Traggo questa citazione da un’intervista del card. Bagnasco al Corriere della sera di ieri
E come giudica le posizioni del governo Renzi sulle unioni civili?
«La Chiesa non è contro nessuno. Crede nella famiglia quale base della società, presidio dell’umano e garanzia per vivere insieme; la famiglia come è riconosciuta dalla nostra Costituzione e come corrisponde all’esperienza universale dei singoli e dei popoli: papà, mamma, bambini, con diritti e doveri che conseguono il patto matrimoniale. Applicare gli stessi diritti della famiglia ad altri tipi di relazione è voler trattare allo stesso modo realtà diverse: è un criterio scorretto anche logicamente e, quindi, un’omologazione impropria. I diritti individuali dei singoli conviventi, del resto, sono già riconosciuti in larga misura a livello normativo e giurisprudenziale».
Una considerazione per me non marginale
Oggi non posso e, a causa della mia lontananza, riprenderò a scrivere (ma mantengo in continuità il diritto a pensare) il mese prossimo.
Personalmente ritengo che il card. Bagnasco, se avesse dichiarato di non ritenere celebrabili nella forma prevista dal concordato matrimoni di coppie omossessuali, si sarebbe mosso nel suo legittimo ambito di autorità della chiesa cattolica (che tra l’altro oggi non si manifesta come monolite, ed è un bene).
Ha voluto andare oltre ma per sostenere la sua posizione ha detto una sciagurata bugia.
La ripeto: «I diritti individuali dei singoli conviventi, del resto, sono già riconosciuti in larga misura a livello normativo e giurisprudenziale».
Non è così.
La legge italiana nega a conviventi e coniugi stranieri privi di permesso di soggiorno il diritto a registrare la dichiarazione di nascita dei figli che vengano al mondo in Italia. Viola quindi i diritti individuali dei coniugi o conviventi che siano e di neonati totalmente indifesi. (si veda il mio post del 9 giugno: https://diariealtro.it/?p=3821)
Un autorevole supporter del card Bagnasco
Le reazioni politiche sono varie e confuse. Spero che il parlamento sappia garantire una dignità che in questa circostanza non mi sembra appartenere al card. Bagnasco. A seguito dell’intervista del Corriere della sera c’è un twitt-dichiarazione dell’on Maroni.. L’on. Maroni fu colui che, nella sua veste di ministro dell’interno, volle il pacchetto sicurezza del 2009, il tempo del quarto governo Berlusconi, maggioranza connivente.
Lo ricopio, eccolo:
Maroni, questa è la Chiesa che mi piace–
“Questa e’ la Chiesa che mi piace”. Così, sul suo profilo Twitter, il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni con il link all’intervista del presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, al Corriere della Sera, sulla legge in discussione in Parlamento per le unioni civili.
Riporto anche per esteso i link di riferimento: