13 maggio 2023 – Zittire gli intellettuali non omologati: Un vizio da Galileo a Gramsci e oltre … arriviamo a Rovelli

LETTERA del prof. Carlo   Rovelli in merito alla sua esclusione dalla Fiera del libro di Francoforte 2024.
Segue  il testo del discorso pronunciato al concerto del primo maggio e che lo ha messo in condizione  di essere ridotto al silenzio
Finalmente l’ho trovato.
Mentre scrivo (13 maggio) Enrico Mentana,  direttore de La7,   ne sta parlando durante lo speciale sulla visita del presidente dell’Ucraina  Volodymyr. Zelensky.

Carlo Rovelli avrebbe dovuto rappresentare l’Italia alla Frankfurter Buchmesse 2024, la Fiera la quale gli è stato dato il benservito, «il mio intervento è stato cancellato». del libro di Francoforte in programma nell’ottobre 2024, e invece il suo evento – la partecipazione alla cerimonia di apertura – è stato cancellato a causa del suo attacco al ministro della Difesa Crosetto dal palco del Concertone del Primo Maggio. «Ho osato criticare il ministro della Difesa», scrive il fisico e divulgatore su Facebook, pubblicando la mail con il testo della comunicazione ricevuta

«Professore carissimo, è con grande pena che mi accingo a scriverle questa lettera. Con grande pena ma senza infingimenti», gli ha scritto Ricardo Franco Levi, Commissario della Fiera di Francoforte, «il clamore, l’eco, le reazioni che hanno fatto seguito al suo intervento al concerto del 1 maggio mi inducono a pensare, mi danno, anzi, la quasi certezza, che la sua lezione che così fortemente avevo immaginato e voluto per la cerimonia di inaugurazione della Buchmesse con l’Italia Ospite d’Onore diverrebbe l’occasione non per assaporare, guidati dalle sue parole, il fascino della ricerca e per lanciare uno sguardo ai confini della conoscenza, ma, invece, per rivivere polemiche e attacchi». Levi sottolinea che la decisione è «personale», e che non vuole che l’evento si trasformi in «motivo di imbarazzo per chi quel giorno rappresenterà l’Italia». E aggiunge: «Sono portato a pensare che lei per primo avrà immaginato gli scenari che le sue parole avrebbero aperto. Questo non vale, certo, ad attenuare il peso di questa lettera.
Lettera che mai avrei voluto scrivere. Spero, almeno, che possa contribuire a non farmi perdere la sua amicizia. Con l’augurio di poter presto leggere un suo nuovo libro e, magari, di incontrarla di persona, le invio, caro professore, il migliore dei saluti».

https://www.open.online/2023/05/12/francoforte-carlo-rovelli-intervento-cancellato-critiche-crosetto/

1 maggio _ Roma

Il discorso integrale di Carlo Rovelli dal palco del Concertone del Primo Maggio

Che notte di sogno. Che emozione essere su questo palco in mezzo a voi. Non temete, non è una lezione di scienza che voglio fare, anche se ogni volta che provo a dire qualcosa di politica, qualcosa che riguarda l’interesse di tutti noi, c’è qualcuno subito che mi grida: “taci Rovelli, occupati della tua scienza, lascia perdere la politica!”. Ma proprio di questo voglio parlarvi. Vedete… il mondo è meraviglioso. Questa piazza è meravigliosa, la musica è meravigliosa, innamorarsi è meraviglioso. Ma non è tutto meraviglioso. Ci sono conche problemi gravi, e se c’è qualcuno che può affrontarli, siete voi, insieme. C’è una catastrofe ecologica che sta arrivando —ormai lo sappiamo tutti. Rischia di rovinare le vostre vite. Non facciamo il necessario, … perché fare qualcosa da fastidio a qualcuno. Grettezza, o miopia.

La ricchezza si è concentrata nelle mani di un numero piccolissimo di persone e di grandi imprese, e la disuguaglianza economica continua a crescere. La paghiamo tutti. Ma sopratutto, vedete, … e questa è la cosa più importante che voglio dirvi, sta crescendo la guerra. Stiamo andando dritti verso la terza guerra mondiale. E questo è il rischio più grave per la vostra vita. Invece di collaborare, cercare soluzioni, i paesi si aizzano uno contro l’altro, si provocano, si sfidano come galletti in un pollaio. Invadono paesi, soffiano sul fuoco della guerra, mandano portaerei a sfidarsi. La tensione internazionale non è stata così alta da molto tempo. Spendiamo 2 trilioni e mezzo di Euro all’anno in spese militari, una cifra inimmaginabile. Più del doppio di quindici anni fa. Impennate di spese militari così preludono alla guerra. Invece di usare le nostre risorse per fare ospedali, scuole, musica lavoro, le cose buone del mondo, le usiamo per fare armi per ammazzarci l’un l’altro. Si può essere più stupidi di così?

