24 ottobre 2016 — Quando l’uso strumentale della storia può costruire le condizioni per rinnovare non sopiti, anche speculari, razzismi.

Il 21 ottobre del 2015 Huffington Post  pubblicava un articolo redazionale dal titolo: “Benyamin Netanyahu: “Sono stati i palestinesi a spingere Hitler allo sterminio degli ebrei” “. Berlino: “Non cambiamo la storia” (link in calce)

L’articolo torna a girare non so per quale ragione. Lo ricopio e ricordo che pochi giorni fa c’è stato l’anniversario dello deportazione degli ebrei dal ghetto di Roma, di cui ho scritto nel mio blog il 16 ottobre e che Israele non riconosce (in consonanza con la Turchia) il genocidio armeno. Anche di questo ho pubblicato documentazione nel mio blog il 13 luglio scorso. Così ho dato spazio, il 16 settembre,  a un ‘Appello agli ebrei nel mondo’ (primi firmatari gli scrittori David Grossman e Amos Oz).

21 ottobre del 2015 “Benyamin Netanyahu: “Sono stati i palestinesi a spingere Hitler allo sterminio degli ebrei” “. Berlino: “Non cambiamo la storia”

Conosciamo bene i fatti, non c’è nessun motivo per cambiare la storia”, poche e lapidarie le parole del portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, rispondendo alle affermazioni di Netanyahu sulla Shoah secondo cui Hitler all’epoca non voleva “sterminare” gli ebrei, ma “espellerli”. “Conosciamo bene l’origine dei fatti – ha aggiunto – ed è giusto che la responsabilità sia sulle spalle dei tedeschi”.

Le affermazioni del premier Benyamin Netanyahu hanno suscitato molto scalpore. Secondo quanto ha detto il premier israeliano, HItler fu convinto alla Soluzione finale dal Muftì di Gerusalemme Haj Amin Al-Husseini. “Hitler -ha detto al Congresso sionista- all’epoca non voleva sterminare gli ebrei ma espellerli. Il Muftì andò e gli disse ‘se li espelli, verranno in Palestina. ‘Cosa dovrei fare?’ chiese e il Muftì rispose ‘Bruciali'”.

Come ricorda oggi il quotidiano Haaretz, Netanyahu aveva già sostenuto tale tesi in un discorso tenuto alla Knesset nel 2012, quando definì Husseini “uno dei principali architetti” della soluzione finale. Una ricostruzione avanzata da diversi storici, ha sottolineato il quotidiano, ma respinta dai più accreditati ricercatori sull’olocausto.

Interpellati oggi dal quotidiano Yedioth Aharonot, diversi storici hanno di nuovo respinto tale ricostruzione. Il professore dan michman, a capo dell’istituto per la ricerca sull’olocausto dell’università di bar-ilan, tel aviv, e presidente dell’istituto internazionale per la ricerca sull’olocausto dello Yad Vashem, ha confermato l’incontro tra Hitler e il muftì, sottolineando però che questo avvenne quando la soluzione finale era già stata avviata.

Anche il presidente degli storici dello Yad Vashem, Dina Porat, ha respinto la ricostruzione di Netanyahu: “Non si può dire che è stato il muftì a dare a Hitler l’idea di uccidere o bruciare gli ebrei. Non è vero”.

Dura la replica del leader dell’opposizione Isaac Herzog: “Una pericolosa distorsione. Chiedo a Netanyahu di correggerla immediatamente perché minimizza la Shoah… e la responsabilità di Hitler nel terribile disastro del nostro popolo”.

L’affermazione di Netanyahu è totalmente senza basi”, ha invece commentato Efraim Zuroff, direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme. “Che il Muftì spingesse sui nazisti e volesse l’invasione della Palestina è fuori discussione, ma Hitler non doveva essere convinto da nessuno”.

“Non ho avuta alcuna intenzione di sollevare Hitler dalla responsabilità per l’Olocausto e la Soluzione Finale”, ha in seguito precisato Netanyahu.

Fonti:

http://www.huffingtonpost.it/2015/10/21/netanyahu-palestinesi-hitler_n_8344490.html

16 ottobre 2016: La necessità della memoria,   https://diariealtro.it/?p=4656

13 luglio 2016 ‘Uso politico del negazionismo’   https://diariealtro.it/?p=4472

16 settembre 2016 ‘Appello agli ebrei nel mondo’ https://diariealtro.it/?p=4595

24 Ottobre 2016Permalink