26 aprile 2024 _ Un linguaggio furbesco può far danni come la violenza

Ucraina, Polonia: favoriremo rimpatrio uomini in età militare
Il ministro Kosiniak: indignati vedendo giovani di Kiev nei bar

Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak Kamysz.
“Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi.
Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare.
La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia.
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

Ho  pubblicato  come incipit un messaggio che mi è stato segnalato perché mi consente di dire  un mio timore:: la Polonia (membro dell’Unione Europea dal 1  maggio 2004) che aveva accolto ucraini fuggiaschi (evidentemente per non farsi parte attiva obbligata nell’esercito)  ora  troverà il modo per rinviarli  a combattere contro la Russia.  Certamente la condizione di ‘disertori’ renderà tragica la loro presenza nel paese d’origine, tutto ciò in sintonia con l’azione USA di rifornimento di armi
Ricordo che la Polonia è nazione amica dell’italiana Presidente del consiglio .
Un contributo a una politica di pace (?!)
Quanti oggi in Europa reagiranno a  questa non troppo occulta intenzione polacca?

Per risalire alla fonte:

https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2024/04/25/ucraina-polonia-favoriremo-rimpatrio-uomini-in-eta-militare_5ac37914-59b5-4d48-a7d6-7f3a91084651.html

Ucraina, Polonia: favoriremo rimpatrio uomini in età militare – Ultima ora – Ansa.it

Trovo la notizia che sono stata sollecitata a trasferire parallela  alla negazione della documentazione  nei registri di stato civile di chi nasce in Italia se  figlio/a di migranti irregolari privi di permesso di soggiorno.
Tanto voleva e vuole la legge 94/2009 affidando furbescamente a una circolare  (19/2009 Ministero dell’interno) la possibilità di esercizio  di un diritto che è soprattutto dovere verso chi nasce.
Con la consueta malvagità della furbizia la circolare è poco nota (Ricordo che gli interessati sono persone che vivono in una situazione di marginalità aggravata spesso  da scarse competenze linguistiche).
Quindi abbiamo una norma che con un raggiro si sottrae alla discriminazione diretta , creando “clandestini”,  nemici da espellere almeno nelle persone dei genitori .
E’ un contributo a una politica di pace ?
E’ possibili costruire una pace  che sia negazione di giustizia e diritti ?

 

 

26 Aprile 2024Permalink

1 aprile 2024 – calendario aprile

.1 aprile 1939 –      Inizio della dittatura franchista in Spagna
.1 aprile 2015 –      Accordo Losanna su nucleare iraniano.
.2 aprile 2005 –      Morte di papa Giovanni Paolo II.
.2 aprile 2018 –      Muore Winnie Mandela per 38 anni  moglie di Nelson Mandela
..4 aprile 1949 –     Fondazione della NATO – Washington                          [fonte 1]
.4 aprile 1968 –     Assassinio di Martin Luther King.
.5 aprile 1943 –      Arresto del teologo  Dietrich Bonhoeffer
..6 aprile 1941 –      Invasione del Regno di Jugoslavia
.6 aprile 1992 –      Inizio dell’assedio di Sarajevo
.6 aprile 2009 –     Terremoto de L’Aquila.
.9 aprile 1945 –      Impiccagione di Dietrich Bonhoeffer a  Flossemburg
.9 apriel 2024 –       Fine Ramadan  – anno islamico  1445
11 aprile 1963 –     Giovanni XXIII promulga la Pacem in  terris
11 aprile 1987 –       Muore Primo Levi
13 aprile 2016 –      Muore Pietro Pinna
14 aprile 2014 –      Rapimento di 200 studentesse nigeriane  da parte di Boko Haram
……………………………………………………………………………………….[fonte  2]
15 aprile 1912 –       Affonda il Titanic
15 aprile 2019 –      Incendio Notre-Dame
16 aprile 1995 –      Pakistan: assassinio del sindacalista Iqbal  Masih. Aveva 12 anni
16 aprile 2020  –     Lo scrittore e giornalista Luis Sepulveda muore di coronavirus
17 aprile 1961 –      Cuba. Fallisce lo sbarco di anticastristi  nella Baia dei  Porci
18 aprile  1389_     Massacro degli ebrei di Praga
19 aprile 2003 –      Elezione di papa Benedetto XVI   Joseph Ratzinger  [fonte 3]
20 aprile 570 –       Nascita del profeta Muhammad
20 aprile 1946 –     Morte di Ernesto Buonaiuti
20 aprile 2017 –     Attentato terroristico agli Champs Elysées
21 aprile 1967 –      Grecia – colpo di stato dei colonnelli
21 aprile 2023 –      Festa di fine Ramadan – Eid ul-Fitr                             [fonte 4]
22 aprile 1616 –      Morte di Cervantes
22 aprile  1724-       Immanuel Kant  nasce a Königsberg
22 aprile 2024-      Primo giorno di Pesach   anno  ebraico 5784             [fonte 5]
23 aprile 1564 –     Anniversario della nascita e morte di Shakespeare  (1564 – 1616?)
24 aprile 1915-       Genocidio degli Ameni.
24 aprile 2021        Il presidente degli USA  riconosce il genocidio armeno
24 aprile 2013 –      Crollo fabbrica Rana Plaza, Bangladesh
24 aprile 2021 –      Morte di Milva
25 aprile –         –     Festa della liberazione
25 aprile 1974. –     Portogallo: rivoluzione dei garofani
26 aprile 1986 –      Ucraina: scoppia il reattore nucleare di Chernobyl
27 aprile 1937 –      Morte di Antonio Gramsci
28 aprile 1969 –     Charles de Gaulle si dimette da presidente della Francia
28 aprile 2013 –     Governo Letta  –    dimissioni 14 febbraio 2014
28 aprile 2013 –     Attentato a palazzo Chigi
28 aprile 2017 –     Visita del papa in Egitto
28 aprile 2022 –      Yom HaShoah  o “Giornata del ricordo dell’Olocausto     [fonte 6]
29 aprile 1944 –      Rivolta del ghetto di Varsavia
29 aprile 2018 –      Muore Filippo Gentiloni
30 aprile 1982 –      Cosa Nostra uccide Pio La Torre

NOTE

[Fonte 1]   NATO North Atlantic Treaty Organization,
alleanza militare istituita con il trattato del 4 aprile 1949 ( Patto atlantico)
sotto l’egida statunitense e con l’adesione di altri 11 Stati occidentali,
ai quali se ne aggiunsero altri nel corso del tempo,
fino a raggiungere un totale di 28 Paesi membri (2009).

[Fonte 2] .Nel 2014  il gruppo armato Boko Haram rapì 276 studentesse
da una scuola femminile a Chibok, nel nord-est della Nigeria. Di queste,
98 ragazze sono ancora in stato di prigionia.

[Fonte 3]  Joseph  Ratzinger  Si dimette il 28 febbraio 2013.
Muore il 31  dicembre 2022

[Fonte 4]  Ramadan 2023 (Italia). Anno islamico 1444_
Dalla sera di  sabato  2 aprile a lunedì  2 maggio
Il calendario islamico  inizia con l’anno  622 perché è la data dell’HIjra (esilio)
del profeta Muhammad dalla Mecca  a Medina

[Fonte 5]  Pèsach o Pesah  o Passover,  detta erroneamente anche Pasqua ebraica,
è una festività ebraica che dura otto giorni (sette nel solo Israele) e che ricorda
la liberazione del popolo ebraico dall’Egitto e il suo esodo verso la Terra Promessa

[FONTE 6] Yom  HaShoah, o “Giornata del ricordo dell’Olocausto”, ricorre il
ventisettesimo  giorno di Nissan, nel calendario ebraico.
Si tiene ogni anno in ricordo degli ebrei che furono uccisi durante l’Olocausto.
Questo è un giorno di “vacanza nazionale” in Israele

1 Aprile 2024Permalink

1 marzo 2024 – CALENDARIO di marzo

.1 marzo1968 –   La “Battaglia di Valle Giulia” dà inizio al ’68 italiano
.2 marzo 1956 – Il Marocco dichiara l’indipendenza dalla Francia
.4 marzo 2005 – Iraq. Soldati Usa uccidono Nicola Calipari…   ….[Nota 1]
.5 marzo 2020 – CORONAVIRUS: Il presidente Mattarella parla alla nazione
.6 marzo 1975 –  Italia: La maggiore età viene abbassata da 21 a 18 anni.
.6 marzo 2012 –  Giornata europea dei Giusti istituita dal Parlamento
Europeo.                                                          [Nota 2]
.7 marzo 1991 –  Arrivo a Brindisi della prima migrazione di albanesi
.8 marzo – ……  Giornata mondiale della donna
.9 marzo 2024-  Inizio Ramadan anno islamico   1444
10 marzo 1946 – In Italia le donne votano per la prima volta.       [Nota 3]
10 marzo 1987 – L’ONU riconosce il diritto di obiezione di coscienza
………………………… alle armi …………………………………     [Nota 4]
11 marzo 2011 – Fukushima, Giappone.
Terremoto e incidente alla centrale nucleare.
12 marzo 2013 – Morte di Teresa Mattei…… ……………..…     [Nota 5]
13 marzo 1983 – Assassinio di Marianella Garcia Villas in Salvador
…………………………………………………………………….   [Nota 6]
13 marzo 2013 – Elezione papa Francesco
14 marzo 1879 – Nascita di Albert Einstein
14 marzo 1883 – Morte di Karl Marx
14 marzo 2018 – Morte di Stephen Hawking
15 marzo 1545 – Apertura del Concilio di Trento
15 marzo 1976 – Nasce la trasmissione Prima Pagina.
…..…………………  Il primo giornalista che la condusse fu Ruggero Orlando
15 marzo 1990 – Michail Gorbačëv viene eletto presidente dell’URSS
15 marzo 2011 – Primi segnali del conflitto siriano
16 marzo 1978 – Rapimento di Aldo Moro
16 marzo 2003 – Morte di Rachel Corrie, schiacciata da una ruspa israeliana
a  Rafah, striscia di Gaza
17 marzo 1981 –  Ritrovamento della lista dei membri della P2      [Nota 7]
18 marzo 1871 –   Inizia la Comune di Parigi
18 marzo 1962 – Termina la guerra d’Algeria
18 marzo 2015 – Attentato al museo del Bardo – Tunisi
18 marzo 2021 – Prima giornata nazionale in memoria delle vittime della
epidemia da coronavirus
19 marzo 1994 – Assassinio don Peppino Diana, vittima della camorra a
…………………………..Casal  di Principe
19 marzo 2002 – Bologna_ Assassinio di Marco Biagi (giuslavorista
dell’Università di Modena)
20 marzo 1994 – Omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
21 marzo –            Nowruz – Capodanno persiano
21 marzo –           Giornata mondiale della poesia                   [Nota 8]
21 marzo –           Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo

…….…………………… ……delle vittime delle mafie, celebrata da Libera.
21 marzo – ………Giornata contro la discriminazioni razziale, istituita
nel 1966   in ricordo del Massacro di Sharpeville
– Sud Africa
21 marzo 1960 – Massacro di Sharpeville – Sud Africa
21 marzo 2014 – Putin firma l’annessione della Crimea alla Russia
22 marzo              Giornata mondiale dell’acqua            …..  [Nota 9]
23 marzo  2018 –  Inizio XVIII legislatura  (termine 12 ottobre 2022)
24 marzo 1944 – Strage delle Fosse Ardeatine.
24 marzo 1976 – Golpe in Argentina
24 marzo 1980 – Assassino di mons. Oscar Romero in Salvador
24 marzo 1999 – Bombardamento di Belgrado. Operazione Alied Force
…………………………………………………………………. ..[Nota 10]
25 marzo 1957 – Firma dei Trattati di Roma istitutivi della CEE
……………………………………………………………….. [Nota 11]
26 marzo 1996 – Notte 26/27 marzo, rapimento monaci trappisti di
Tibhirine                                            [Nota 12]
27 marzo 1958 – Nikita Kruscev diventa primo ministro dell’URSS
27 marzo 1985 – Assassinio di Ezio Tarantelli, economista e accademico
………………………… italiano,  ucciso dalle Brigate Rosse in seguito ad un
attentato.
27 marzo 2018 – Morte di Linda Brown , cittadina del Kansas.
…..……………………. .Lottò contro la segregazione razziale nelle scuole
…………………………  americane.
28 marzo 1958 – La Cina scioglie il governo del Tibet
29 marzo 1973 – Fuga dei soldati americani dal Vietnam
29 marzo 2013 – Morte di Enzo Jannacci
29 marzo 2017 – La Camera approva la legge “Disposizioni in materia di
………………………….misure  di protezione dei minori stranieri non
………………………….accompagnati”.
30 marzo 2016 – Il male del mondo. Conferenza stampa dei genitori
……………………………di  Giulio Regeni nella Aula Nassiriya del Senato
……………………………(ucciso fra gennaio e febbraio 2016)    …
31 marzo 2005 – USA morte di Terry Schiavo, in coma vegetativo da  15 anni
31 marzo 2015 – Morte di Franz Jose Mǖller, ultimo superstite del gruppo
…………………………..de La Rosa Bianca

NOTE:

[Nota 1]   Era la notte del 4 marzo del 2005 quando il dirigente del Sismi Nicola Calipari  veniva ucciso a Baghdad ad un posto di blocco allestito da truppe statunitensi nel corso dell’operazione che avrebbe portò alla liberazione della giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena.

[Nota 2]  Con Dichiarazione Scritta n. 3/2012 il Parlamento Europeo ha istituito la Giornata  europea dei Giusti, da celebrare il 6 marzo, per ricordare tutti gli uomini e le donne che hanno operato per salvare vite umane nei genocidi e nelle diverse situazioni di conflitto, violenza ed ingiustizia, tutelando la dignità umana e i diritti umani.
Gariwo è l’acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide.

[Nota 3]  Era il 10 marzo del 1946 e alle elezioni amministrative per rinnovare 436 comuni anche le italiane che avevano compiuto i 21 anni poterono esprimere il loro voto.
Si trattò delle prime elezioni amministrative libere dopo il fascismo.
In quello stesso giorno un decreto introduceva anche il diritto all’elettorato passivo e un gruppo di donne veniva eletto all’Assemblea Costituente.
Il 2 giugno dello stesso anno le donne furono chiamate al voto per il referendum che avrebbe sancito la fine della monarchia e l’inizio della Repubblica.

[Nota 4]  10 marzo 1987 La Commissione per i Diritti Umani dell’Onu riconosce l’obiezione di coscienza  al servizio militare come diritto dell’uomo.
Legge 15 dicembre 1972, n. 772 “Norme per il riconoscimento dell’obiezione
di coscienza”  (abrogata dall’art. 23 della Legge 8 luglio 1998, n. 230)

[Nota 5]  Terminata la guerra Teresa Mattei è eletta all’Assemblea Costituente con il PCI: con i suoi 25 anni è la più giovane deputata dell’Aula.
Tra i suoi contributi l’introduzione della mimosa come simbolo dell’8 marzo e la firma dell’articolo 3 della Costituzione.

[Nota 6]  Marianella García Villas è stata una politica e avvocatessa salvadoregna.
Membro dell’Associazione Cattolica Universitaria Salvadoregna, fondò la Commissione per i diritti umani del Salvador, partecipò attivamente allaDemocrazia cristiana salvadoregna e fu collaboratrice di monsignor
Oscar Romero.
Fu catturata il mattino del 12 marzo 1983.
La sua morte sopraggiunse nella notte fra il 13 ed il 14 marzo

[Nota 7]
17 marzo 1981 nella villa di Gelli viene ritrovata la lista dei membri della P2.
Della questione si occuperà l’on. Tina Anselmi a partire dal 1981nella sua veste di presidente della Commissione d’inchiesta sulla loggia massonica P2,
che terminò i lavori nel 1985.
La relazione finale fu approvata dalla stessa commissione il 3 luglio

[ Nota 8]  La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della  Conferenza Generale UNESCO nel 1999 ed è celebrata il 21 marzo, che segna anche il primo giorno di primavera.

[Nota 9]   La Giornata Mondiale dell’Acqua (in inglese: World Water Day) è una ricorrenza  istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all’interno
delle direttive dell’agenda 21, risultato della conferenza di Rio.
Il 22 marzo di ogni anno gli Stati che siedono all’interno dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sono invitati alla promozione dell’acqua promuovendo attività concrete nei loro rispettivi Paesi.

[Nota 10]  KOSOVO, FU UN ERRORE BOMBARDARE BELGRADO
l 24 marzo 1999, poco dopo le ore 20, i bombardieri Nato colpivano i primi obiettivi serbi  a Pristina, Pogdorica  e alla periferia di Belgrado.
Cominciò così la guerra del Kosovo. La dichiararono i paesi dell’Alleanza atlantica alla Serbia, per fermare la pulizia etnica praticata dal regime di Slobodan Milosevic nella regione a maggioranza albanese.
Per la seconda volta dal 1945 – la prima era stata la guerra del Golfo
nel 1991 l’Italia partecipò con propri mezzi e truppe a una operazione militare offensiva. E lo fece per decisione di un governo di centrosinistra.
IO RESTITUISCO LA TESSERA DEL PCI

[Nota 11]  Trattati istitutivi della Comunità economica Europea (CEE) e della Comunità europea  dell’energia atomica (TCEEA).
Firme: Sua Maestà il re dei belgi, il Presidente della Repubblica Federale di Germania, il Presidente della Repubblica Francese, il Presidente della Repubblica Italiana, sua altezza reale la Granduchessa del Lussemburgo, sua maestà la Regina dei Paesi Bassi.