E perché? Per quella che Ligabue, su questo palco, poco fa ha chiamato la smania del potere. Invece di dialogare, cercare soluzioni, i potenti del mondo vogliono essere i più potenti di tutti. Magari predicano la democrazia, ma poi vogliono comandare su tutti, alla faccia della democrazia.
Oppure, come da noi in Italia, cercano di essere fedeli vassalli dei padroni del mondo, sperando in qualche beneficio a corto termine. Ancora miopia. Ma la guerra si fa anche per motivi più banali… perché costruire armi è un affare terribilmente lucroso. E nel fiume di denaro che producono le industrie di armi, le industrie della morte, ci sguazza la politica. È ragionevole che in Italia il ministro della difesa sia stato per anni legato a una delle più grandi fabbriche di armi del mondo, la Leonardo? E sia stato Presidente della Federazione dei costruttori di armi (l’AIAD). Il ministero della difesa serve per difenderci dalla guerra, o per aiutare i piazzisti di strumenti di morte? Tutti dicono “pace”, ma poi molti aggiungono che prima bisogna vincere. Volere la pace, ma dopo la vittoria, significa volere la guerra, ovviamente. Vediamo orrori commessi del nemico, veri. E gli orrori che fanno le nostre armi? Le migliaia di bombe che noi produciamo e mandiamo sui diversi teatri di guerra, devastano e ammazzano come le altre. Creano dolore come le altre.

Ci sono decine di migliaia di bombe nucleari pronte a esplodere, puntate sulle teste di tutti, da una parte e dall’altra e non siamo mai stati così vicino ad una catastrofe nucleare come adesso. È follia. E in questa situazione il governo italiano cosa fa? Sta decidendo ora di mandare una portaerei italiana con una intera flotta nel mare della Cina. Per fare i galletti contro la Cina, al seguito degli Americani. Articolo 11 della Costituzione: l’Italia ripudia la guerra: disatteso. Queste sono scelte che rischiano di distruggere le vostre vite, ragazzi. Non è questo il mondo che ci piace. Ma il mondo, ragazze, ragazzi, non è dei signori della guerra. Il mondo è vostro. Voi siete il mondo futuro, non i signori della guerra. Perché voi siete tanti, tantissimo. Qui, a Roma, come a Pechino, San Francisco, Berlino, Rio o a Islamabad. Il pianeta è vostro.
E il pianeta voi potete cambiarlo. Non da soli, ma insieme si. Voi potete fermare la distruzione del pianeta. Ribaltare la disparità economica. Fermare i signori della guerra. Costruire un mondo dove lavoriamo insieme a risolvere i problemi comuni, invece di essere uno contro l’altro.
Le cose del nostro mondo che amiamo sono state costruite nel passato da giovani che hanno saputo sognare un mondo migliore. Anche a costo di rovesciare tutto qualche volta. Attaccare la Bastiglia, bruciare il Palazzo d’Inverno. Se qualcuno vi dice —come dicono a me— non occuparti di politica, pensa solo a te stesso: è grettezza, o miopia.

Allora, questo vorrei dirvi, non vivete di insoddisfazione, di sogni irrealizzati, di lamento, di inquietudine per un futuro che dipende da altri. Prendetelo in mano il vostro futuro, ma insieme, non uno contro l’altro. Cambiare il mondo è la più bella delle avventure. La vita è bella quando splende e brucia. (E niente splende se non brucia — è il titolo delle note che suonavano quando ho iniziato a parlare.) Chi sa parlare parli, chi sa suonare suoni, chi ha idee le dica, chi sa scrivere scriva, chi sa organizzare organizzi, chi sa fare di più, faccia di più. E… ultima cosa, i signori della guerra non hanno paura ad ammazzare migliaia di esseri umani. Voi non abbiate paura a imbrattare i muri. L’Italia l’ha fatta Garibaldi che tutti i benpensanti chiamava “terrorista”, poi gli hanno fatto le statue. Prendete il futuro nelle vostre mani. Non lascatelo ai signori della guerra. Cambiatelo, questo mondo di guerra, ragazzi. Buon Primo Maggio.

Cosa ha detto Carlo Rovelli al Concertone del primo maggio: la polemica su Crosetto e le armi e le scuse di Ambra – Il Riformista

 

 

 

13 Maggio 2023Permalink