7 gennaio 2016 – Dal n. 242 di Ho un sogno (dicembre 2015 – Uno)

Antichità accogliente
Al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia sono esposti otto reperti del museo del Bardo di Tunisi, dove il 18 marzo 2015 un gruppo di terroristi fondamentalisti, provocò una strage che costò 22 vittime. L’obiettivo di questa mostra, che si intitola ‘Archeologia ferita ’ è quello di tenere in vita, opponendosi ad ogni scontro di civiltà, la memoria storica dell’umanità che si vuole distruggere..
Aquileia, grande porto adriatico dell’antichità e riferimento di commerci mediterranei in particolare con il vicino e medio oriente, ha conosciuto allora la convivenza tra romani, giudei, greci, alessandrini, nord africani e oggi è patrimonio mondiale dell’Unesco.
A sottolineare il significato dell’ospitalità archeologica all’ingresso è stata trascritta una  lastra funeraria di un africano morto ad Aquileia fra la fine del IV e la metà del V sec. d. C. che si trova al Museo Paleocristiano di Aquileia.
Qui giace il forestiero Restituto.
Era venuto dall’Africa per vedere questa città (Aquileia)
Da qui desiderava tornare là dov’era nato, ciò tanto più fu crudele, in quanto non poté rivedere nessuno dei suoi.
(Qui però) aveva trovato molto di più che non i suoi propri genitori.
Ormai non era più forestiero come era venuto, così da essere (considerato) come uno di loro.

stele-cavaliere-dettaglio-©-gianluca-baronchelli-150x150La  scultura – sempre proveniente dal Museo del Bardo –
racconta una storia parallela a quella scelta come
‘ingresso’ alla mostra: è la stele funeraria di un cavaliere
proveniente dalla Gallia e morto in Africa.

 

 

E non solo antichità:  Accomunati dall’eterno riposo  
Trieste_cimitero mussulmanoSempre a Trieste, nel cimitero cattolico di Sant’Anna, sono presenti anche cimiteri di altre confessioni religiose, quelli serbo, greco, ebraico, evangelico, anglicano e l’ex-cimitero militare. Non manca neppure un piccolo cimitero musulmano che risale al 1849.
La sua particolarità è innanzitutto quella di essere l’unico cimitero interamente musulmano in Italia: si tratta di un’eredità del passato asburgico della città e dei rapporti diplomatici tra l’impero austro-ungarico e quello ottomano
E’ presente la camera mortuaria e sopra l’edificio c’è una cupola con in cima una mezzaluna e, accanto, un pozzo da cui attingere l’acqua per il lavaggio rituale dei defunti.
Queste concrete manifestazioni di rispetto interculturale sono un’eredità che fa risaltare la limitatezza di certe attuali polemiche.

7 Gennaio 2016Permalink