[Nota 12]  Il testamento del priore Christian De Chergé :
Pietro Ichino | IL TESTAMENTO DI CHRISTIAN DE CHERGE’

1 Marzo 2024Permalink

1 febbraio 2024 – Calendario di febbraio

  • .1 febbraio 1945 –  Decreto Legislativo Luogotenenziale 1 febbraio 1945,
    …………………………..n. 23 – ….Riconosciuto il diritto di voto alle donne.
    .1 febbraio 1979 – L’ayatollah Khomeini torna in Iran dopo l’esilio.
    ..2 febbraio 2017 – Muore Predrag Matvejevic
    ..2 febbraio 2020 – E’ stato isolato il virus del Covid
    ..2 febbraio 2024  –  L’università di Padova conferisce la laurea ad honorem
    ……………………………in ingegneri biomedica alla memoria di Giulia Cecchettin
    .3 febbraio 1985 – Sudafrica. Desmond Tutu è il primo vescovo
    …………………………….. anglicano nero.
    .3 febbraio 1998 – Strage del Cermis
    .3 febbraio 2016 – Ritrovamento della salma di Giulio Regeni
    .3 febbraio 2022 – Giuramento del presidente Mattarella per il secondo
    ………………………………mandato
    .4 febbraio 1913 – Nasce Rosa Parks
    .4 febbraio 1945 – Si apre a Yalta la Conferenza tra Roosevelt, Churchill
    ………………………………e Stalin
    .4 febbraio 1906 – Nasce Dietrich Bonhoeffer
    .4 febbraio 2019 – Viaggio del papa ad Abu Dhabi
    .5 febbraio 62 –     Terremoto di Pompei
    .5 febbraio 1848 – Processo a Marx ed Engels per attività sovversiva
    .6 febbraio 1992 – Muore David Maria Turoldo
    .6 febbraio –            Giornata mondiale contro le Mutilazioni Genitali
    …………………………………Femminili
    .. 9 febbraio  2009 -Muore Eluana Englaro
    10 febbraio –            “Giorno del ricordo” – vittime delle foibe (legge
    …………………………………92/2004)
    10 febbraio 1990 – Sud Africa: De Klerk annuncia la liberazione di
    …………………………………Mandela
    11 febbraio –             Giornata internazionale delle ragazze e delle donne
    …………………………………nella scienze      …………………….  (Nota 1)
    11 febbraio 1929 – Firma dei Patti Lateranensi
    11 febbraio 2011 – Egitto, dimissioni di Mubarak
    12 febbraio 1938 – Anschluss, le truppe tedesche entrano in Austria
    15 febbraio 1945 – Aerei USA bombardano Dresda
    15 febbraio 1967 – Uccisione Camillo Torres
  • 16 febbraio 2024-   Strage operai a Firenze in  supermercato Slunga in costruzione
  • 16 febbraio 2024 –  Morte in carcere di  Aleksej  Naval’ny
    17 febbraio 1600 – Roma – Rogo di Giordano Bruno, condannato per
    ………………………………….eresia
    17 febbraio 1848 – Lettere Patenti, decreto con cui il re Carlo Alberto,
    ………………………………… concedeva    i diritti civili ai valdesi e,
    ………………………………….successivamente, agli ebrei.
    18 febbraio 1564 – Morte di Michelangelo
    18 febbraio 1943 – Monaco – arresto fratelli Scholl e altri membri della
    …………………………………Rosa Bianca
    18 febbraio 1984 – Firma del Nuovo Concordato fra Italia e Santa Sede
    18 febbraio 2018 – Muore Giacometta Limentani
    19 febbraio 1937 – Strage italiana in Etiopia – Giorno dei martiri………..
    ………………………………etiopici *     ……… (Nota 2 e link in calce)
    19 febbraio 2016 – Morte di Umberto Eco
    20 febbraio 1958 – Approvazione della legge Merlin
    20 febbraio 2016 – Muore Fernando Cardenal
    21  febbraio 1984 –  Stipula dell’intesa fra lo stato italiano e la chiesa valdese
    21 febbraio 2015 – Caduta governo Letta (Nota 3)
    21 febbraio 1965 – A New York viene ucciso Malcom X
    22 febbraio 1943 – Esecuzione capitale dei membri della ‘rosa bianca’
    22 febbraio 2021 – Vengono assassinati nel Congo orientale
    ……………………………….l’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere
    :…………………………….. della sua scorta Vittorio Iacovacci  e
    ……………………………….Mustapha Milambo, l’autista.
    23 febbraio 1903 – Cuba affitta ‘in perpetuo’ agli USA la baia di
    ……………………………….Guantanamo
    24 febbraio 1990 – Morte di Sandro Pertini
    24  febbraio 2024 –  Nasce la giornata del manganello
    25 febbraio 2014 – Fiducia al governo Renzi – Ieri al senato oggi alla
    ……………………………. Camera  ..finirà il 12 dicembre 2016
    25 febbraio 2018 – Chiusura Santo Sepolcro
    26 febbraio 1991 – Si scioglie il patto di Varsavia
    27 febbraio 1933 – Incendio del Reichstag
    27 febbraio 1960-  Morte Adriano Olivetti
    24 febbraio 2024
    28 febbraio 1986 – Assassinio del primo ministro svedese Olaf Palme
    28 febbraio 2013 – Abdicazione papa Benedetto XVI
    28 febbraio 2018 – Riapertura Santo Sepolcro
  • NOTA 1:
    Fu istituita dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2015.
    Ricordo che delle materie STEM si parla anche nel Recovery Plan
    (STEM acronimo dall’inglese di Science, Technology, Engineering and Mathematics)
  • NOTA 2:
    A seguito di un attentato al maresciallo Graziani le truppe italiane in Etiopia perpetrarono una delle tante stragi che caratterizzarono quella occupazione.
    Per qualche informazione:
    http://anpi.it/media/uploads/patria/2006/6/09-13_DE_PAOLIS.pdf 
  • NOTA 3:
    Il governo Letta è stato il sessantaduesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il primo della XVII legislatura. Il governo rimase in carica dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014

 

1 Febbraio 2024Permalink

16 gennaio 2024 _ La parola di un poeta detta e illustrata oltre ogni celebrazione esclusiva

TESTO  e  ILLUSTRAZIONE di
“Sette fratelli come sette olmi,
alti robusti come una piantata.
I poeti non sanno i loro nomi,
si sono chiusi a doppia mandata :
sul loro cuore si ammucchia la polvere
e ci vanno i pulcini a razzolare.
I libri di scuola si tappano le orecchie.
Quei sette nomi scritti con il fuoco
brucerebbero le paginette
dove dormono imbalsamate
le vecchie favolette
approvate dal ministero.
Ma tu mio popolo, tu che la polvere
ti scuoti di dosso
per camminare leggero,
tu che nel cuore lasci entrare il vento
e non temi che sbattano le imposte,
piantali nel tuo cuore
i loro nomi come sette olmi :
Gelindo,
Antenore,
Aldo,
Ovidio,
Ferdinando,
Agostino,
Ettore
Nessuno avrà un più bel libro di storia,
il tuo sangue sarà il loro poeta
dalle vive parole,
con te crescerà
la loro leggenda
come cresce una vigna d’Emilia
aggrappata ai suoi olmi
con i grappoli colmi
di sole…”
G. Rodari
Marco D'Autilia disegnini e illustrazioni
16 Gennaio 2024Permalink

6 gennaio 2024 _ Per non perdere ogni memoria

SCIENZA E RICERCA

Il Manifesto Einstein-Russell per scongiurare la guerra nucleare

di Pietro Greco

Albert Einstein, 76 anni, premio Nobel per la fisica 1921 e, probabilmente, lo scienziato più famoso di ogni tempo, risponde in capo a cinque giorni. Non meno turbato, il tedesco invia il 16 febbraio una lettera a Bertrand Russell proponendo una «dichiarazione pubblica» che loro due e altri eminenti uomini di scienza avrebbero potuto firmare.

Cosa rende inquieti quei due anziani uomini di scienza, pacifisti conclamati?

Beh, il fatto che a partire dal 1952, infatti, le strategie nucleari degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica, sono mutate radicalmente. I fattori di novità nel panorama delle armi atomiche sono ormai così innumerevoli e così profondi che il rischio di una guerra nucleare totale in grado di distruggere gran parte dell’umanità e l’intera civiltà umana diventa, per la prima volta nella storia, un rischio concreto.

I fattori di novità riguardano la proliferazione, la crescita incontrollata e praticamente illimitata degli arsenali, il dispiego a largo raggio delle armi, l’uso dei sommergibili atomici e, soprattutto, l’irruzione sulla scena dei missili in grado di trasportare in pochi minuti testate atomiche in ogni parte del mondo.

Che esista un problema concreto di proliferazione nucleare orizzontale lo dimostra la Gran Bretagna, che, proprio nel 1952, mette a punto le sue prime armi a fissione. A partire da questo momento, l’arma atomica non appartiene solo ai paesi leader, Usa e Urss, dei due schieramenti geopolitico-militari contrapposti, l’Ovest capitalistico e l’Est comunista. Negli anni a venire molti altri paesi entreranno a far parte del club nucleare.

Ma ciò che preoccupa è la proliferazione cosiddetta verticale: la corsa a riempire gli arsenali di Stati Uniti e Unione Sovietica. La crescita incontrollata degli arsenali riguarda, ancora una volta, soprattutto gli Stati Uniti. Nel 1962, alla fine di un decennio all’insegna di un riarmo tanto forsennato da essere definito, appunto, incontrollato, gli USA potranno dispiegare qualcosa come 27.297 testate nucleari. Molte delle quali sono bombe H, a fusione, di inaudita potenza. Alcune sono dispiegate anche in Europa. Tutte insieme, bombe a fissione e a fusione, a potenza controllata o incontrollata, devono rispondere al nuovo obiettivo strategico fissato dai militari americani: la rappresaglia massiccia. Assestare nel più breve tempo possibile il colpo nucleare più duro possibile all’avversario come rappresaglia, appunto, in caso di guerra convenzionale scatenata dall’URSS in Europa.

