29 settembre 2014 – Una petizione che non demorde e forse non è proprio fallimentare.

Riprendo il ragionamento iniziato il 26 con una importante novità.
La petizione ha iniziato settembre, dopo nove mesi dalla sua proposta, con sole 531 firme. Il 25 settembre, ne vengono dichiarate 547, meno di una al giorno. Il 29 al mattino ne conta 573: 26 in 4 giorni. La sera sono 592. Lo scarto diventa di 45 firme in più dal 25 settembre, 9 al giorno. Come mai?
Un’amica mi ha messo in contatto con Anna Luce Lenzi della Scuola di Italiano per stranieri Penny Wirton (Roma). Anna Luce mi ha inviato alcune graziose vignette che chiedevano la firma alla petizione e le firme sono arrivate.
Le sono molto grata. Infatti, fino a quel momento, avevo dovuto strappare le firme una ad una servendomi anche della ‘amicizie’ di fb cui mi ero adeguata con perplessità e fatica allo scopo di poter promuovere la petizione che chiede il riconoscimento della esistenza giuridicamente riconosciuta dei neonati che nascono in Italia, senza discriminazioni relative alla condizione burocratica dei genitori.

Ora, mentre girano le vignette disegnate da Emma Lenzi non devo strappare nulla.
Osservo con meraviglia ciò che accade e rifletto sulle sollecitazioni che colpiscono l’emotività. Mai i miei scritti per spiegare e documentare avevano prodotto nulla del genere. Né a tanto erano arrivati scritti d’altre persone che si erano sforzate di capire e dire. Sono turbata ma non voglio approfondire ora questo aspetto.
Preferisco sperare che l’aumento delle firme agisca sui parlamentari che dovrebbero promuovere il dibattito sulla pdl 740.

Dicono le lettrici
Intanto registro un commento alla mia pagina del 26 (si può leggere anche a seguito di quella ma ci tengo a trascriverlo vista l’eccezionalità dei commenti nel mio blog) e registro anche una breve nota – breve ma significativa- che accompagna una delle firme recenti alla petizione.

Il commento:

«Sembra che questo secolo XXI inneschi un ritorno al passato con l’incremento costante ed esponenziale di azioni e leggi atte a limitare i diritti civili ed a far crescere le discriminazioni togliendo diritti e dignità a chi “possiede di meno” e concedendo qualsiasi diritto a chi “possiede di più”: dignità condizionata dal possesso!!! MENO discriminazioni e paure attiveremo e più facilmente costruiremo FUTURO»

La nota alla firma:
«Come può essere che esistano bambini invisibili? Io insegno ai miei alunni i loro diritti e i loro doveri. Uno dei diritti fondamentali è di “esistere”.  Milena»

Per conosce meglio Anna Luce Lenzi

SCUOLA PENNY WIRTON Corsi gratuiti di italiano per stranieri
Via di San Saba 19, Roma
http://www.eraldoaffinati.it/pennywirton.asp
Su Facebook sotto il nome <Penny Wirton Roma>

Per leggere la petizione copiare su Google:
http://www.change.org/p/laura-boldrini-mai-pi%C3%B9-bambini-invisibili-agli-occhi-dello-stato-italiano

Vignette efficaci  penny 1

29 Settembre 2014Permalink