Leggo nel sito facebook di Lino Di Gianni. Ne parlano molti giornali.
Viaggiava chiuso in un trolley, con le gambe piegate strette al petto, ed è stato trovato dai funzionari dell’immigrazione durante i controlli nell’aeroporto di Ceuta, enclave spagnola nel territorio marocchino. A ‘trasportare’ il piccolo di otto anni di nome Abou nella valigia, una 19enne marocchina, arrestata con l’accusa di favoreggiamento di immigrazione clandestina. ”Pensavamo che trasportasse droga” hanno spiegato i poliziotti che hanno fermato la giovane. Secondo le prime ricostruzioni la donna stava cercando di riportare il piccolo a sua madre, legalmente residente in Spagna. La città autonoma spagnola di Ceuta è un luogo chiave – insieme a Melilla – nel panorama delle migrazioni transnazionali ed è diventata una porta d’ingresso all’Europa per i migranti provenienti dall’Africa subsahariana
SPAGNA 2015
In Italia invece dal 2009 festeggiamo proprio domani mamme ‘di razza’ e neghiamo a quellle ‘d’altra nazza’ il diritto di dare al figlio il certificato di nascita costringendole quindi a negargli una famiglia.
La maternità è ridotta a un fatto politicamente scorretto se mamma o papà non comunitari sono .’di razza’ sbagliata, identificabile dalla mancanza del permesso di soggiorno.
Storicamente in Europa Il razzismo burocratico ha il suo precedente in Eichmann