Per dare corpo alla strategia della rappresaglia massiccia, gli USA impegnano risorse finanziarie enormi e forniscono una nuova, formidabile accelerazione sia alla costruzione di nuove armi nucleari sia di aerei per trasportarle.

Fautore sul piano politico della nuova strategia è John Foster Dulles, segretario di Stato dal 1952 al 1959. A guidare il complesso militare-industriale che dà corpo a questa politica producendo nuove armi è Charles E. Wilson, già capo della General Motors e ministro della Difesa. Inutile dire che la General Motors è tra i maggiori beneficiari di questa nuova accelerazione nella corsa agli armamenti.

La nuova strategia di Washington non può, almeno all’inizio, essere perseguita dall’Unione Sovietica. Sia per motivi culturali, sia per l’assoluta inferiorità nucleare rispetto agli Stati Uniti. Cosicché, nei fatti, poco muta nei rapporti di forza sia su scala planetaria che su scala locale.

E poi ci sono le nuove bombe a fusione, le termonucleari: le bombe H. Molto più potenti e distruttive di quelle a fissione sperimentate a Hiroshima e Nagasaki. Gli USA l’hanno messa a punto nel 1952, grazie al fisico di origini ungheresi Edward Teller; l’URSS ha risposto nel 1953 con un ordigno di inusitata potenza messo a punto grazie l’industria aeronautica sovietica progetta e realizza due tipi di bombardieri a largo raggio d’azione, noti in Occidente come Bison e Bear, in grado di trasportare bombe atomiche e di raggiungere gli Stati Uniti. Per la prima volta l’URSS è in grado di portare una minaccia nucleare credibile al territorio USA. Gli Stati Uniti hanno perso, nei fatti, il monopolio della minaccia nucleare. È iniziata l’era del duopolio, per quanto ancora asimmetrico.

Ed è così che anche gli strateghi dell’Armata Rossa cominciano a integrare l’arma atomica nelle strutture. E, soprattutto, nei loro piani militari. Alcuni generali rivendicano a sé stessi il compito di definire le «leggi di guerra» e iniziano a sostenere l’importanza dell’effetto sorpresa in caso di conflitto con gli Stati Uniti. In cosa consista l’effetto sorpresa, teorizzato dal maresciallo Pavel Alekseevič Rotmistrov nel 1955, è facile immaginarlo: un colpo unico e distruttivo contro il nemico portato col massimo potenziale possibile.

L’altra grande novità, sono i missili balistici intercontinentali: ICBM (InterContinental Ballistic Missile): Il primo paese a farne volare uno, nel 1957, è l’Unione Sovietica, si chiama R-7, e sarà il primo ICBM operativo della storia. Gli USA rispondono a stretto giro con i missili Atlas e Titan. Ora le due superpotenze possono attaccare dal proprio territorio quello dell’altra. In pochi minuti e senza possibilità di difesa.

Di più. La logica della rappresaglia massiccia entra a far parte anche della dottrina militare sovietica e a minacciare il mondo intero. Anche perché le nuove strategie, la sovietica e l’americana, diventeranno oltremodo realistiche quando, nel 1959, diventa operativo un nuovo prodotto della tecnologia militare: il missile balistico cosiddetto intermedio. In quell’anno, infatti, l’URSS istituisce le Forze missilistiche strategiche, quale corpo indipendente dell’Armata Rossa, e gli USA iniziano a dispiegare non solo i primi ICBM, ma anche quelli a corto raggio, Jupiter Thor. I nuovi vettori possono essere dispiegati a terra o su sottomarini. E conferiscono all’attaccante – a entrambi gli attaccanti – la possibilità di sferrare il primo colpo, atomico, con pochi minuti di preavviso.

In poche parole: la guerra nucleare totale è diventata una tragica possibilità. E sia il pacifista Bertrand Russell che il pacifista Albert Einstein in quel febbraio 1955 ne hanno lucida consapevolezza. Per questo decidono di reagire con «qualcosa di spettacolare». Ora sembrerebbe strano che ciò che di più spettacolare riescono a immaginare quei due sia una «dichiarazione pubblica». Ma hanno ancora una volta ragione: scritta e firmata da loro la «dichiarazione pubblica» diventerà tanto famosa quanto influente e contribuirà a rendere la guerra nucleare un tabù, come scriverà lo storico Lawrence S. Wittner.

Ma andiamo con ordine. Einstein cerca di convincere alcuni fisici eminenti suoi amici. Troverete in calce i loro nomi al Manifesto che ne risulterà. Stranamente si sottrae il danese Niels Bohr, anch’egli noto per il suo pacifismo. Ma rispondono prontamente in nove. Russell, che ha una notevole capacità di scrittura, si incarica di redigere il testo. A inizio aprile è pronto e così Einstein – che, scrive Russell – «era rimasto sano di mente in un mondo pazzo» – lo può firmare: nella mattinata dell’11 aprile 1955.

Nel pomeriggio Einstein riceve Abba Eban, ambasciatore di Israele negli USA e futuro presidente dello stato ebraico. Il diplomatico gli chiede di tenere un discorso per ricordare il settimo anniversario della nascita di Israele. Einstein accetta, felice dell’esistenza di Israele ma consapevole che il filo della pace in Medio Oriente è sottile: «L’atteggiamento che adotteremo nei confronti della minoranza araba costituirà il vero banco di prova dei nostri livelli di moralità come popolo», sostiene. Il giorno dopo si reca presso il suo ufficio all’Istituto di Studi Avanzati per ampliare il discorso e proporre, ancora una volta, la creazione di un governo mondiale, unica possibilità di preservare la pace sul pianeta.

Il giorno 13 aprile è a casa, quando si sente male. Sente che è giunta l’ora. Non vuole prolungare l’agonia: «È di cattivo gusto prolungare la vita artificialmente. Ho fatto la mia parte, è ora di andare. Lo farò con eleganza», dice alla sua angosciata segretaria, Helen Dukas.

Muore in ospedale il successivo 18 aprile. Sul comodino gli ultimi appunti relativi alla sua ricerca di una teoria unificata dei campi e il foglio con l’inizio del suo discorso per l’anniversario della proclamazione dello stato di Israele: «Oggi vi parlo non come cittadino americano né come ebreo, ma come essere umano».

Quello che diventerà noto come il Manifesto Einstein-Russell viene reso pubblico due mesi dopo, il 9 luglio 1955, dall’inglese. E diventerà immediatamente il manifesto dei pacifisti impegnati a scongiurare la guerra nucleare.

Non solo dei pacifisti, in realtà. Come dice Wittner, il manifesto ha contribuito a creare una cultura diffusa – anche tra i politici, anche tra i militari – per la quale l’arma nucleare è per l’appunto un tabù. Uno strumento che al massimo può essere brandito, ma mai utilizzato. Michail Gorbaciov, in un’intervista a Wittner, sosterrà di essere stato profondamente influenzato dalle idee pacifiste di Einstein e Russell quando, nel 1987, propose al presidente americano Ronald Reagan di abolire i loro rispettivi arsenali nucleari.

Il Manifesto ebbe conseguenze pratiche immediate. È facendo riferimento a esso che, nel 1957, nacquero le Pugwash Conferences on Science and World Affairs, il cui scopo principale era (ed è) la costruzione della pace e, in particolare, il disarmo nucleare. Le Pugwash Conferences hanno ottenuto il Premio Nobel per la Pace nel 1995. A ritirare il premio fu il fisico teorico italiano Francesco Calogero, segretario generale dell’organizzazione. Oggi la carica è detenuta da un altro fisico teorico italiano, paolo Cotta-Ramusino.

Il messaggio del Manifesto, tuttavia, è ancora oggi drammaticamente attuale. Il processo di disarmo atomico tra USA e l’erede dell’URSS, la Russia, si è pressoché arrestato. Mentre nel mondo esistono altre tre potenze nucleari “ufficiali” (Cina, Francia e Regno Unito) e altre quattro “non ufficiali” (India, Pakistan, Israele e Corea del Nord).

Conviene dunque rileggerlo, quel manifesto, per trovare nuovi stimoli a perseguire l’idea che era del primo segretario generale del Pugwash (anche lui Nobel per la Pace nel 1995), Joseph Rotblat: un mondo finalmente libero dalle armi nucleari.

È un obiettivo che oggi appare lontano. Ma che è irrinunciabile per donne e uomini che, come Albert Einstein, sono «rimasti sani di mente in un mondo pazzo».


Il Manifesto Einstein-Russell

(nella versione italiana proposta da Senzatomica)

Nella tragica situazione che affronta l’umanità, noi riteniamo che gli scienziati dovrebbero riunirsi in un congresso per valutare i pericoli che sono sorti come conseguenza dello sviluppo delle armi di distruzione di massa e per discutere una risoluzione nello spirito della seguente bozza di documento.

Non stiamo parlando, in questa occasione, come membri di questa o quella nazione o continente o fede religiosa, ma come esseri umani, membri della specie umana, la cui sopravvivenza è ora messa a rischio. Il mondo è pieno di conflitti, tra cui, tralasciando i minori, spicca la titanica lotta tra Comunismo e Anticomunismo. Quasi chiunque abbia una coscienza politica nutre forti convinzioni a proposito di una di queste posizioni; noi vogliamo che voi, se è possibile, mettiate da parte queste convinzioni e consideriate voi stessi solo come membri di una specie biologica che ha avuto una ragguardevole storia e di cui nessuno di noi desidera la scomparsa.

