8 maggio 2011 – Passaparola

Mi è arrivato da più parti un messaggio che trascrivo come l’ho ricevuto:

Da: katerina di fant katefelice@yahoo.it
Data: 06 maggio 2011 11.25.11 GMT+02.00
Oggetto: passaparola

Ciao a tutti, 
confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti .
Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.

Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio.
Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell’acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.

E’ arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l’argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.

Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui “il servizio pubblico” viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre  riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.  Il referendum è evidentemente anche questo!

Mariachiara Alberton 

RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM… perché il Governo non farà passare gli spot ne’ in Rai ne’ a Mediaset.
Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i cittadini italiani:

Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E’ necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone

Il referendum non sarà  pubblicizzato in TV.
I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 giugno.
QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.
Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ? Copia-incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.  Passaparola!

Ai referendum di domenica 12 e lunedì 13 giugno 2011 vota SI per dire NO.
1– Vota SI per dire NO AL NUCLEARE.
2 – Vota   2 SI per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA.
3 – Vota SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO

Una piccola nota di Diariealtro

Di questo problema avevo fatto cenno anche nel mio articolo del 28 aprile.
Sono lieta di riprenderlo segnalando un forte interesse di altri.

Non dimentichiamo che  l’uso consapevole del referendum ci ha permesseo di salvare la legge sul divorzio nel 1974 e, nel 1981, la legge 194 del 1978: Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza.

Ne ho ricopiato il titolo per intero perché l’abitudine a chiamarla ‘legge sull’aborto’ non ne richiama la complessità e offre uno strumento formidabile ai detrattori della tutela della maternità e dell’istituto referendario che quella tutela salvò.

Voglio ricordare l’ultimo caso in cui  un referendum non ha raggiunto il quorum.
Nel 2005 il card. Ruini, allora Segretario di stato vaticano, invitò a non andare a votare per l’abrogazione di parti  della legge sulla fecondazione assistita e fu ‘obbedito’.
Attenzione quindi!
E’ necessario documentarsi e assumere tutta la dignità possibile che appartiene alla nostra responsabilità che non può essere delegata.

 

8 Maggio 2011Permalink