14 febbraio 2019 – Sull’uso delle armi improprie: dopo l’imposizione dell’inesistenza e la mensa proibita, la guerra delle frittelle

Frittelle solo ai bambini italiani
A Mantova sta creando molto scalpore un’iniziativa annunciata dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Luca De Marchi. Come riporta la Gazzetta di Mantova, per il prossimo 15 febbraio, De Marchi ha proposto di distribuire al luna park frittelle gratis ai bambini, ma solamente a quelli italiani. Ebbene sì, pare che l’iniziativa non sia affatto stata equivocata perché lo stesso consigliere comunale ha ribadito con una nota che sarà presente allo stand presso il luna park per la distribuzione di frittelle, dolce tipico della tradizione mantovana, «destinate solo ai bambini italiani».
Secondo De Marchi, l’iniziativa non sarebbe discriminatoria in quanto «puntiamo lo sguardo sulle famiglie extracomunitarie che, in realtà, godono, per quanto riguarda l’infanzia, di numerose agevolazioni, mentre le famiglie mantovane troppo spesso devono rinunciare ai momenti di svago con i figli perché subissate di pensieri riguardanti le difficoltà finanziarie».                                                                                                                                                                                  [Nota 1]
Un mio dubbio sull’operatività del provvedimento dichiarato.
Considerato che ci sono persone di pelle scura che hanno ottenuto la cittadinanza italiana e che ci sono anche bambini adottati, pure loro di pelle scura (chi ha visto la fotografia del corazziere nero lo sa)   come farà il consigliere Luca De Marchi a garantirsi che le frittelle che pagherà vadano a bambini italiani?
Un mio consiglio: assuma un vigilante che controlli i passaporti di cui si muniranno i bambini di Mantova per mangiare le frittelle del patriota consigliere.

 

 

Mensa solo a chi può pagare. Copio la più autorevole delle parole.
Caso Lodi, Liliana Segre: “Chi ha scartato quei bambini come fa poi a tornare dai propri figli?”
Nell’anniversario della deportazione nazista degli ebrei dal ghetto di Roma, la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah, ai microfoni di Circo Massim, su Radio Capital, commenta i fatti di Lodi e l’esclusione dei bimbi dalla mensa scolastica: “I bambini che si vedono scartati ne risentono tutta la vita. Ma quelli che li mettono da parte perché manca un timbro, poi come vanno a casa dai loro figli? Vanno curate le menti e i cuori”. E annuncia: “Presenterò un disegno di legge contro l’odio perché le parole dell’odio, che oggi viaggiano più di quelle dell’amore, sono quelle che fanno sì che un bambino non possa mangiare con gli altri”             [Nota 2]

Fra le due foto della senatrice Segre c’è il lager

Nel 2009 la guerra è cominciata in alto loco con una battaglia incastrata fra politica e burocrazia
Allora infatti si è dichiarato per legge che chi registri la dichiarazione di nascita dei propri figli nati in Italia deve presentarsi al comune di competenza con il permesso di soggiorno.
Se non ne dispone quale occasione migliore per trasformare lo sportello del comune in un terreno di caccia per il non comunitario irregolare?
Chi volesse riprendere contatto adeguato con la notizia può andare al mio blog del 5 febbraio dove ho copiato un’autorevole descrizione del problema da un blog del Movimento di Cooperazione Educativa (MCE) del 19 gennaio
MCE ha espresso la sua preoccupazione per la negazione del certificato di nascita a nati in Italia, presente in legge dal 2009 in un blog dal nome programmatico ma non solenne: Saltamuri.
MCE ha sottolineato anche il ruolo dei comuni che possono farsi responsabili attori per salvare l’esistenza giuridica di questi piccoli che la legge 94/2009 mette a rischio.
Partiti, società civile, grandi mezzi di informazione hanno invece espresso con il loro silenzio beffardo sul problema il disprezzo nazionale per questi nati in Italia che, attraverso la registrazione resa problematica dal documento richiesto, sono promossi a spie dei loro genitori da cacciare e persino esclusi dalla consumazione delle frittelle mantovane.
Nulla è trascurato per salvarci da questa minaccia invasiva.

Una volta raggiunta la fonte il testo MCE si trova alla voce Bambini invisibili in Italia –
Il diritto alla registrazione alla nascita                                                                                            [Nota 3]

L’Europarlamento non ha assicurato comprensione al Presidente del Consiglio italiano , che pur si è presentato privo di minacciosi neonati.     