Cercheremo di non dire una sola parola che possa piacere più ad un gruppo piuttosto che all’altro. Tutti, in eguale misura, sono in pericolo e se il pericolo è compreso, c’è speranza che lo si possa collettivamente evitare.

Dobbiamo cominciare a pensare in una nuova maniera. Dobbiamo imparare a chiederci non che mosse intraprendere per offrire la vittoria militare al proprio gruppo preferito, perché non ci saranno poi ulteriori mosse di questo tipo; la domanda che dobbiamo farci è: che passi fare per prevenire uno scontro militare il cui risultato sarà inevitabilmente disastroso per entrambe le parti?

Un vasto pubblico e perfino molti personaggi autorevoli non hanno ancora capito che potrebbero restare coinvolti in una guerra di bombe nucleari. La gente ancora pensa in termini di cancellazione di città. Si è capito che le nuove bombe sono più potenti delle vecchie e che, mentre una bomba –A potrebbe cancellare Hiroshima, una bomba‐H potrebbe distruggere le più grandi città, come Londra, New York o Mosca. Non c’è dubbio che, in una guerra con bombe‐H, grandi città potrebbero finire rase al suolo. Ma questo è uno dei disastri minori che saremmo chiamati a fronteggiare. Se tutti, a Londra, New York e Mosca venissero sterminati, il mondo potrebbe, nel corso di pochi secoli, riprendersi dal colpo. Ma ora noi sappiamo, specialmente dopo i test alle isole Bikini, che le bombe nucleari possono gradualmente spargere distruzione su di una area ben più vasta di quanto si pensasse.

Si è proclamato con una certa autorevolezza che ora si può costruire una bomba 2.500 volte più potente di quella che ha distrutto Hiroshima.

Una tale bomba, se esplodesse vicino al suolo terrestre o sott’acqua, emetterebbe particelle radioattive nell’atmosfera. Queste ricadono giù gradualmente e raggiungono la superficie terrestre sotto forma di polvere o pioggia mortifera. E’ stata questa polvere che ha contaminato i pescatori giapponesi e i loro pesci. Nessuno sa quanto queste particelle radioattive possano diffondersi nello spazio, ma autorevoli esperti sono unanimi nel dire che una guerra con bombe‐H potrebbe eventualmente porre fine alla razza umana. Si teme che, se molte bombe‐H fossero lanciate, potrebbe verificarsi uno sterminio universale, rapido solo per una minoranza, ma per la maggioranza una lenta tortura di malattie e disgregazione.

Molti avvertimenti sono stati lanciati da eminenti scienziati e da autorità in strategie militari. Nessuno di loro dirà che sono sicuri dei peggiori risultati. Quello che diranno sarà che questi risultati sono possibili, e nessuno può essere certo che non si realizzeranno. Non abbiamo ancora capito se i punti di vista degli esperti su questa questione dipendano in qualche grado dalle loro opinioni politiche o pregiudizi. Dipendono solo, per quanto ci hanno rivelato le nostre ricerche, da quanto è vasta la conoscenza particolare dell’esperto. Abbiamo scoperto che gli uomini che conoscono di più sono i più tristi. Questa è allora la domanda che vi facciamo, rigida, terrificante, inevitabile: metteremo fine alla razza umana, o l’umanità rinuncerà alla guerra?

La gente non affronterà l’alternativa perché è così difficile abolire la guerra. L’abolizione della guerra richiederà disastrose limitazioni alla sovranità nazionale. Ma probabilmente la cosa che impedirà maggiormente di comprendere la situazione sarà il fatto che il termine “umanità” suona vago e astratto. La gente a malapena si rende conto che il pericolo è per loro stessi, i loro figli e i loro nipoti, e non per una vagamente spaventata umanità. Possono a malapena afferrare l’idea che loro, individualmente, e coloro che essi amano sono in pericolo imminente di perire con una lenta agonia. E così sperano che forse la guerra con la corsa a procurarsi armi sempre più moderne venga proibita. Questa speranza è illusoria. Qualsiasi accordo sia stato raggiunto in tempo di pace per non usare le bombe‐H, non sarà più considerato vincolante in tempo di guerra, ed entrambi i contendenti cercheranno di fabbricare bombe‐H non appena scoppia la guerra, perché se una fazione fabbrica le bombe e l’altra no, la fazione che l’avrà fabbricate sarà inevitabilmente quella vittoriosa.

Sebbene un accordo a rinunciare alle armi atomiche come parte di una generale riduzione degli armamenti non costituirebbe una soluzione definitiva, potrebbe servire a degli scopi importanti. Primo, ogni accordo tra Est e Ovest va bene finchè serve ad allentare la tensione. Secondo, l’abolizione delle armi termo‐nucleari, se ogni parte credesse all’onestà dell’altra, potrebbe far scendere la paura di un attacco proditorio stile Pearl Harbour che ora costringe tutte e due le parti in uno stato di continua apprensione.

Noi dovremmo, quindi, accogliere con piacere un tale accordo sebbene solo come un primo passo. Molti di noi non sono neutrali, ma, come esseri umani, ci dobbiamo ricordare che, se la questione tra Est ed Ovest deve essere decisa in qualche maniera che possa soddisfare qualcuno, Comunista o Anti‐comunista, Asiatico o Europeo o Americano, bianco o nero, questa questione non deve essere decisa dalla guerra. Noi desidereremmo che ciò fosse compreso sia all’Est che all’Ovest.

Ci attende, se sapremo scegliere, un continuo progresso di felicità, conoscenza e saggezza. Dovremmo invece scegliere la morte, perché non riusciamo a rinunciare alle nostre liti? Facciamo un appello come esseri umani ad altri esseri umani: ricordate la vostra umanità e dimenticatevi del resto. Se riuscirete a farlo si aprirà la strada verso un nuovo Paradiso; se non ci riuscirete, si spalancherà dinanzi a voi il rischio di un’estinzione totale.

Risoluzione:

Noi invitiamo il Congresso, e con esso gli scienziati di tutto il mondo e la gente comune, a sottoscrivere la seguente risoluzione: “In considerazione del fatto che in una qualsiasi guerra futura saranno certamente usate armi nucleari e che queste armi minacciano la continuazione dell’esistenza umana, noi invitiamo i governi del mondo a rendersi conto, e a dichiararlo pubblicamente, che il loro scopo non può essere ottenuto con una guerra mondiale, e li invitiamo di conseguenza a trovare i mezzi pacifici per la soluzione di tutti i loro motivi di contesa.”

Firmato da

Max Born W. Bridgman Albert Einstein Leopold Infeld Frederic Joliot‐Curie Herman J. Muller Linus Pauling Cecil F. Powell Joseph Rotblat Bertrand Russell Hideki Yukawa

6 Gennaio 2024Permalink

8 dicembre 2023 _ Un tentativo di ecumenismo il giorno della festa dell’Immacolata

8 dicembre 2023

Dal Vangelo secondo Luca – Lc 1,39-45 (Lezionario di Bose)

39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto»


Il testo evangelico che è stato scelto dalla nostra comunità nel tentativo di rendere un po’ più ecumenica questa festa, vuole celebrare Maria quale dimora di Dio, Arca dell’alleanza che reca in sé, nel proprio corpo, la presenza di Dio, e che fa visita alla sua parente e con essa a tutto il popolo di Israele. Come un tempo il passaggio dell’Arca dell’alleanza, luogo sacramentale della presenza di Dio in mezzo al suo popolo, portò benedizione e suscitò gioia ed esultanza, ora la presenza di Dio, grazie al “sì” di Maria, abita nella carne umana, nel corpo di una donna, e suscita la gioia e porta la benedizione dello Spirito santo a Elisabetta e al bambino – Giovanni – che ha nel ventre.

Meditando dunque questo testo, e scremando questa festa da un certo devozionalismo, ci appare una verità difficilissima da credere nel nostro quotidiano. La verità che Dio non disdegna il corpo umano come sua dimora. Maria è diventata madre del Signore nostro Gesù Cristo, vero uomo e vero Dio. Ma poi via via nel corso della storia lo Spirito santo, che è Signore e procede dal Padre, ha preso dimora in tanti uomini e donne conosciuti e sconosciuti – i santi – che nella loro vita si sono fatti portatori di Dio ai loro fratelli e sorelle. Ma questa in fondo è la caratteristica dei “teofori”, dei portatori di Dio: essi non lo tengono per sé, ma diventano, in modi sempre diversi, degli illuminatori per gli esseri umani.

Così anche Maria; appena ricevuto l’annuncio delle grandi cose che ha operato il lei l’Onnipotente, ecco che si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa della Giudea nella casa di Elisabetta (v. 39). Nel suo viaggio Maria porta Cristo e l’incontro con Elisabetta diviene una pentecoste, una discesa dello Spirito in cui l’una riconosce l’altra nel mistero della propria vocazione. Riconoscere l’altro significa riconoscere ciò che Dio opera nell’altro e accettarlo con gioia, senza gelosie e rivalità.

