Risolvo un mio problema .
Io leggo volentieri le corrispondenze del giornalista Sergio Fabbrini su IlSole24 ore
Sergio Fabbrini, direttore della School of Government dell’Università Luiss Guido Carli di Roma, insegna Scienza politica e Relazioni internazionali presso lo stesso ateneo e Comparative Politics alla University of California di Berkeley. Ha diretto la “Rivista Italiana di Scienza Politica” e ha vinto, tra gli altri, il Premio Capalbio per l’Europa nel 2011.
Ma il cognome Fabbrini mi tormenta perché ricordo bene Fabrizio Fabbrini, obiettore di coscienza, la cui vicenda si inserì nelle riflessioni dei miei anni giovanili che, per quanto riguarda la scuola superiore, erano i turpi anni ‘50.
Secondo me potrebbe essere il nonno di Sergio Fabbrini.
Non sono riuscita a ricostruire esattamente le parentele ma afferro l’opportunità di nome e cronologia che dà forza ai miei ricordi.
Ineliminabile quello del preside che, avendo io scritto il termine obiezione di coscienza in un tema, pensò bene di informare mia madre che ero pazza.
Probabilmente avevo trovato il termine proibito occupandomi della guerra di resistenza algerina contro il colonialismo francese (1954-1962).
Fu la fine della mia fiducia in coloro che pretendevano essere miei educatori.
24 Gennaio 2019 E’ SCOMPARSO FABRIZIO FABBRINI, PADRE DELL’OBIEZIONE DI COSCIENZA di Luigi Cobianchi* –
Nel pomeriggio di ieri, 23/01/2019, è venuto a mancare il prof. Fabrizio FABBRINI, Docente Universitario, colonna della Democrazia Cristiana, allievo e pupillo di Giorgio LA PIRA, assurto alle cronache nazionali allorquando, da Assistente Ordinario nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, si fece arrestare e scontò una pena a due anni di carcere militare, per essersi rifiutato di completare il servizio militare, opponendo l’“obiezione di coscienza”.
San Paolo VI, Papa, in mille modi gli espresse, nell’occasione, riconoscenza e vicinanza.
Grazie al prof. FABBRINI, nel pieno della temperie ideologica scaturita dal Concilio Ecumenico Vaticano II, si aprì, concretamente, per la prima volta nel nostro Paese, la strada verso il riconoscimento del Diritto all’Obiezione di Coscienza, rispetto agli Obblighi di Leva.
Scontata la pena comminatagli, “La Sapienza” gli chiuse le porte e, se non fosse stato per LA PIRA che lo prese con sé all’Università di Firenze, la sua carriera universitaria si sarebbe interrotta e il FABBRINI si sarebbe trovato, al di là di ogni altra considerazione, senza lavoro.