Una amica mi aveva detto che desiderava incontrassi una persona, a suo parere molto interessante, per scrivere qualcosa su di lei.
Una richiesta insolita: né giornalista , né scrittrice, non sapevo cosa avrei potuto scrivere, ma comunque l’ incontro mi incuriosiva .
Con le poche notizie che mi aveva trasmesso avevo costruito l’immagine di donna che, dopo una vita di lavoro nell’ambito della cura alla persona e in un centro estetico, si fosse finalmente messa a dipingere come aveva sempre desiderato.
Dopo vari spostamenti di date (Coronavirus!) ci siamo incontrate a casa mia. Non è stata una intervista: non ne ho mai fatte, è stata una piacevolissima conversazione tra amiche.
Ho scoperto una donna eccezionale che nella sua vita ha fatto anche l’estetista, con quella autentica professionalità che le ha consentito, anche in quel lavoro, di tirar fuori il suo senso del bello e dell’armonia e poi è riuscita a realizzare completamente in un fuoco di artificio di attività.
Ma non si deve pensare ad una artista persa in un mondo di sogni. Infatti già quando lavorava decise di prendersi quel diploma , che le era sfuggito da ragazza . Iscritta alla scuola serale di un Istituto professionale ha preso a 66 anni con grandi sacrifici un diploma in Servizi Socio Sanitari. Mi diceva che mentre alcuni insegnanti la sostenevano in questo impegno, certamente gravoso (soprattutto per certe materie lontane dal suo carattere come il Diritto) altri la invitavano a lasciar perdere, pensando forse che ad una certa età quel tipo di studio fosse inutile. Anche loro probabilmente subivano lo stereotipo della donna che suggerisce una tranquilla casalinga, soprattutto se avanti con gli anni. Come insegnante in pensione mi vergogno molto per questi miei colleghi che evidentemente non capiscono l’importanza della cultura, dell’apprendimento permanente per mantenere la testa in funzione, la voglia di vivere e di realizzare i propri sogni.
Ma la Nostra non ha certo il carattere di lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà e ha continuato imperterrita nella sua strada. Più volte nel corso della conversazione ha ribadito l’importanza della resilienza, termine venuto di moda al tempo del Coronavirus , ma fondamentale sempre nella vita per poterla affrontare senza soccombere.
Anzi Lei è riuscita a realizzare per tre anni nella sua scuola un progetto educativo, secondo me fantastico, di integrazione.
Poiché soprattutto nelle scuole serali, le provenienze appartengono a tante parti del mondo con bagagli di esperienze e culture completamente diverse, ha pensato di sollecitare gli allievi delle varie classi a presentare, letture, poesie e quant’altro per rappresentare uno spaccato della realtà da cui provenivano. Dopo varie incertezze iniziali è riuscito uno spettacolo molto coinvolgente, chiaramente alla presenza di tutti gli insegnanti.
Ricorda ancora alcuni versi di una poesia africana:
Bimbo mio non ho nulla da darti , solo il mio amore…..
Chissà se l’esperienza è stata ripetuta dopo che Alida si è diplomata?!
Ma certamente il diploma ad Alida non bastava così ha pensato di iscriversi a corsi dell’Università. Non a tutto il corso di laurea in quanto la cifra è considerevole, ma a singoli corsi.
Non sarebbe una bella pensata istituire corsi a costo ridotto dopo i 65 anni?
Chiaramente una cosa è frequentare libere organizzazioni che veicolano con successo attività culturali … altro frequentare regolari corsi universitari che aprono a una laurea finale.
Questa per lei è l’esperienza più bella: ha già superato ben sei esami alcuni anche con 30 e lode. Per esempio in quello di Sociologia del turismo come elaborato ha presentato una intervista al regista Fabio Pappalettere.
Fin qui potrebbe essere una bella storia di una persona che finalmente riesce a realizzare il suo amore per lo studio e si impegna con costanza e dedizione. Ma…..
