1 luglio 2017 – Due donne europee

Simone Veil

E’ morta ieri. Aveva 89 anni. Di famiglia ebraica fu deportata ad Auschwitz dove la sua identità era il numero 78561. Tornò, esercitò la professione di magistrato e fu la prima donna ministro in  Francia. Da ministro della salute promosse la legge che legalizzò l’aborto (1975). Dal 1979 al 1982 fu la prima presidente del Parlamento europeo. Dal link che trascrivo di seguito è possibile vedere un filmato in cui spiega la legge sull’aborto. Ne riporto un passo: «Penso che la situazione attuale sia ingiusta e sbagliata. E’ ingiusta per le donne, perchè è soprattutto nei confronti di quelle più povere e sfavorite che il diritto penale è più rigido. Per le altre è molto facile andare in Olanda, in Inghilterra e anche trovare un medico che lo faccia in Francia, ce ne sono, si sa. Invece le donne sbandate, meno informate, che non hanno denaro, che sono sole nelle campagne o anche in condizioni di vita molto difficili nelle città, non sanno come fare quando aspettano un bambino di cui davvero non possono farsi carico. Ecco, questo è il motivo per cui pensiamo che la situazione sia inaccettabile e desideriamo cambiarla. Perché ci sono troppe donne che interrompono una gravidanza in circostanze dolorose».

FONTI

http://www.lastampa.it/2017/06/30/multimedia/esteri/simone-veil-in-un-filmato-darchivio-spiega-la-legge-sullaborto-IThGhHSZz83lc16OuUZMzO/pagina.html

http://www.corriere.it/esteri/17_giugno_30/germania-parlamento-approva-matrimonio-gay-03d435ac-5d64-11e7-a3ba-28ae329eb765.shtml

Angela Merkel

Tutta la mia ammirazione per Angela Merkel che ha praticato l’obiezione di coscienza non per smarcarsi da una scelta ma per rispettare se stessa e nello stesso tempo rispettare – da cancelliere e leader di un partito – la scelta altrui. Non ha fatto di sé una regola, non ha proposto nulla di simile alle piazzate intollerabili che i senatori italiani di recente (e prima i deputati) ci hanno costretti subire sull’argomento. Non ha detto, come ha fatto la presidente della regione Friuli Venezia Giulia (che è anche componente della segreteria del Pd) “la leadership non si discute”, suscitando la mia presa di distanza totale che esprimo sapendo che non conta nulla. Angela Merkel ha proposto  il senso nobile di una leadership che è tale perché si discute (e non a pugni ma attraverso parole significanti un pensiero). So che fedeli del Pd e molti sostenitori del matrimonio gay oltre le Unioni Civili mi criticheranno opponendomi altre scelte, discutibili e non accettabili in materia di politiche europee praticate dalla stessa Merkel. Preciso quindi che il mio consenso a questa scelta è solo per questa scelta perché tutto si discute, conoscendo e dimostrandosi capaci di capire e scegliere. Sottolineo che la legge tedesca rispetta anche i minori con l’adozione anche per le coppie gay, possibilità in Italia sbeffeggiata con volgarità nel disprezzo dei minori che non sono lobby nonché delle norme internazionali che affermano ‘il superiore interesse del minore’, principio affermato anche dalle leggi italiane. Su questo punto, e fossi tedesca, vorrei confrontarmi con la signora Merkel. Le chiederei in che conto tiene questo problema. So che è inutile chiederlo a molti parlamentari italiani e non solo a parlamentari.

FONTE

http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2017/06/30/ASJEFF9H-germania_matrimonio_bundestag.shtml

1 Luglio 2017Permalink