06 luglio – Una sola sicurezza: l’infamia – 1

2 luglio: il Senato approva
Il testo delle ‘disposizioni in materia di sicurezza pubblica’ (approvato dal Senato con il numero di codice 733-B) si avvia a compiere il suo percorso. Presto sarà legge operativa per volere di questo governo e con tante, troppe, complicità.
Proveniva dall’approvazione fiduciaria della Camera, dove il numero di codice identificativo era 2180, a sua volta preceduto dal primo dibattito in Senato (codice 733). Si è arrivati all’approvazione definitiva con due passaggi attraverso voti di fiducia, una parola il cui significato è stato umiliato dall’uso che il parlamento italiano ne ha fatto.

3 luglio – Libero, in due paginoni annunciati in prima, propone, sotto la dicitura ‘I successi del governo’, un’intervista al ministro Maroni, curata da Gianluigi Paragone. L’intervista è preceduta da una scheda che trascrivo.
Copiarla è stata un’operazione ripugnante, ma voglio che le mie impressioni diventino, almeno per me, memoria.

I punti chiave (secondo Libero)
La clandestinità diventa reato
. Chi entra o soggiorna in maniera illegale in Italia commette il reato di immigrazione clandestina. La pena è un’ammenda da 5 a 10 mila euro. I clandestini sono sottoposti a processo davanti al giudice di pace con espulsione per direttissima.
Nascono i centri di espulsione. I Centri di permanenza temporanea (Cpt) diventano Centri di identificazione e di espulsione. La permanenza massima passa da 2 a 6 mesi.
Servizi pubblici off limits. Chi svolge la funzione di pubblico ufficiale ha l’obbligo di denuncia dei clandestini che si presentano agli sportelli.
La registrazione all’anagrafe. Il permesso di soggiorno diventa obbligatorio per qualsiasi atto: registrazione nuovi nati, matrimonio, etc.
Soggiorno a pagamento. Il permesso di soggiorno e l’acquisizione della cittadinanza italiana saranno a pagamento: da 80 a 200 euro.
Favoreggiatori’ nel mirino. Chi favorisce l’ingresso dei clandestini rischia fino a 15 anni di carcere. E chi affitta appartamenti agli irregolari .rischia fino a 3 anni di carcere.
Le ronde per la sicurezza. Associazioni di cittadini potranno pattugliare il territorio e segnalare alle forze dell’ordine situazioni di disagio sociale o di pericolo. Saranno iscritte in elenchi e dovranno essere format prioritariamente da ex agenti.
Nuovo giro di vite antimafia. Carcere duro per i reati di mafia è rinnovato non più ogni 2 anni ma ogni 4. Tutti i colloqui familiari saranno registrati. Escluse dagli appalti pubblici le imprese che abbiano omesso denunce di racket. Nei casi di infiltrazione mafiosa, lo scioglimento dei Comuni riguarderà anche gli organi amministrativi e tecnici.
Writers e vandali, pene più severe. La nuova legge prevede carcere fino a 3 mesi per chi imbratta cose di interesse artistico o storico.
Alcol e droghe, patente da rifare. E’ disposta d’ufficio la ‘revisione della patente’ per chi guida ubriaco o sotto l’effetto di droghe. Si tratta della procedura che accerta il possesso dei requisiti psicofisici attitudinali per la guida. Inoltre, la revoca della patente è più facile.

E ora alcuni passaggi delle dichiarazioni del ministro dell’Interno cui aggiungo, per necessità di personale decenza, alcune mie note.

“Maroni: ..<…> Mi hanno detto che Micromega accusa il governo di aver ripristinato le leggi razziali. Affermano che vietiamo i matrimoni misti e che le donne clandestine, con questo provvedimento, non potranno riconoscere i loro figli. Così costoro saranno sottratti dallo stato come avveniva per i figli degli ebrei. Di fronte a questo genere di falsità non intendo più restare inattivo …<…>” (nota 1)

Domanda: L’appello di Micromega è stato firmato da diversi esponenti della cultura: possibile che si siano sbagliati tutti?
Maroni: Io sfido chiunque a trovare nel testo approvato da Parlamento un articolo, un passaggio, in cui è scritto quel che dice Micromega sui matrimoni misti e sui matrimoni dei clandestini”.
(nota 2)

”Maroni: <…> Ha ragione mons. Marchetto; questa nuova legge porterà dolore ai mafiosi e difficoltà ai clandestini; di contro sarà una legge a tutela delle persone perbene”.
Domanda: Ministro, non sono perbene molte colf e molte badanti che ora rischiano il penale?
Maroni: Ecco un altro esempio di malafede venduta per verità. Qualsiasi studente del primo anno di giurisprudenza sa bene che la legge penale non ha effetto retroattivo, pertanto il reato di immigrazione clandestina non si può applicare a chi è già entrato in Italia anche se irregolarmente. Di conseguenza nessuna colf o nessuna badante già in Italia, ripeto anche se entrata irregolarmente, sarà espulsa. …” (nota 3)