E lo straordinario che Dio ha operato in Maria non l’ha isolata nell’orgoglio, ma l’ha sollecitata alla carità, spingendola a recarsi da Elisabetta, a vivere la propria maternità come apertura all’altra, come a una sorella più anziana: è un incontro autentico perché non si riduce a un faccia a faccia tra due persone, non è puramente orizzontale, ma si apre alla presenza del Terzo che regna tra le due donne, del Dio che in loro ha compiuto meraviglie. Così l’incontro diventa eucaristia e benedizione. Elisabetta benedice Maria per la sua fede nella parola di Dio, e nel seguito del brano Maria benedice Dio per quello che ha fatto in lei. Maria dunque è colei che non tiene per sé il dono di Dio, ma lo porta agli altri. E in questo modo Dio, che non disdegna di abitare nel nostro corpo, raggiunge gli umani ed è benedizione per tutti.

fratel Raffaele

 

8 Dicembre 2023Permalink

1 dicembre 2023 – Calendario di dicembre

.1 dicembre 1970   –  Approvazione della legge 898. Disciplina dei casi di scioglimento
…………                      di matrimonio
………………………..Nota come ‘legge sul divorzio ’ sarà difesa con referendum nel 1974

.1 dicembre 1955 –     Rosa Parks si rifiuta di cedere a un bianco il suo posto in  autobus.
…………………… Boicottaggio dei bus a Montgomery. Alabama  (Montgomery Bus Boycott)

.1 dicembre 2000 –  Il giudice Guzman dispone il processo contro Pinochet in Cile

.2 dicembre 2002 –  Morte di Ivan Illich

.3 dicembre 1984 –  India, disastro di Bhopal. Muoiono più di 3800 persone

.3 dicembre 1967 –  Primo trapianto di cuore in Sud Africa

.4 dicembre 1975 –  Muore Hanna Arendt

.4 dicembre 1999 –  Muore Nilde Jotti

.4 dicembre 2016 –  Referendum confermativo modifica Costituzione – Fallito

.5 dicembre 1349 –  Norimberga – strage di ebrei accusati di essere responsabili della
…………………    peste del 1348.

.5 dicembre 2000 – Italia: ergastolo per due generali della dittatura argentina

.5 dicembre 2013..-  Muore Nelson Mandela

. 7 dicembre 2020-   Muore Lidia Menapace

.7dicembre  2023 –  Inizio Hanukkah 2023   Anno Ebraico 5784                        [nota 1]

.8 dicembre 1978 –  Fallisce il golpe di Junio Valerio Borghese

.8 dicembre 1965 –  Chiusura del Concilio Vaticano II

.9 dicembre 1987 –  Israele: inizio della prima Intifada

10 dicembre 1948 – Firma della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo  [nota 2]

10 dicembre          – Giornata internazionale dei diritti umani

11 dicembre 1997 –   L’Unione europea firma il protocollo di Kyoto

11 dicembre 2016 –  Morte del biblista e teologo  Paolo De Benedetti

11 dicembre 2018 –  Strage al mercatino di Natale di Salisburgo

12 dicembre 570 (?)– Nascita del profeta Muhammad
…………………………. La data è spostata da alcuni storici anche fino al 580

12 dicembre 1969 –  Milano: strage alla Banca dell’agricoltura di piazza Fontana

13 dicembre 1294 –   Celestino V rinuncia al papato

14 dicembre 1995 –   Bosnia: firma degli accordi di Dayton

14 dicembre  2019 –  Sardine a Roma. Piazza San Giovanni

15 dicembre 1969 –   Morte di Giuseppe Pinelli

15 dicembre 1972 –   Approvazione della legge 772 sull’obiezione di coscienza   [Nota  3]

15 dicembre 2018 –  Morte di Antonio Megalizzi                                                    [Nota 4]

15 dicembre  2023 – Chiusura  festa  Hanukkah 2023

17 dicembre 1969 –    Arresto di Pietro Valpreda

17 dicembre  2013-   Muore p. Mario Vit  , gesuita

17 dicembre 2014 –  USA e Cuba annunciano relazioni diplomatiche

18  dicembre 2022  – inizio  Hanukkah anno ebraico 5783   [nota 4]

19 dicembre 2001 –  In Argentina inizia il carcerolazo contro il governo

19 dicembre 2016 –  Berlino: strage al mercatino di Natale (probabile origine terroristica)

19 dicembre 2021 –  Cile_ elezione di Gabriel Boric, presidente del Cile

20 dicembre 2008 – Morte di Piergiorgio Welby

22 dicembre 1988  –  Brasile: uccisione di ‘Chico’ Mendes

22 dicembre 2017 –  Viene approvata la legge n. 219 “Norme in materia di consenso
……………………………….informato e di disposizioni anticipate di trattamento”.

23 dicembre 1899  –Nascita di Aldo Capitini

23 dicembre 2016 – ONU – approvata risoluzione sulla illegalità delle colonie nei Territori

23 dicembre 2017 – Il senato NON vota il cd ius soli con la collaborazione di Pd e .5stelle
……………………………..opportunisticamente silenti

24 dicembre 1979 – Le truppe sovietiche invadono l’Afghanistan

25 dicembre 1989 – Romania: viene giustiziato Nicolae Ceausescu

26 dicembre 1965 – Rapimento di Franca Viola

26 dicembre 1991 –  Si dissolve ufficialmente l’Unione Sovietica

26 dicembre 2021 – Morte di Desmond Tutu , primo arcivescovo nero del Sud Africa,
……………………….presidente della Commissione per la verità e la Riconciliazione,
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,  premio Nobel per la pace 1994.

27 dicembre 2007 – Uccisione di Benazir Bhutto

27 dicembre 2016 – Consiglio di Sicurezza dell’ONU approva la risoluzione 2334 relativa
…………………..… agli  insediamenti nei Territori.

28 dicembre 2018 _ Morte di Amos Oz

29 dicembre 1908 –Terremoto di Messina

29 dicembre 1890 –USA. Il 7o cavalleggeri stermina gli ultimi Lakota Sioux

29 dicembre 2020  – Assassinio di Agitu  Gudeta, imprenditrice de “la capra felice”

30 dicembre 2006 – Impiccagione di Saddam Hussein

31 dicembre 1991 –   Si dissolve ufficialmente l’URS

31 dicembre 2022 – Morte di papa Benedetto XIV,  Joseph Ratzinger

NOTE

Nota 1
Hanukkah o Chanukkà è la festività Ebraica dei lumi che si festeggia con l’accensione serale  della menorah

Nota 2
La Giornata mondiale dei diritti umani è una celebrazione sovranazionale che si tiene in tutto il mondo il 10 dicembre di tutti gli anni. La data è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948.

Nota  3
Legge 15 dicembre 1972, n. 772 “Norme per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza” (abrogata dall’art. 23 della Legge 8 luglio 1998, n. 230).
Art. 1 Gli obbligati alla leva che dichiarino di essere contrari in ogni circostanza all’uso personale delle armi per imprescindibili motivi di coscienza, possono essere ammessi a soddisfare l’obbligo del servizio militare nei modi previsti dalla presente legge.

Nota  4
Morte di  Antonio Megalizzi, il giornalista italiano rimasto gravemente ferito nell’attentato di Strasburgo di martedì sera 11 dicembre. Il giovane, 28 anni, era in coma e le sue condizioni erano state definite «irreversibili». Non era stato giudicato operabile a causa della posizione in cui si era bloccato il proiettile che lo ha colpito.

1 Dicembre 2023Permalink

11 ottobre 2023. Due articoli che non diffonderò. Il pregiudizio si trova ovunque

9 Ottobre 2023     Sulle “colpe” di Israele

Perché tra l’editoriale di Haaretz, che attribuisce a Netanyahu una grande responsabilità, e la dichiarazione degli studenti di Harvard, che accusano il regime israeliano, c’è un’enorme differenza.
di Anna Momigliano

Ci sono i fatti, in questo caso fatti atroci, che cambieranno la storia, in peggio, nei decenni a venire, e poi ci sono le reazioni ai fatti, che a volte fanno schifo pure quelle ma di cui ci dimenticheremo nel giro di una settimana. Proprio perché delle seconde presto non ci ricorderemo più, vale la pena di cristallizzarle per un secondo. Mentre dei terroristi attaccavano cittadine, kibbutz, persino un festival, nel Sud di Israele, ammazzando civili, uomini, donne e bambini, stanandoli casa per casa, mentre i terroristi – chiamateli anche “gruppo radicale” come ha fatto il Post, non sono quelle due parole che fanno la differenza – postavano festanti immagini di cadaveri dissacrati, in un raccapricciante cross-over tra Bucha e il Bataclan, capitava che un giornale israeliano pubblicasse un editoriale che accusava il primo ministro: «Il disastro che si è abbattuto su Israele porta la responsabilità chiara di una persona: Benjamin Netanyahu». Quell’editoriale, nella sua versione in inglese, è girato moltissimo sui social occidentali.

