12 febbraio 2015 – Due donne contro il razzismo e l’esclusione

All’Onorevole Cécile Kyenge

Desidero unirmi a tutti quei cittadini e cittadine italiani che Le hanno espresso e continuano ad esprimerLe la più viva e sentita solidarietà, di fronte ai gravi ed insensati insulti che Le sono stati rivolti dal Senatore Roberto Calderoli, esponente di spicco della Lega Nord, che in più momenti non ha esitato a manifestare atteggiamenti e comportamenti razzisti.
Ma Le assicuro di aver provato rinnovati e forti sentimenti di indignazione anche quando, alcuni giorni orsono, la Giunta Senatoriale delle Elezioni e delle Immunità parlamentari ha ritenuto il ” non luogo a procedere” nei confronti di Calderoli, che invece dovrebbe essere tenuto a rispondere, assumendosene la piena responsabilità, di quanto ha detto in sede pubblica ed ufficiale.
Purtroppo tra i dodici componenti la Giunta c’erano anche quattro membri del Partito Democratico, cosa che mi ha suscitato ancor più rabbia e grande amarezza.
Sappia comunque che moltissimi cittadini italiani hanno apprezzato e continuano ad apprezzare tutte le Sue attività volte ad un’accoglienza migliore possibile ed all’integrazione di tutti coloro che, provenienti da diverse parti del pianeta, raggiungono il nostro paese alla ricerca del riconoscimento di diritti fondamentali come il diritto ad una casa, ad un lavoro, all’istruzione, al ricongiungimento familiare, ecc insomma, ad un’inclusione sociale a tutti gli effetti.
Le rinnovo la mia solidarietà e Le porgo distinti saluti,
Adriana Libanetti

Gent.ma Adriana,
La ringrazio infinitamente per il suo messaggio di vicinanza e solidarietà dal quale traggo nuova forza nella mia lotta quotidiana contro ogni forma di discriminazione.
Il suo sostegno è la testimonianza che siamo in molti a difendere i valori costituzionali, a partire dal primato e dalla dignità della persona, qualunque sia il colore della sua pelle e il suo credo.
Con affetto, Cécile Kyenge

NOTA MIA:
Esco finalmente dal silenzio cui un’irresponsabile politica della Telecom mi aveva condannato (ne scriverò anche per far conoscere ad altri la metodologia dell’intervento che mi ha causato il disagio).
Ora c’è un problema più importante. Anch’io avevo scritto a Cécile Kyenge ricevendone risposta, ma la lettera di Adriana è così ben articolata che spero pubblicandola di darne diffusione

12 Febbraio 2015Permalink