27 ottobre 2015 – Giornata del dialogo cristiano islamico

Appello per la XIV Giornata ecumenica del dialogo cristiano islamico

Cristiani e musulmani, lo diciamo da sempre, hanno profonde radici comuni. Già lo scorso anno ne abbiamo indicato due, quelli della misericordia e della compassione. Islam e cristianesimo, di più, sono religioni di pace. E per costruire un mondo di pace c’è bisogno che le due religioni mondiali maggioritarie, che sono l’islam ed il cristianesimo,  sappiano riscoprire le comuni radici di pace in tutte le loro molteplici declinazioni, fra cui quest’anno vogliamo indicare alle comunità cristiane e musulmane, come tema per la quattordicesima giornata ecumenica del dialogo cristiano islamico del 27 ottobre 2015, quelle dell’accoglienza dello straniero, del rifugiato, dell’aiuto ai poveri, agli ultimi della società, per costruire la convivenza pacifica, che abbiamo sintetizzato in : «Cristiani e musulmani: dall’accoglienza alla convivenza pacifica». I nostri rispettivi testi sacri dicono parole chiare su tale aspetto, checché ne dicano coloro che vorrebbero piegare sia l’islam che il cristianesimo alla logica della guerra.  Questo crediamo possa essere la strada per costruire una società libera dal terrore della guerra nucleare, dalla paura continua di qualsiasi essere umano diverso da noi, riscoprendo la comune umanità, il comune bisogno di accoglienza e di vivere pacificamente, come figli e figlie dell’unica Madre Terra che ci ospita. La ricca e opulenta Europa ed il cosiddetto “occidente”, non potranno assolversi dalle proprie gravissime colpe nei confronti dei popoli che hanno depredato delle loro risorse e che hanno costretto a subire la guerra e poi a fuggire e a divenire profughi, se non fermando la vendita degli armamenti, che sostengono la guerra e producono milioni di profughi, e ponendo fine alla depredazione delle risorse dei popoli africani, asiatici o sudamericani. Chi vuole pace per se dovrà imparare a dare pace agli altri. E questo lo si potrà fare riscoprendo le vere radici comuni alle religioni monoteiste, ad islam, cristianesimo ed ebraismo, che sono l’accoglienza, l’ospitalità, la misericordia, la pace, perché “la terrà è di Dio” e nessuno ha il diritto di dichiararla propria e sfruttarla a proprio uso e consumo. Uomini e donne di pace cercasi. Con un fraterno augurio di shalom, salaam, pace Il Comitato Organizzatore

Roma, 25 giugno 2015

Per informazioni www.ildialogo.org

Fra i vari messaggi di adesione trascrivo: L’Amicizia Ebraico Cristiana di Napoli, …, fermamente convinta che la Pace si ottiene con la conoscenza e l’accoglienza dell’altro fa proprio l’Appello per la XIV Giornata del Dialogo Cristiano Islamico

Inserisco per ora (riservandomi di trascriverli a mia futura memoria) due link ad articoli di Grossman e Yehoshua che contengono anche valutazioni delle dichiarazioni di Netanyahu

DAVID GROSSMAN. Fra Storia e finzione le ossessioni di Bibi tengono in trappola il popolo israeliano

http://www.lastampa.it/2015/10/27/esteri/yehoshua-alla-pace-non-crede-pi-nessuno-lora-che-leuropa-agisca-vYmXUUejV3Cj9kfZUunk3N/pagina.html

aggiungo questa nota di Gad Lerner

Scandalo dell’Israelitico di Roma: emerge l’uso strumentale dell’accusa di antisemitismo

27 Ottobre 2015Permalink