Sui social occidentali però è girata moltissimo anche un’altra accusa, lo screenshot di una dichiarazione, firmata da svariate dozzine di associazioni studentesche di Harvard, che decretavano: «Riteniamo il regime israeliano interamente responsabile dei fatti violenti». Il ragionamento era questo: l’attacco terroristico non si è svolto in un vuoto storico, sono decenni che gli israeliani hanno fatto di Gaza una prigione a cielo aperto, sono 75 anni che gli israeliani ammazzano i palestinesi, la priorità adesso è evitare la “rappresaglia coloniale”. Il fatto che le due accuse, quella di Haaretz e quella degli studenti di Harvard, girassero nella stessa bolla, mi spinge a pensare che la gente non ha capito un cazzo.

A questo punto si potrebbe fare un bel discorsetto sul moral high ground, sul fatto che i giornalisti di Haaretz (glasnost: persone che conosco, giornale con cui collaboro) scrivevano sotto i razzi, mentre perdevano amici e parenti, mentre aspettavano notizie di un redattore asserragliato coi figli piccoli in un kibbutz, e invece le Karen di Harvard sputavano sentenze dal New England. Si potrebbe buttarla sul moral high ground, che su internet tira parecchio, ma la verità è che sono due accuse completamente diverse, perché dicono cose completamente diverse.

Cosa intende Haaretz quando dà la colpa a Netanyahu?

Che è un incompetente e un pazzoide nazionalista, dove le due cose vanno a braccetto. Da quando è al potere, Netanyahu ha concentrato tutti gli sforzi a consolidare la presenza dei coloni e dell’esercito in Cisgiordania, ma ha di fatto indebolito l’apparato securitario in tutto il resto del Paese. Quando i terroristi sono entrati nei kibbutz e nelle cittadine vicine a Gaza non c’era neanche mezzo soldato, e sì che quelle parti un tempo erano considerate pericolose. Accecato dalla sete espansionistica, ma anche dall’illusione che i terroristi palestinesi non fossero veramente pericolosi (sorpresa: lo sono), Netanyahu ha trasformato l’esercito israeliano in una forza di protezione per il coloni, e abbiamo visto i risultati, per tutti.

Le Karen di Harvard invece dicono altro. Dicono: l’occupazione è disumana, è da mo’ che i palestinesi vengono ammazzati a Gaza, che cosa vi aspettavate? Dicono: la priorità non è evitare che di ripeta il cross-over tra Bucha e il Bataclan, ma evitare che Israele si vendichi. Spero non ci sia bisogno di spiegare perché è moralmente ripugnante, ma forse si può ricordare perché è, fattualmente, suicida, che, se facciamo nostra la prospettiva del “che cosa vi aspettavate?”, si va verso una escalation senza fine. Ora, l’indignazione per la conclusione (ve la traduco: Israele se l’è andata a cercare) non deve evitare di riconoscere che alcuni dei punti da cui partono sono validi. L’occupazione è moralmente sbagliata, è una violazione dei diritti umani e civili dei Palestinesi, e deve finire. Certo, l’occupazione è una delle cause per cui il conflitto continua ad andare avanti, e non si vedono vie d’uscita senza che essa finisca. Ma pensare che sia quella l’origine di tutto, e che basti eliminare quella per porre fine alle violenze significa non avere capito nulla, foss’anche che la guerra tra arabi e israeliani è cominciata da ben prima del 1967. Alle Karen di Harvard non penserà più nessuno tra qualche giorno. Forse non penseranno più neppure loro a quella dichiarazione, visto che a ottobre ci sono gli esami di metà semestre. Per gli altri, quelli per cui la guerra è un incubo, non un’occasione di virtue signalling, il peggio deve ancora venire.

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10 Ott. 2023  Moni Ovadia: “Israele ha coltivato l’odio, ora a pagare sono gli innocenti” di Lara Tomasetta 

alle 13:42 – Aggiornato il 11 Ott. 2023 alle 16:48

Israele dichiara lo stato di guerra. Una colonna di tank si dirige verso Gaza. Diluvio di bombe sulla striscia. Scontri con Hamas al confine. Il nuovo bilancio dei morti israeliani e palestinesi è in continuo aumento. Moni Ovadia, intellettuale, attore, scrittore e musicista di origini ebraiche parla di “pentola a pressione che doveva esplodere”. E punta il dito anche contro la comunità internazionale, colpevole di non essere intervenuta per cercare una soluzione di pace concreta, lasciando Isreale “libera di colonizzare i territori palestinesi”.

L’ambasciatore d’Israele a Roma, Alon Bar, ha dichiarato a TPI: “noi, finora, avevamo imparato a vivere con questa costante minaccia del terrorismo palestinese, in qualche modo adeguandoci. Pensavamo potesse durare. Ma avevamo torto. Oggi abbiamo imparato che questo non è più possibile”. Come commenta questa affermazione?

«Più che convivere con la minaccia del terrorismo palestinese, gli israeliani hanno sigillato Gaza in una scatola di sardine. Cioè sottoponendo gli abitanti di Gaza a una vita infernale. L’Onu ha dichiarato Gaza territorio inabitabile 2 anni fa, mi sembra improprio il discorso. Convivere col terrorismo palestinese sì, in qualche modo l’affermazione è vera ma dimentica la cosa fondamentale, che la vita del palestinese a Gaza non è una vita da esseri umani. In quelle condizioni l’odio e l’esasperazione montano, ora dopo ora, minuto dopo minuto, e il risultato è stato questo».

Cos’è Gaza oggi? Una prigione? Un campo di concentramento?

«Peggio. È una scatola di sardine esagitata. Tutto è sotto il controllo di Israele, i confini terrestri, quelli marittimi e lo spazio aereo. Decidono loro, l’energia, l’elettricità e l’acqua. Ed è una delle zone più popolate del mondo. Poi ci sono state diverse operazioni israeliane che hanno reso la vita ancora più infernale. Gli israeliani hanno deciso: teniamoci il pericolo del terrorismo. Hanno fatto tutto fuorché cercare una soluzione. A Gaza non si può entrare, non si può uscire».

Stiamo vedendo le immagini di un film di cui ci è stato mostrato solo il finale. Ma cosa è successo prima?

«Sono 75 anni che Gaza è sigillata, prima c’erano anche i coloni israeliani ma non solo. Il popolo palestinese è diviso tra Gaza e Cisgiordania. In Cirsgiordania gli israeliani si sono appropriati di terre, hanno tenuto in prigione anche quella parte di palestinesi. La situazione è veramente spaventosa e allora questa violenza che è scoppiata doveva venir fuori prima o poi. Non è un modo di vivere quello».

Tutto questo ovviamente non giustifica l’orrore di questo giorni.

«È ovvio. Come sempre pagano gli innocenti. Anche questi israeliani che sono stati uccisi in modo atroce. Quelli che sono stati presi come ostaggi, non posso immaginare l’angoscia loro e quella dei loro parenti. Ma tutto questo perché nessuno si è curato dei palestinesi, schiavi e non padroni del loro destino».

Il ruolo di Hamas qual è?

«È la forza che governa quel territorio. Una forza che ha la parte armata. Ma le condizioni di vita a Gaza sono un inferno, è normale che la gente covi odio e disperazione, quando si viene rinchiusi e blindati. Nessuno riuscirebbe a vivere in una condizione del genere senza cercare di ribellarsi. Naturalmente ognuno si ribella con i mezzi che ha. I palestinesi in pratica hanno il terrorismo perché non hanno un esercito. Non hanno le armi, né l’esercito strutturato che ha Israele. Quindi esprimono la loro ribellione con gli strumenti che hanno. E anche se questo ha prodotto un orrore spaventoso che ci ferisce e ci lascia sgomenti, si è lasciata marcire questa situazione senza intervenire».

Lei ha parlato anche di una comunità internazionale “complice”.

«Certo, la comunità internazionale non ha fatto niente per imporre una soluzione politica basata sulla legalità nazionale. I governi israeliani hanno occupato, colonizzato e sottoposto a un regime vessatorio di prigionia 2 milioni di palestinesi a Gaza e altri 3 milioni in Cisgiordania. Forse di più. Non è un modo per evitare che poi scoppi la pentola a pressione. Si coltiva l’odio. Quattro bambini su cinque a Gaza sono depressi. Alcuni meditano il suicidio. Sono come dei topi che non posso uscire. Tutti hanno detto che Israele ha diritto di difendersi, i diritti dei palestinesi? Ci fosse stato qualcuno che avesse detto questo concetto. Ci vuole anche il rispetto dei palestinesi. Invece no. Loro devono star lì e morire in quella situazione. Adesso ci saranno migliaia di morti, però questa esplosione di ribellione selvaggia e violenza è motivata dalle condizioni di vita. Ci sono bambini che non hanno mai vissuto se non in prigionia. Ragazzini che poi hanno reazioni pensando a quando potranno farlo anche loro. Questa situazione è un disastro. E la comunità internazionale avrebbe dovuto imporre a Israele di risolvere questa situazione sulla base di negoziati veri, non di chiacchiere senza costrutto».

Amiram Levin, ex generale israeliano, a inizio 2023 ha rilasciato un’intervista alla radio Kan in Israele in cui ha fatto riferimento al “totale apartheid” nella Cisgiordania occupata: “Da 56 anni non vi è democrazia. Vige un totale apartheid. L’IDF (esercito israeliano), che è costretto a gestire il potere in quei luoghi, è in disfacimento dall’interno. Osserva dal di fuori, sta a guardare i coloni teppisti e sta iniziando a diventare complice dei crimini di guerra”.
È così?

