“Oggi, il 47° anniversario del terremoto del Friuli, il pensiero deve andare ai quasi mille morti e alle migliaia di persone rimaste ferite allora, nello spirito e nel fisico, a cui dobbiamo rimanere sempre vicini.
Dobbiamo esprimere anche profonda riconoscenza a coloro che aiutarono nell’immediato, venendo da vicino e da lontano, e poi allo Stato italiano che varò le leggi della ricostruzione e assicurò le risorse.
Con soddisfazione e ammirazione infine dobbiamo lodare i cittadini del Friuli che diedero al mondo l’esempio di come una tragedia possa essere trasformata in un rinascimento. E questo è il modo più nobile per riscattare la sofferenza provocata dal sisma.
Ma l’ultimo insegnamento da trarre da questo dramma è che non potendo ancora sfuggire ad eventi così terribili perché imprevedibili, dovremmo invece smettere di provocarne di ancora peggiori con la guerra e la produzione e il commercio di armi, che sono invece evitabili promuovendo la pace”:
così si è espresso #FurioHonsell, consigliere regionale di #OpenSinistraFVG.
Ho scelto di conservare il ricordo del terremoto del 6 maggio proposto da un consigliere regionale .
Mi ha convinto alla scelta fra le tante possibili l’ultimo comma .