31 ottobre 2023 – C’era una volta re Erode. E’ tornato a farci visita

Ha scritto Furio Honsell
Questa sera, quando forse suonerà alla mia porta qualche gruppetto di bimbi del quartiere, attratti dalla zucca sul muretto della casa, e darò loro qualche dolcetto in risposta alla domanda che mi porranno, penserò con ancora maggior dolore ai bimbi di #Gaza che, nati e cresciuti nell‘#apartheid, alla stessa ora non potranno fare altrettanto perché mortalmente esposti alla barbara rappresaglia dell’esercito israeliano in risposta alle barbarie del 7 ottobre.
Penserò anche a quei bambini invisibili in Italia a cui le norme del nostro Paese non permettono ancora di avere un nome senza che questo comporti dei rischi per i loro genitori, se irregolari.
E mi chiederò cosa ho fatto per ridurre aritmeticamente, come avrebbe detto Camus, l’ingiustizia nel mondo …
Sabato scorso ho partecipato a due presidi a Udine. Uno antifascista, promosso dall’#ANPI, dove sono intervenuto per ribadire come fascismo significhi negare i diritti degli altri e come antifascismo voglia dire all’opposto difendere i diritti degli altri. La scelta tra fascismo e antifascismo è la scelta tra abbruttimento ed emancipazione.
L’altro presidio, promosso da Ospiti in Arrivo, era invece di condanna del genocidio del popolo palestinese in corso a Gaza. Sono intervenuto per ricordare come più di un anno fa avevo organizzato a Trieste la presentazione del Rapporto di #Amnesty International ”Israel’s Apartheid against Palestinians” e di quanto scarsa fosse stata la partecipazione; ho concluso denunciando i “doppi standard” nel mondo occidentale.
I #diritti o sono di tutti oppure non sono.

Ho commentato anch’io

Sono vissuta per parecchi mesi in Cisgiordania (nel 2003 e nel 2005 ), ho visitato più volte Gaza in viaggi organizzati dalla rivista Confronti che mi hanno reso possibile l’ascolto di parti diverse anche in contraddizione fra loro.
Naturalmente avendo io fatto una scelta personale estranea alle diverse espressioni della società civile come schierata nella realtà in cui vivo mi sono resa conto di essere un cane sciolto non degno di ascolto. Quindi capisco l’avvertimento di Nabil Bahar.
So che occorre avere spalle molto larghe e che occorre vivere , con idee chiare, il rifiuto della follia dell’uso dei bambini come ‘bottino di guerra ‘ , usandone l’immagine per dar sapore a dichiarazioni appartenenti a schieramenti contrapposti
Condivido perciò totalmente la considerazione di Furio Honsell sui bambini nati in Italia e resi invisibili, cui una norma di legge dal 2009 crea ostacolo alla registrazione anagrafica.
Qui non siamo in regime militare ma la negazione dell’esistenza e della identità è guerra condotta con mezzi diversi da quelli militari..
Ringrazio perciò Furio Honsell per aver colto il significato pesante di quello che il parlamento italiano tutto e la società civile pure considerano un problema insignificante,
Secondo me ogni crepa nei fondamenti del nostro ordinamento costituzionale come si esprime nei suoi principi non è piccola cosa ma il segnale dell’inizio di un degrado di cui non sappiamo quando accelererà dando luogo a nuovi e imprevisti orrori.
31 Ottobre 2023Permalink