«Prima di sentire Lei, ascoltavo l’opinione di uno studioso dell’ISPI che diceva non è una democrazia, è una democrazia etnica. Israele è una democrazia per gli ebrei, non per i palestinesi. I palestinesi non vivono in democrazia ma in apartheid. In discriminazione».

Il leader più longevo di Israele, che si vantava di non aver mai cominciato una guerra, ora deve condurre un conflitto che si annuncia lungo e difficile. Sapendo che questo sarà probabilmente il suo passo di addio. Cosa pensa di Netanyahu?

«Netanyahu è il peggio del peggio per me. È un uomo che sta cercando di sfuggire alla galera e si appoggia al peggio della società israeliana e della classe dirigente. A dei fanatici che sostengono il partito dei coloni e che sono totalmente incompetenti. E questa è anche la ragione per la quale il tanto celebrato servizio segreto israeliano non ha potuto fronteggiare i missili che arrivavano. Evidentemente si occupavano di altro. Di dare spazio ai coloni per derubare i palestinesi delle loro terre».

L’attacco contro Israele si crede fosse preparato da mesi e si nutrono sospetti sul ruolo dell’Iran. Lei come giudica?

«Ognuno fa la sua politica in quei territori. La cosiddetta realpolitik impone di cercarsi i propri amici, quelli che possono servire. L’Iran vuole avere un ruolo e questo evidentemente provoca delle politiche di potere.È possibile che l’Iran abbia fornito dei missili, non escludo che quel Paese fondato su un fondamentalismo fanatico abbia svolto una funzione, ma questo avviene in un contesto che favorisce il peggio del peggio. Che cos’hanno da perdere i palestinesi di Gaza e quelli della Cisgiordania? L’Iran si appoggia ad Hamas, ad Hezobollah. Questo le garantisce di poter giocare un ruolo».

Cosa pensa dell’atteggiamento del governo italiano?

«Non è solo il governo italiano. I governi europei si limitano a fare dichiarazioni di circostanza. “Siamo vicini a Israele”. Che razza di posizione è questa? È per dire noi siamo quelli bravi che stanno con quelli bravi. Invece di partecipare a un movimento di paesi che avrebbero dovuto sollecitare una risoluzione di pace. Quante volte si è sentito dire “due popoli, due stati”. Sono chiacchiere, vaniloqui perché la possibilità di renderlo realtà è stata compromessa dall’attività di colonizzazione israeliana. Non correre rischi. Altrimenti gli israeliani mi dicono che sono antisemita. Perché questa è la storia. Questo non è far politica, mettere la testa sotto la sabbia. In particolare gli europei che non sanno muovere un passo se non arriva la Nato a dirgli cosa fare».

https://www.tpi.it/esteri/moni-ovadia-israele-ha-coltivato-lodio-ora-a-pagare-sono-gli-innocenti-202310101045968/?fbclid=IwAR0t-aqiWw-3eXx8q4urhyz7lYyVgCrZdhnoM8uKJFaEzT583iWEphz3BIo

11 Ottobre 2023Permalink

7 ottobre 1943 / 7 ottobre 2023 _ Un ricordo nella pagina de l’Unione informa

Da Pagine Ebraiche 24  ‘Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

L’Unione informa 6 ottobre 2023 – 21 Tishrì 5784

L’ANNIVERSARIO

7 ottobre 1943, la Rsi si scatena contro l’Arma

L’ordine di disarmo fu firmato dal criminale fascista Rodolfo Graziani, ministro delle Difesa e delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana. Poche ore dopo, il 7 ottobre del ’43, paracadutisti tedeschi e SS entrarono in azione nelle caserme romane, cercando di arrestare il maggior numero possibile di carabinieri. Il timore dei nazisti era che, fedeli al loro codice di onore, molti di loro avrebbero costituito un inciampo rispetto ad alcuni progetti di prossima attuazione in città, tra cui il rastrellamento degli ebrei poi avviato casa per casa all’alba del 16 ottobre. Nei giorni successivi al fermo, oltre duemila carabinieri saranno deportati nei campi di concentramento e 600 di loro, entrati a far parte dei cosiddetti IMI (gli Internati Militari Italiani), perderanno la vita tra gli stenti. Ad Affile (RM), invece, nella “sua” valle dell’Aniene, un mausoleo celebra dal 2012 la figura del “maresciallo d’Italia”.

“L’arresto dei carabinieri romani fu la più grossa operazione contro una forza armata, che era anche una forza di polizia: aveva pertanto l’obbligo per legge di svolgere la propria attività anche in un regime di occupazione”, sottolinea a Pagine Ebraiche lo storico Antonio Parisella, presidente del Museo Storico della Liberazione di via Tasso e promotore della ricerca che ha portato nel 2008 alla pubblicazione del libro 7 ottobre 1943. La deportazione dei Carabinieri romani nei Lager nazisti a cura di Anna Maria Casavola. Lo studio “ha fatto sì che, almeno l’Arma dei Carabinieri, facesse sua la necessità di ricordare quel che era accaduto”.

Un approfondimento poi allargatosi alla ricostruzione degli arresti e delle deportazioni avvenute nel ’44, in particolare tra quanti scelsero di prendere parte attiva alla Resistenza. Fa notare al riguardo Parisella: “I carabinieri coinvolti nelle operazioni di Resistenza al nazifascismo furono un numero considerevole, andando a costituire forze di polizia partigiane di fondamentale importanza, anche nel proteggere i contadini da ricatti e tentativi di estorsione”. Storie che meritano di essere conosciute, ma di cui non c’è forse sufficiente consapevolezza. “Nei circuiti ‘Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.scolastici l’argomento inizia ad essere presente. Non è purtroppo così, a parte l’Arma con le sue iniziative, in quelli istituzionali. Non credo che questi fatti si sappiano, c’è una rilevante ignoranza dei dati”, il pensiero dello storico.

Il mausoleo di Affile per il carnefice Graziani, stigmatizzato più volte anche dall’Ucei, che in passato ne ha chiesto la demolizione, resta intanto in piedi. “Per noi della Valle Aniene”, disse l’assessore regionale del Lazio e oggi ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, partecipando alla sua inaugurazione, “l’affetto per il generale Rodolfo Graziani è stato sempre un punto di riferimento”. Diverso il parere Parisella: “Oggi, per fortuna, è un rudere che nessuno si fila più”

L’ordine di disarmo fu firmato dal criminale fascista Rodolfo Graziani, ministro delle Difesa e delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana. Poche ore dopo, il 7 ottobre del ’43, paracadutisti tedeschi e SS entrarono in azione nelle caserme romane, cercando di arrestare il maggior numero possibile di carabinieri. Il timore dei nazisti era che, fedeli al loro codice di onore, molti di loro avrebbero costituito un inciampo rispetto ad alcuni progetti di prossima attuazione in città, tra cui il rastrellamento degli ebrei poi avviato casa per casa all’alba del 16 ottobre. Nei giorni successivi al fermo, oltre duemila carabinieri saranno deportati nei campi di concentramento e 600 di loro, entrati a far parte dei cosiddetti IMI (gli Internati Militari Italiani), perderanno la vita tra gli stenti. Ad Affile (RM), invece, nella “sua” valle dell’Aniene, un mausoleo celebra dal 2012 la figura del “maresciallo d’Italia”.

“L’arresto dei carabinieri romani fu la più grossa operazione contro una forza armata, che era anche una forza di polizia: aveva pertanto l’obbligo per legge di svolgere la propria attività anche in un regime di occupazione”, sottolinea a Pagine Ebraiche lo storico Antonio Parisella, presidente del Museo Storico della Liberazione di via Tasso e promotore della ricerca che ha portato nel 2008 alla pubblicazione del libro 7 ottobre 1943. La deportazione dei Carabinieri romani nei Lager nazisti a cura di Anna Maria Casavola. Lo studio “ha fatto sì che, almeno l’Arma dei Carabinieri, facesse sua la necessità di ricordare quel che era accaduto”.

Un approfondimento poi allargatosi alla ricostruzione degli arresti e delle deportazioni avvenute nel ’44, in particolare tra quanti scelsero di prendere parte attiva alla Resistenza. Fa notare al riguardo Parisella: “I carabinieri coinvolti nelle operazioni di Resistenza al nazifascismo furono un numero considerevole, andando a costituire forze di polizia partigiane di fondamentale importanza, anche nel proteggere i contadini da ricatti e tentativi di estorsione”. Storie che meritano di essere conosciute, ma di cui non c’è forse sufficiente consapevolezza. “Nei circuiti scolastici l’argomento inizia ad essere presente. Non è purtroppo così, a parte l’Arma con le sue iniziative, in quelli istituzionali. Non credo che questi fatti si sappiano, c’è una rilevante ignoranza dei dati”, il pensiero dello storico.

Il mausoleo di Affile per il carnefice Graziani, stigmatizzato più volte anche dall’Ucei, che in passato ne ha chiesto la demolizione, resta intanto in piedi. “Per noi della Valle Aniene”, disse l’assessore regionale del Lazio e oggi ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, partecipando alla sua inaugurazione, “l’affetto per il generale Rodolfo Graziani è stato sempre un punto di riferimento”. Diverso il parere Parisella: “Oggi, per fortuna, è un rudere che nessuno si fila più”

7 Ottobre 2023Permalink