9 aprile 2018 – Io e don Chisciotte

Ho inviato il messaggio che segue ai componenti delle delegazioni PD e 5 STELLE che si recano dal Presidente della Repubblica per formare un governo.
Non è fiducia (vedremo se e come qualcuno mi risponderà e soprattutto ne capirà il significato) ma tento ancora.
Da parte mia voglio che – nell’eliminazione dall’esistenza legale di neonati (pagina orrenda aperta nel 2009- ministro Maroni quarto governo Berlusconi ) – questo si sappia per quanto io riesca a farlo sapere.
Poi, quando sarà formato il governo, e se nulla sarà fatto nulla si farà, l’impegno che avevo preso con me stessa potrà concludersi e potrò stare a guardare.
Dopo nove anni di tentativi si può.

Prima di pubblicarlo in facebook (strada non privilegiata ma aperta) l’ho inviato al sito Ildialogo [at] org. Se anche lì non fosse apparso avrei rinunciato a pubblicizzarlo. Invece c’è.
Ringrazio Ildialogo, una delle poche presenze sul web che mi ha dato voce e ringrazio anche l’amico Marco Tommasino che lo ha subito fatto girare su fb e l’amico Lino Di Gianni che mi ha qui sostenuto.
Non posso elencare qui coloro che l’hanno fatto senza essere partecipi di questo sito: si tratta però per lo più di singole persone non di partiti o giornalisti che possano fare opinione.
In 24 ore ha ricevuto 65 ‘mi piace’  

Giotto- la stage degli innocenti


e qualche condivisione.

Poco, pochissimo ma fanno
la differenza dal nulla con cui le
organizzazioni politiche hanno
risposto al diritto  negato
all’esistenza legale di alcuni
neonati.

Questa debolezza ottusa se non
è
razzismo ne fa parte, almeno a
livello di prodromi, tanto più
invasivi  quanto più tenuti
sotto traccia  

Dedico a chi dovrebbe rappresentarmi (ma non ci riesce) l‘affresco di Giotto.

Egregio/a onorevole – Egregio senatore
Le scrivo come ai suoi colleghi membri delle delegazioni che si sono presentate e si presenteranno dal Presidente della Repubblica per dar seguito al compito (che spero di non dover chiamare tentativo) di dare un governo al Paese.
Sono una cittadina italiana, non supportata da alcun movimento che quantitativamente conti, che vi affida un impegno per chi vi scrive ineludibile, quello di inserire nel quadro dei vostri progetti la cancellazione di una norma che dal 2009 crea danni estremi per chi ne sarà colpito (e li ha già creati a chi ne sia già stato colpito) e umilia tutti noi costringendoci ad essere cittadini di uno stato cui non ripugna punire innocenti per le non colpe dei loro genitori.
Mi spiego.
Il Testo Unico sulle migrazioni (D.lgs 25 luglio 1998, n. 286 “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”) dice all’art. 6 comma 2 « Fatta eccezione per i provvedimenti riguardanti attività sportive e ricreative a carattere temporaneo, per quelli inerenti all’accesso alle prestazioni sanitarie di cui all’articolo 35 e per quelli attinenti alle prestazioni scolastiche obbligatorie, i documenti inerenti al soggiorno di cui all’articolo 5, comma 8, devono essere esibiti agli uffici della pubblica amministrazione ai fini del rilascio di licenze, autorizzazioni, iscrizioni ed altri provvedimenti di interesse dello straniero comunque denominati».
Le parole in grassetto furono inserite dalla Legge 15 luglio 2009, n. 94 mentre in precedenza, a seguire le parole “a carattere temporaneo”, si leggeva «Fatta eccezione per i provvedimenti riguardanti attività sportive e ricreative a carattere temporaneo e per quelli inerenti agli atti di stato civile o all’accesso a pubblici servizi, i documenti inerenti al soggiorno di cui all’articolo 5, comma 8, devono essere esibiti agli uffici della pubblica amministrazione ai fini del rilascio di licenze, autorizzazioni, iscrizioni ed altri provvedimenti di interesse dello straniero comunque denominati».
Originariamente quindi l’articolo, inserito con la cd legge Turco Napolitano, e rispettato anche dalla cd legge Bossi Fini, prevedeva che all’atto della richiesta di registrazione della dichiarazione di nascita – finalizzata evidentemente ad assicurare al nuovo nato in Italia il certificato di nascita che rappresenta un suo diritto personale senza eccezioni – non potesse essere richiesto al genitore alcun titolo di soggiorno.
Chiedere il titolo che un migrante irregolare non possiede, proprio in quanto irregolare, significa fare del figlio appena nato in Italia la spia di una situazione che comporta penalizzazioni sia penali (l’espulsione) che amministrative (multe nella situazione insostenibili).
La norma del 2009 fu approvata con voto di fiducia, fortemente voluto dall’allora Ministro dell’interno on. Maroni nel quadro cultural-politico del quarto governo Berlusconi e resse nel corso dei governi successivi (Monti, Letta, Renzi, Gentiloni).
Il 13 ottobre 2015 la Camera approvò le “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, e altre disposizioni in materia di cittadinanza” (cd ius soli) comprensive del testo che al comma 3 dell’art. 2 diceva «Fatta eccezione per i provvedimenti riguardanti attività sportive e ricreative a carattere temporaneo e per quelli inerenti agli atti di stato civile o all’accesso a pubblici servizi, i documenti inerenti al soggiorno di cui all’articolo 5, comma 8, devono essere esibiti agli uffici della pubblica amministrazione ai fini del rilascio di licenze, autorizzazioni, iscrizioni ed altri provvedimenti di interesse dello straniero comunque denominati».
I figli dei sans papier venivano così ‘riabilitati’ al diritto di esistere legalmente.
La norma però, trasmessa al Senato, lì si giacque fino al mese di novembre dello scorso anno, quando finì fra quelle per cui non c’era tempo e, svuotando di significato l’impegno forte di cittadini che speravano nel cd ius soli, deludeva anche ragazzini che la chiedevano come ‘occupanti’ discriminati dei banchi della nostra scuola.
Paradosso conclusivo: il Parlamento italiano, incapace nella XVII legislatura di approvare lo ius soli, nella XVIII legislatura si trova ancora in presenza del principio discriminante che ho descritto.
Devo dire che così sarà quale che sia il governo che nascerà dopo le elezioni di marzo?
Cordialmente
Augusta De Piero

9 Aprile 2018Permalink