Ricevo dal dr. Guglielmo Pitzalis (responsabile Gruppo Immigrazione Salute Friuli-Venezia Giulia (GrIS Fvg) unità operativa territoriale della SIMM (Società Italiana Medicina Migrazioni) la notizia che pubblico nella speranza che il corso di falegnameria abbia permesso ai richiedenti asilo del Centro Accoglienza Cavarzerani (Udine) non solo di aver occupato il loro tempo nel clima di dignità che chiedono ma anche di aprirsi a una speranza di futuro.
E soprattutto spero che la presenza dei rappresentanti istituzionali alla consegna dei diplomi li aiuti a costruire i modi della loro responsabilità nelle politiche di migrazioni e non sia un mero fatto formale.
E voglio ancora sperare che l’efficienza nella cura delle pratiche burocratiche non riduca il centro a un limbo di munga durata.
MIGRANTI: A UDINE I PRIMI DIPLOMI DI FALEGNAME
Sono stati consegnati ai richiedenti asilo ospiti del centro di accoglienza Cavarzerani di Udine i diplomi di falegname a seguito dei corsi frequentati da chi ne ha fatto richiesta.
“Si tratta di un’iniziativa sperimentale e unica nel suo genere – ha commentato l’assessore regionale alla Solidarietà, Gianni Torrenti, rivolgendosi ai ragazzi che hanno sostenuto il corso – e il successo del vostro risultato sarà un esempio di impegno per tutti i compatrioti”.
Il corso di falegname, cui seguiranno altri da elettricista, muratore e idraulico, è stato molto seguito dai richiedenti asilo che hanno messo in mostra le prime creazioni: attaccapanni, panche, tavoli e oggetti di uso quotidiano.
“Sono molto soddisfatto di questo primo risultato – ha aggiunto l’assessore – ma auspico che a questo impegno materiale segua uno di tipo più intellettuale legato all’apprendimento della lingua italiana, condizione ottimale per raggiungere una più facile integrazione”.
Alla consegna dei diplomi erano presenti anche il prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto, il sindaco Furio Honsell, i rappresentanti della Croce rossa e il presidente della Confartigianato regionale, Graziano Til