5 ottobre 2012 – Ponti e dialoghi nonostante tutto

Ricordo che il 27 ottobre si celebra l’Undicesima Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico .
Ne riporto il comunicato stampa n. 1 dal sito il dialogo e segnalo la pagina http://www.ildialogo.org/cristianoislamico dove potrete trovare anche l’elenco dei promotori, ed eventualmente aderire.
Questa nota vuol essere un mio piccolissimo contributo a un tentativo di conoscenza e incontro, oggi più che mai necessario per chi, nonostante tutto, abbia a cuore la pace.   E a questo dialogo e a questo possibile incontro anche le religioni possono dare un sostegno purché non voglia essere ‘il’ contributo caratterizzato dal fondamentalismo. 
Ne avevo scritto anche il 20 luglio scorso.
Inserisco l’immagine di un ponte – di cui ho scritto il  17 luglio – su cui si incontravano e si incontrano- pellegrini e viaggiatori da tutta Europa e non solo.
Incontrarsi, conoscersi ritrovandosi in ciò che unisce (senza ignorare ciò che divide) è un modo per fare ponti per cui oggi non abbiamo necessariamente bisogno di pietre.

Non sia un caso che quel ponte si trova in Spagna, paese che conobbe per lungo tempo una presenza araba che contribuì a costruire  l’Europa.

Comunicato stampa n. 1 

“Islam, cristianesimo, Costituzione: cristiani e musulmani a confronto con la laicità dello Stato”.

E’ questo il tema che quest’anno proponiamo all’attenzione delle comunità cristiane e musulmane per l’undicesima edizione della giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico.

I motivi che ci spingono a proporre tale tema sono:

  1. La nostra Carta Costituzionale, a 65 anni dalla sua promulgazione, è ancora largamente inattuata ed anzi continuamente calpestata nei suoi principi fondamentali e necessita, quindi, di una sua robusta difesa che si può attuare con la sua conoscenza e con lo stimolare iniziative concrete dal basso per la sua attuazione.
  2. L’Islam in Italia, come è sottolineato in numerosi studi sull’argomento, fa ancora fatica a diventare un “islam italiano”, è ancora un fenomeno legato molto strettamente all’immigrazione, pur essendoci già le seconde e forse anche terze generazioni degli immigrati musulmani arrivati in Italia 40 anni fa, che però sono ancora legati alle loro terre d’origine di cui vivono intensamente come proprie le vicissitudini attuali.
  3. C’è, infine, sia tutta la questione della costruzione delle moschee, che sono di fatto bloccate in tutta Italia (vedi ad esempio la vicenda di Genova) , sia la questione dell’intesa, che è del tutto in alto mare e non solo per i musulmani.

Invitiamo così anche quest’anno a celebrare, il prossimo 27 ottobre 2012, la Undicesima Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico, nella convinzione che sono “Beati quelli che si adoperano per la pace” (Mat 5:9) , perché Dio (Allah) “chiama alla dimora della pace” (Sura 10, 25) perché Lui è “La Pace” (Sura LIX, 23 ), perché il dialogo è lo sforzo sulla via di Dio che ci compete e ci onora.

Con un fraterno augurio di   Shalom, salaam, pace
I promotori della giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico

Roma li, 28/06/2012

 

 

5 Ottobre 2012Permalink