nota 1 – Sul problema del riconoscimento dei figlio ho riportato da marzo in qua molta documentazione da fonti autorevoli e non mi ripeto.
Una precisazione soltanto, relativa all’ignoranza del ministro Maroni, che non sarebbe un problema se la gente non gli credesse.
Le leggi razziali del 1938 non prevedevano la lacerazione del rapporto madre-figlio.
Agli ebrei era proibito il matrimonio, anche quando fossero parte di coppia mista; di conseguenza il figlio eventuale di una coppia non sposata sarebbe stato un illegittimo (così voleva il linguaggio dell’epoca), ma non ne sarebbe stata impedita la registrazione anagrafica come figlio della sua mamma e credo che il padre lo avrebbe potuto riconoscere come ‘figlio naturale’.
A strappare i figli ai genitori avrebbero provveduto, con l’apporto operativo dell’esercito tedesco occupante, le leggi naziste, e i solerti funzionari della Repubblica di Salò che garantivano l’invio degli ebrei a Fossoli, agevolando ‘legalmente’ le successive deportazioni.
Posso ancora considerare priva di significato la collocazione della repubblica di Salò in territorio padano?
Forse l’entusiasmo – sguaiatamente esibito dopo l’approvazione del pacchetto sicurezza in Senato – ha fatto sì che le confuse cognizioni del ministro sovrapponessero alle leggi razziali il caso Mortara (1858) quando i gendarmi pontifici (Bologna allora faceva parte dell’ancor esteso stato papale) rapirono un bambino ebreo che una cameriera cristiana aveva nascostamente battezzato durante un grave malattia, rivelandolo poi al confessore. Secondo Pio IX quel bambino doveva essere allevato nella religione cristiana. E così fu.

nota 2 – Certamente nelle norme sulla nuova sicurezza non è esplicitamente scritto che i matrimoni misti sono vietati, che i neonati figli di sans papier diventeranno apolidi senza nome e via bestemmiando, ma semplicemente è stata soppressa la norma che nel testo unico sull’immigrazione prevedeva che non fosse necessario presentare il permesso di soggiorno per la registrazione degli atti di stato civile.
Dice esattamente quel testo che ha meritato la fiducia della maggioranza parlamentare (art. 1, comma 22, lettera g, spesso ancora citato secondo il testo del primo codice 733 e del successivo 2180: articolo 45, comma 1, lettera f ) che
”Fatta eccezione per i provvedimenti riguardanti attività sportive e ricreative a carattere temporaneo e per quelli inerenti all’accesso alle prestazioni sanitarie di cui all’articolo 35 e per quelli attinenti alle prestazioni scolastiche obbligatorie. i documenti inerenti al soggiorno di cui all’articolo 5, comma 8, devono essere esibiti agli uffici della pubblica amministrazione ai fini del rilascio di licenze, autorizzazioni, iscrizioni ed altri provvedimenti di interesse dello straniero comunque denominati”.
Un testo da decriptare. L’ho fatto più volte nei miei articoli da marzo a giugno

 nota 3 – Questa volta non annoto io ma riprendo un testo dal Sole 24 Ore del 4 luglio (pag. 6 – Marco Ludovico. Ma la mia Svetlana è fuori legge?).
Scelgo questo quotidiano perché notoriamente estraneo alla sinistra (termine cui ormai sembra indispensabile nell’opinione comune aggiungere un aggettivo denigratorio), ammesso che esista una sinistra che, nell’abietto dibattito sul pacchetto sicurezza, sia stata capace di fondare i propri ragionamenti su concetti alternativi a quelli lego-governativi. Uniche eccezioni a questa cupa atmosfera ammorbante che io abbia avuto modo di riscontrare alcuni interventi parlamentari, di cui scriverò nelle prossime puntate.
Commentando la citazione governativa trascritta sopra, l’articolista scrive: “Secondo il ministro, quindi, sarebbero salvi anche gli stranieri irregolari approdati in Italia fini a ieri, compresi quelli che non hanno presentato domanda per i flussi. L’articolo 10 bis della legge appena approvata, però, parla di ‘ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato’. Punisce non solo chi entra clandestinamente, ma anche chi in Italia continua a vivere in questa condizione. Tutti gli addetti ai lavori interpellati dal ‘Sole 24 Ore’ sostengono: chiunque, anche se badante o colf o lavoratrice o lavoratore, in assenza di permesso di soggiorno è destinatario, in teoria, di espulsione e, da ieri, di condanna penale per il reato di clandestinità, con l’entrata in vigore del pacchetto sicurezza”.

Concludo, sempre dal ‘Sole 24 Ore’ del 4 luglio (pag.13), con le ultime righe di un articolo di Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale: “Alessandro Manzoni ci racconta delle ‘gride’ con cui il governatore della Milano spagnola intimava ai ‘bravi e vagabondi’, di ‘sgomberare il paese’, minacciando ‘la galera a renitenti’; e l’anno dopo, constatato che la città ne era tuttora piena, ordinava che chiunque constasse esser ‘riputato per bravo’ e ‘aver tal nome’, ancorché ‘non si verifichi aver fatto delitto alcuno’, fosse ‘mandato alla galea’ per un triennio, ‘per la sola opinione e nome di bravo’. Si sa quanto servivano questi provvedimenti. Ma fino a quando la nostra ‘civile’ società italiana continuerà a chiedere alla politica di emanare sempre nuove gride, anziché chiedere di affrontare con razionalità i problemi reali nelle loro radici effettive, e con i mezzi adeguati?”

6 Luglio 2009Permalink