5 agosto 2014 – La voce di pace di Samer da Jenin agli USA attraverso Verona – 1

Ho trovato su Facebook una nota di Marco Menin, di Verona che con il suo gruppo di ‘amici di Fiori di Pace’  ha promosso dal 2005 l’incontro fra ragazzi israeliani e palestinesi diffondendo così l’iniziativa ‘Fiori di pace’, che faceva e fa capo alla rivista Confronti
Chi volesse sapere di che si tratta può farlo da questo indirizzo che non riesco a collegare come link     http://www.arcoiris.tv/scheda/it/9577/

Così ha scritto Marco, proponendoci la voce di Samer, uno dei ragazzi  di Fiori di pace,
Un nostro grande amico, Samer Anabtawi, palestinese di Jenin strenuamente impegnato per la pace e il dialogo, attualmente negli USA per studio, ha postato una sua riflessione, che condividiamo in pieno e facciamo nostra, dopo averla tradotta
Prima di leggere le parole di Samer è forse opportuno conoscere la storia del suo percorso di pace (è possibile farlo anche da qui, guardando la registrazione dell’intervista curata dalla giornalista Lucia Cuocci)

Oggi Samer ci dice:

«Ho notato alcuni commenti e canti inquietanti pronunciati alle manifestazioni di solidarietà con Gaza. Tra questi, vi sono stati alcuni commenti contro gli israeliani, che li “invitano” a “tornare in Europa”, paragonandoli ad “animali” che dovrebbero essere condotti al “macello”.
Anche se queste sono voci marginali, lasciatemi essere chiaro: NON IN NOSTRO NOME!
Non ho vissuto la maggior parte della vita sotto un’occupazione violenta e brutale perché  un idiota venga ed equiparare la mia causa per la giustizia con orribile antisemitismo.
La mia lotta è per l’uguaglianza non per il razzismo.
A coloro che osano pronunciare insulti anti ebraici alle manifestazioni di solidarietà, dico di trovare un altro posto dove scaricare la loro spazzatura.
La mia gente sta soffrendo uno degli episodi più orrendi del terrorismo di stato per mano di Israele. Quando si deride la sofferenza degli Ebrei in Europa durante una manifestazione palestinese, prima di tutto si insultano .gli stessi Palestinesi che si pretende di rappresentare, in quanto la persecuzione degli Ebrei in Europa e la loro cacciata non erano molto diverse da quello che i palestinesi sperimentano oggi.
Dico a coloro che tentano di rubare la nostra sofferenza e contaminare la nostra causa con l’odio, non siete i benvenuti tra noi, non parlate per nessuno di noi. 
La nostra causa è la pace, la dignità, la libertà e la giustizia. Si tratta di una lotta per l’uguaglianza e la cittadinanza a pieno titolo con tutti i diritti politici e civili che ciò comporta. La nostra lotta per la giustizia non ha spazio per le vostre cause razziste di vedute limitate.
Invito ogni attivista, palestinese e non, presente alle nostre manifestazioni ad isolare queste voci e spingerle fuori da queste proteste. Gli antisemiti non ci appartengono, non sono fra noi»

Nel 2009 Samer ci diceva
Nei giorni della operazione ‘piombo fuso’ ho raccolto parecchio materiale (e l’ho custodito per fortuna) prodotto al momento e precedente…

alle prossime puntate

5 Agosto 2014Permalink