25 ottobre 2013 – L’Osservatore romano segnala la solidarietà senza impegni legali

Una segnalazione che suona critica

Il significato della notizia (che mantiene il tono sobri tipico del quotidiano vaticano) è tutto nel titolo.
Una mia domanda: perché a livello locale il mondo cattolico opta per la beneficenza (anche di alto livello) e guarda con sospetto all’interesse per modifiche di natura politico-istituzionale? 

L’Osservatore Romano:  http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/text.html#3

Al Consiglio europeo non sono previste modifiche della legislazione comunitaria su immigrazione e asilo   

                                                                            SOLIDARIETA’ SENZA  IMPEGNI LEGALI

Bruxelles, 24. Il vertice straordinario dei capi di Stato e di Governo dell’Unione europea, oggi e domani a Bruxelles, affronta i temi dell’immigrazione e dell’asilo con la dichiarata intenzione di un maggior coinvolgimento comunitario, ma senza modifiche strutturali alle regole che ne affidano la gestione all’esclusiva competenza dei singoli Stati. Su iniziativa di Italia, Francia, Spagna, Grecia, Malta, Cipro e Croazia, nella bozza della dichiarazione finale del vertice, che ovviamente deve essere ancora discussa, sono stati aggiunti la “necessità di un’azione europea”, un richiamo alla solidarietà e l’impegno alla “cooperazione con gli Stati di origine e transito” dei migranti e dei profughi. Viene inoltre fissata entro la fine dell’anno la scadenza per la costituzione del comitato che Stati membri e Commissione europea devono insediare per “individuare azioni concrete per un uso più efficiente degli strumenti esistenti”.

 Il punto cruciale è proprio quello degli strumenti esistenti, a partire da Frontex, l’agenzia europea per le frontiere. Né rappresenta un sostanziale mutamento l’adozione, già decisa martedì a Lussemburgo dal Consiglio dei ministri degli Esteri, dell’European Border Surveillance System (Eurosur), un programma per consentire una condivisione di informazioni tra gli Stati che effettuano operazioni di sorveglianza delle frontiere, sulle quali mantengono appunto competenza esclusiva. L’Eurosur, infatti, è uno strumento tecnico e non una sede decisionale comunitaria.

25 Ottobre 2013Permalink