Ma…. il più bello deve arrivare.
Già da ragazza aveva frequentato per tre anni la Scuola d’Arte e poi seguito vari corsi . Così ha cominciato a dipingere sciarpe e foulard di seta. Facile immaginare che li venderà nel negozio di qualche sua amica o in casa col passaparola… NO!
Tramite l’ Unione Artigiani ha avuto contatti con Ufashon, una importante agenzia, che si occupa di moda. Le sue sciarpe e i suoi foulard sono piaciuti tanto da inserirli a Parigi in una serie di foto della rivista dell’organizzazione.
E’ un mondo dove stilisti, fotografi e quant’altri del giro dell’alta moda possono garantirsi uno spazio nei punti di esposizioni e vendite presenti in gallerie e musei prestigiosi.
E fin lì arrivano sciarpe e foulard della nostra coraggiosa Alida.
E non basta ancora una Agenzia di viaggi francese sceglie le sue produzioni artistiche come omaggio ai clienti importanti che hanno come meta l’Italia.
Le sciarpe sono in effetti bellissime con soggetto spesso floreale e nuances di colori solari e caldi.
Si possono ammirare anche Udine. Purtroppo la vetrina che le propone è solo all’interno di un Hotel.
Ma la Nostra non dipinge solo foulard ……infatti poi mi fa vedere sul telefonino una breve galleria di alcune sue produzioni pittoriche realizzate su vari materiali e con varie tecniche.
Mi colpiscono molte Natività, accolte anche nella rassegna tematica in Vaticano “100 Presepi nel mondo”, e in occasioni natalizie a Villa Manin, Moggio …
Ricordo una icona in oro e smalto e un altro volto di donna/madonna in un fantasmagorico gioco di colori quasi come un mosaico a grandi tessere.
Molto importante è stata la sua conoscenza con l’artista Ottaviani … Un incontro casuale le consente l’inizio di importante sodalizio culturale, che ancora una volta le apre porte importanti: le Carrousel du Louvre a Parigi, collettive a Venezia e in Brasile. Poi a Spoleto, nella Mostra permanente del Maestro Ottaviani, c’è un quadro della Nostra.
Ha esposto in mostre collettive e personali ricevuto vari riconoscimenti e critiche favorevoli , certo citarli tutti è impossibile…sono veramente tante e tanti…
Le foto dei suoi quadri compaiono su Exibart, una testata giornalistica considerata marchio storico dell’arte contemporanea.
Ma la sua creatività non si è fermata alla pittura, una altra grande passione è il teatro, avrebbe sognato di fare anche la scenografa….
Così anni fa ha scritto a quattro mani una commedia ambientata in un Istituto di bellezza e ha riunito un cast di attori e improvvisandosi regista e attrice e scenografa ha portato questo lavoro teatrale in tutto il Friuli.
Attualmente insieme al pubblicista e critico d’arte Vito Sutto ha iniziato ad introdurre nelle mostre di quadri anche drammatizzazioni di poesie e brani letterari, coniugando così arte, letteratura, teatro… in un tutto unico con la sua creatività e sensibilità.
Certo una persona del genere tutta presa da queste mille attività , non può avere tempo per altro. Sbagliato!!! Ha marito e due figli, che attualmente vivono a Parigi. Tutta la famiglia l’ha sempre sorretta e incoraggiata e non potrebbe essere diversamente. Anche il marito di recente ha esposto una serie di lavori a china fatti nel corso degli anni e anche i figli si danno da fare tanto che Alida spera presto di fare una collettiva con i suoi familiari.
Quando ci salutiamo mi svela un’altra delle sue passioni la Psicologia, ma di questo si parlerà un’altra volta.
Ma chi è questa donna fantastica ??? ALIDA LIBERALE.
Penso che di lei sentiremo ancora parlare in occasioni culturali o iniziative sociali.
Giuliana