sito dell’ASGI – datato 6 giugno