Per capire il senso dell’incontro di Strasburgo è opportuno seguire il percorso suggeritomi da un’amica solidale che ieri mi ha inviato il link per ascoltare la registrazione di quell’incontro
AMICHE E AMICI, PER PIACERE ASCOLTATE VERHOFSTADT
Mi associo all’intensità di quell’invito e trascrivo il link in nota.                                                                       [Nota 4]

E infine, fra frittelle, armi viventi e improprie, relazioni di incontri spiacevoli in terra europea scrivo al Presidente del Consiglio
Uso la formula della lettera aperta, la invio a vari giornali ma, insistendo nel realismo della speranza che almeno qualcuno la legga, ne trascrivo qui la copia

Egregio Presidente
prof. Giuseppe Conte
Sua Sede

Egregio Presidente
Il 12 febbraio 2019 nella sua veste di Presidente del Consiglio italiano lei ha parlato al Parlamento Europeo a Strasburgo e, nel contesto di un duro dibattito in cui è stata apertamente pronunciata la parola ‘burattino’ (senza dimenticare i nomi di chi sono, a mio parere opportunamente, considerati ‘burattinai’) e, accusato di crudeltà, ha affermato, “è di una gravità inaudita accusarci di lasciar morire i bambini nel Mediterraneo, DONNE E BAMBINI SONO SEMPRE STATI MESSI IN SICUREZZA”.
Per quel che io so le ONG non sono d’accordo e non lo sono nemmeno io anche per un punto particolare che voglio esporle a modo mio.
Quando lei dice che i “bambini sono stati messi in sicurezza” dice il falso e non si rende conto che negando un’esistenza giuridicamente riconosciuta ai figli nega anche la dignità dei genitori, di mamme e papà che non potranno mai dire “Questa è mia figlia! Questo è mio figlio!’ se non per l’amore che li lega a quegli esseri indifesi e vilipesi nella loro dignità di persone che non vengono riconosciute tali.
Lei, primo Presidente del consiglio della XVIII legislatura, è l’erede di una serie di governi sostenuti dalle varie e variabili maggioranze che li hanno tenuti in vita per il tempo necessario ad abbatterli.
Vogliamo elencarli?
XVI legislatura: quarto governo Berlusconi.
Il ministro Maroni (predecessore del suo Salvini) fece approvare con voto di fiducia il decreto sicurezza che (alla lettera g del comma 22 dell’art. 1 di quel decreto identificabile come legge 94/2009) afferma che i genitori non comunitari di un NUOVO NATO IN ITALIA devono presentare il permesso di soggiorno per registrarne la nascita e assicurargli così il certificato di nascita. Le parole di quel decreto sono criptiche ma il senso è questo.
Per il rischio che ne consegue, l’espulsione di chi è irregolare (tanto per intenderci i suoi sodali – con la grossolanità del linguaggio che li distingue – li chiamano clandestini), ci sono genitori che la paura di esporsi può indurre a nascondere il piccolo lasciandolo senza identità giuridicamente riconosciuta.
Ve lo dice anche il Terzo Rapporto Supplementare alle Nazioni Unite sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia (novembre 2017. cap.3.1).
Con la fine del Governo Monti (indifferente pure lui ad essere creatore di fantasmi per il ruolo istituzionale che gli competeva) inizia la XVII legislatura in cui i vari governi – e le maggioranze parlamentari che li sostengono – sembrano soddisfatti del ruolo, ripeto, di creatori di fantasmi tanto da mantenerlo con la continuità di una non condivisibile determinazione.
Elenchiamoli per chiarezza: Letta, Renzi, Gentiloni.
Lei, primo Presidente del Consiglio della XVIII legislatura, è l’erede di questa scelta agghiacciante: ridurre nuovi nati in Italia al massimo di insicurezza, a non esistere, secondo il verbo già maroniano ora salviniano e, per nostra vergogna, diffusamente accettato anche a livello di società (in) civ ile.
Quindi dire che i “bambini sono stati messi al sicuro” è un falso, omaggio (penso utile) alla Lega, sodali e succubi siano quelli che ne sostengono, anche per questo aspetto, la teoria e la prassi.
Con quella cordialità che obbliga alla sincerità
Augusta De Piero

NOTE
[Nota 1] “Frittelle solo ai bambini italiani”
https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/mantova-l-iniziativa-di-luca-de-marchi-fdi-frittelle-solo-ai-bambini-italiani-_3191491-201902a.shtml

[Nota 2]
http://m.iltirreno.gelocal.it/video/politica/caso-lodi-liliana-segre-chi-ha-scartato-quei-bambini-come-fa-poi-a-tornare-dai-propri-figli/110126/111720

https://www.ilpost.it/2018/10/13/lodi-bambini-stranieri-mensa-scolastica/

[Nota 3]    https://diariealtro.it/?p=6424

[Nota 4]    https://www.youtube.com/watch?v=rgyT4WtrHF8

14 Febbraio 2019Permalink