14.12.2012 Parlamentari europei, non svendete i diritti dei richiedenti asilo!

Lettera – appello al Parlamento europeo dell’Associazione europea per i diritti dell’uomo.

Riaffermare con forza la necessità di un sistema europeo e comune di asilo

Lunedì 10 dicembre 2012 l’AEDH ha pubblicato il testo di una lettera con cui ha diramato un appello ai Parlamentari europei affinché il progetto del sistema comune in materia di asilo (CEAS – Common European Asylum System), che mira ad uniformare le condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo che giungono in Europa, venga portato a termine nel rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini che fuggono dai loro Paesi di origine in cerca di salvezza.
“Purtroppo” – si legge nella lettera dell’AEDH -” al termine di quattro anni di discussioni interistituzionali, è giocoforza constatare che gli Stati membri apparentemente non vogliono questo progresso, dietro il pretesto inaccettabile che ciò rappresenterà un costo supplementare, degli oneri amministrativi e, soprattutto, che andrà avantaggio dei migranti, provocando un aumento delle richieste cosiddette “abusive”.”

L’Associazione europea osserva, con costernazione, che lo spirito dei testi che potrebbero formare l’ossatura del futuro sistema europeo comune di asilo è segnato dall’incapacità dell’UE a proiettarsi nella realtà di un contesto internazionale in cui i conflitti, le rivolte, le guerre spingono inevitabilmente un numero sempre maggiore di persone a mettersi in viaggio, come testimoniato dalle pubblicazioni regolari dell’UNHCR.

L’AEDH esorta quindi i parlamentari europei a non cedere alla pressione esercitata delle esigenze di calendario, che li porterebbe a svendere i diritti e la dignità dei richiedenti asilo e l’integrazione dei rifugiati nei nostri paesi.

Sito dell’AEDHhttp://www.aedh.eu/

Nota: Pubblico questo appello non senza segnalare che in Italia non abbiamo neppure una legge che dia regole all’istituto del’asilo, previsto dalla Convenzione di Ginevra (convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951, ratificata con legge 24 luglio 1954, n. 722).

14 Dicembre 2012Permalink