14 luglio 2017 – Confronti saluta Giovanni Franzoni

Care amiche, cari amici,
come molti di voi già sapranno, ieri (13 luglio) è mancato Giovanni Franzoni. Abate di San Paolo fuori le mura negli anni Sessanta, padre conciliare al Vaticano II e poi sospeso a divinis nel 1974 per le sue posizioni a favore del No nel referendum per l’abrogazione del divorzio. Due anni dopo verrà ridotto allo stato laicale.
Da allora continuerà il suo percorso con la comunità cristiana di base di San Paolo, fondata nel 1973 (la celebrazione da parte di Franzoni della prima messa – che per il Vicariato di Roma «non era né autorizzata né proibita» – nel salone spoglio di via Ostiense 152/B ne rappresenta simbolicamente l’atto costitutivo), e i numerosi compagni di strada delle tante battaglie che ha portato avanti in questi decenni: accanto ai disoccupati e ai senza casa, contro la speculazione edilizia ecclesiastica e «per una Chiesa più fedele al Vangelo e al Concilio», contro tutte le guerre (dal Vietnam alla Palestina all’Iraq) e a favore dei diritti civili: aborto, procreazione medicalmente assistita, eutanasia.
Nel 1974 il settimanale del dissenso cattolico Com si fonderà con il settimanale evangelico Nuovi tempi e darà vita a Com-Nuovi tempi. Giovanni sarà impegnato per tutto il resto della sua vita in questo progetto, che nel 1989 si trasformerà in Confronti. Per noi – ogni mese, davvero fino all’ultimo – scriveva la sua rubrica “Note dal margine”, dove affrontava le questioni più diverse. Proprio una settimana fa ci aveva inviato il suo articolo per il numero monografico che uscirà a settembre sul fine vita, nel quale esprimeva «un netto rifiuto di una rappresentazione della morte come fatto estraneo totalmente alla vita».
E continuava: «Molti ancora si rappresentano la morte come un evento tremendo nelle mani di un Dio creatore e signore, giustiziere e punitore di quanti non riconoscono la sua sovranità assoluta. La morte è rappresentata come un essere estraneo, cavalcante un destriero scheletrico e agitante una falce con la quale uccide i viventi e li sottopone al Dio giudice; ma questa visione mitica della morte viene oggi da molti onestamente rifiutata, a favore, invece, di una rappresentazione del morire come un fatto insito, fin dalla nascita del vivente, nella stessa sua origine e nella sua crescita».
la redazione di Confronti e tutta la cooperativa Com Nuovi Tempi

I funerali si terranno domani, sabato 15 luglio, alle ore 10.30, presso il Centro anziani del Parco Schuster (via Ostiense 182/G), nei pressi della basilica di San Paolo a Roma.

14 Luglio 2017Permalink