9 giugno 2013 – Miscellanea: dalla legge suina ai bimbi fantasma

Libertà e giustizia

Ricevo dalla coordinatrice del circolo locale libertà e Giustizia un volantino da cui traggo una citazione per me importantissima sia per chi ne è l’autore sia per i contenuti..
“Possiamo confidare d’avere una legge elettorale conforme alla democrazia, per quando si sarà chiamati a votare?
Un Parlamento di nominati non dispiace affatto a chi li può nominare, distribuendo favori e, al contempo, assicurandosi fedeltà incrollabili. Gli accoliti possono essere più utili di rappresentanti della Nazione. E anch’essi possono riporre nel sistema delle nomine dall’alto la speranza di “rielezione”, in cambio della fedeltà ai capi”. Gustavo Zagrebelsky

Avevo sperato che il governo Letta si adoperasse per portarci subito fuori dai meandri della legge suina. Non è così. Come voteremo la prossima volta e quando sarà?
Mentre scrivo sento le notizie relative alla non affluenza ai seggi elettorali.
Ma cosa si aspettavano? Non capiscono che siamo stanchi di uomini dalla fedeltà che quando non è complice (non credo all’equazione politico-delinquente, che però è diffusa) è incompetente e inconcludente?

Monitorare una Convenzione ONU

In Italia la convenzione Onu sui diritti dei minori è legge (n.176/1991) e la sua attuazione viene monitorata dal Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC) che presenterà domani al Parlamento il suo sesto  rapporto annuale.
E’ un testo molto chiaro e documentato che, attraverso le raccomandazioni poste alla fine di ogni paragrafo, fornisce alle istituzioni competenti indicazioni concrete e soprattutto attuabili per promuovere un cambiamento.
Chi volesse leggere l’intero documento (più di 160 pagine) può accedervi da vari siti,
Al momento quello dell’Asgi di cui di solito mi servo non funziona, ma potete farlo da qui.

Domani, lunedì, il Rapporto Annuale dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza verrà presentato al Parlamento.
Nella speranza che qualche parlamentare ascolti e ne tragga efficaci indicazioni per il suo lavoro ho scritto la lettera che ricopio e che ho inviato a parlamentari eletti in Friuli Venezia Giulia (cui ho aggiunto l’on. Khalid  Chaouki che mi hanno detto essere persona attenta a questo tipo di problemi).

Ai signori senatori Francesco Russo, Isabella De Monte, Carlo Pegorer, Lodovico Sonego,
Ai signori deputati Gianna Malisani, Giorgio Zanin; Ettore Rosato, Giorgio Brandolin,  Tamara Blazina,  Serena Pellegrino

Vi scrivo come cittadina italiana preoccupata dal fatto che in Italia nascano bambini cui è negata la registrazione anagrafica preoccupazione confermata dal documento che vi sarà presentato lunedì 10 giugno, secondo quanto ho ricavato dal sito del Parlamento e di cui trascrivo il riferimento.

Vicepresidente Di Maio lunedì a Presentazione Rapporto Autorità Garante Infanzia e Adolescenza
Il Vicepresidente della Camera dei deputati, Luigi Di Maio, lunedì 10 giugno, alle ore 11.00, parteciperà alla Presentazione del Rapporto Annuale dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Vincenzo Spadafora, presso Palazzo Giustiniani – nella Sala Zuccari del Senato (Via della Dogana Vecchia, 29).


Sono pienamente a conoscenza dell’ampiezza del documento citato nel comunicato e vi prego pertanto di fare efficace attenzione a quanto raccomandato e ampiamente descritto al punto 1 del cap. III e che, per quanto di competenza del Parlamento, trascrivo.

Capitolo III  1. Diritto registrazione e cittadinanza
Alla luce di tali considerazioni il Gruppo CRC raccomanda:

1. Al Parlamento di attuare una riforma legislativa che garantisca il diritto alla registrazione per tutti i minori, indipendentemente dalla situazione amministrativa dei genitori;
2. Al Parlamento di attuare una riforma della Legge 91/1992 che garantisca percorsi agevolati di acquisizione della cittadinanza italiana per i minori stranieri nati in Italia e per i minori arrivati nel nostro Paese in tenera età;

Ringrazio per l’attenzione  Augusta De Piero – Udine

Nella lettera ho fatto riferimento solo al problema della registrazione anagrafica dei figli degli immigrati senza permesso di soggiorno di cui ho parlato tante volte (si attivi il tag anagrafe e in particolare il mio pezzo del 20 giugno 2012 ) sorpresa dal fatto che il Gruppo CRC raccomandi al punto 1 quello che io chiedo dal 2009. (Per saperne di più si vedano i punti 28 e 29 del capitolo citato sopra)

Cristian cittadino italiano   
Ne ho scritto il 5 giugno, riportando un articolo del Corriere della Sera dove c’erano anche dei link relativi alla pregressa attività del ministro Cancellieri (ieri interni, oggi giustizia). L’articolo, facendo riferimento alla disabilità del ragazzo che gli avrebbe impedito di diventare cittadino italiano perché non in grado di capire il senso del giuramento sulla Costituzione  affermava correttamente : “C’è, però, e prevale sulle norme nazionali, la Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia, che stabilisce esplicitamente: il diritto di cittadinanza non può essere negato”.
Tutto chiaro? Non troppo perché l’osservazione che segue è molto preoccupante.
Trascrivo: “La materia diventa allora complessa e delicata, come osserva il ministro, e potrebbe riguardare molti casi, finora rimasti in ombra. Nei dati dell’Istruzione relativi all’anno scolastico 2009-10, riportati dall’Agenzia Redattore sociale, si calcolano nelle classi italiane oltre 10.500 alunni immigrati con disabilità intellettiva”.
I 10.500 disabili segnalati sono tali per patologie o per difficoltà intercorse  nel processo di integrazione e in particolare nell’apprendimento della lingua italiana?

No, tu no … né libero né giusto

Fra le tante contraddizioni del coacervo di norme che trattano della condizione dei minori ricordo (e non sarà l’ultima volta. Magari lo fosse!) la condizione dei bambini non registrati all’anagrafe, il cui processo di integrazione è impedito per legge all’origine.
Tutti condannanti al destino di disabili certificati?
E se si troveranno in una scuola dove i disabili vengono picchiati e insultati (la documentazione del caso che collego dei carabinieri) chi potrà difenderli dato che non esistono e che i loro genitori tali non sono? Dove mai è scritto? Ma è possibile che parlamentari, sindaci e opinione pubblica se ne infischino?

9 Giugno 2013Permalink

3 thoughts on “9 giugno 2013 – Miscellanea: dalla legge suina ai bimbi fantasma

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