23 luglio 2013 – 70 anni dopo

La Stampa del 25 luglio 1943 titolava
Badoglio a capo del governo – Le dimissioni di Mussolini accettate dal re.
Lo stesso giorno Duccio Galimberti pronunciava – dalla finestra del suo studio di avvocato in piazza a Cuneo – un  discorso che La Stampa ha ricostruito e pubblicato oggi

Purtroppo il testo intero del discorso non è trascrivibile.
Mi limito a ricopiare qualche citazione: “Tutti noi viviamo il senso di liberazione che la caduta della dittatura suscita. […]. ma non lasciamoci prendere dall’entusiasmo ingenuo. La deposizione di Mussolini non riporta indietro le lancette della storia, come se vent’anni di regime non fossero mai esistiti e l’Italia potesse riavere di colpo libertà, pace e benessere.
Il Duce non è stato travolto da una rivoluzione popolare, ma da una manovra di palazzo. […]
Non possiamo a accodarci a una oligarchia che cerca , buttando a mare Mussolini, di salvare se stessa a spese degli italiani.”.
Mi fermo a queste poche righe che a me sembrano contenere strumenti per interpretare gli avvenimenti di allora e anche altri.
Duccio Galimberti fu fatto prigioniero – a seguito di una delazione – negli ultime mesi dell’anno successivo e fucilato il 4 dicembre.

Aggiungo un articolo di Barbara Spinelli da La Repubblica del 24 luglio

Aggiungo questo link perché mi sembra che l’articolo di Spinelli si connetta bene alla citazione che ho riportato sopra.
Chissà se penserò allo stesso modo più avanti?

23 Luglio 2013Permalink