29 ottobre 2012 – Tracce d’Europa

Ancora dal mensile Ho un sogno.
Ho pubblicato il testo precedente il 31 settembre sotto il titolo: Testimonianze di donne. Avevo iniziato con questo impegno molto tempo fa e lo scorso settembre ho scoperto, attraverso il racconto di Laura, giovani che si comportano già da cittadini europei. Ora ho trovato una consapevolezza di sapore europeo in un sindaco, anzi due. Mi piace registrarlo.
La nota finale appartiene alla redazione di Ho un sogno
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Ottobre 2012_ Ho un sogno n. 212: Condividere da buoni vicini
Persino i documenti burocratici possono riservare rasserenanti soprese svelandoci l’immagine rinnovata di un confine – che si voleva chiuso e impenetrabile – trasformato in un luogo di cooperazione e di incontro.
E’ il caso della lettera d’intenti firmata dai sindaci dei comuni di Pulfero (Italia ) e Caporetto (Slovenia) il 18 luglio 2012 che si impegnano ad offrire ai bimbi dei loro territori uno strumento per crescere insieme, superando la pesantezza dell’ideologia che fino a pochi anni fa li voleva estranei riducendo la loro identità alla divisione reciproca.
Così hanno scritto i due sindaci proponendo la “realizzazione, in Comune di Pulfero, di un asilo nido che possa costituire punto di riferimento sia per le famiglie delle Valli del Natisone che dei territori contermini oltreconfine” e impegnandosi quindi “ad attuare una collaborazione istituzionale per il raggiungimento dell’obiettivo della indicata proposta progettuale, qualora la stessa venga ammessa a finanziamento”.
Da anni nelle Valli del Natisone la diminuzione della popolazione ha avuto i suoi effetti anche sulle scuole che, nel comune di Pulfero, si riducono ormai ad una scuola dell’infanzia la cui funzionalità è resa possibile dalla frequenza dei figli degli immigrati, mentre nella vicina (ma ‘straniera’) Caporetto le domande di iscrizione al nido eccedono la misura dei posti previsti.
La risorsa della cooperazione potrebbe consentire un servizio altrimenti forse non realizzabile dimostrando che molto si può fare per trasformare un confine e non solo abbattendo le sbarre che lo caratterizzavano.
I due sindaci sanno che le istituzioni locali possono offrire, nel proprio operare e nelle norme che via via vi corrispondano, quella certezza e quella continuità cui i diversi soggetti che agiscono nella società civile si riconoscono e si appoggiano. E in questo caso eviteranno di implodere nel localismo per aprirsi naturalmente a una dimensione europea.
Anni fa una legge regionale (1987 n.15) che sia la giunta in carica che la precedente – con l’efficace appoggio del consiglio – hanno semplicemente ignorato senza neppure porsi lo sforzo di una abrogazione, diceva: “Al fine di concorrere alla promozione e alla diffusione della cultura della pace e della cooperazione tra i popoli, la regione Friuli – Venezia Giulia, nei limiti delle proprie competenze, favorisce e realizza gli interventi” … “per iniziative intese a promuovere la cultura della pace e della convivenza tra i popoli” ..cui possono concorrere anche enti locali..
L’iniziativa dei due sindaci rinnova lo spirito che ispirò allora la norma e offre al tipo di cultura “di pace e di cooperazione tra i popoli” che quella legge intendeva promuovere uno spazio operativo importante per i soggetti cui fa riferimento e per i luoghi in cui si realizza. E le novità non finiscono qui: già si pensa anche all’età avanzata prevedendo una Casa di riposo (questa volta in comune di Caporetto) dove gli anziani potrebbero godere, insieme a un servizio utile, il piacere della comunicazione in una lingua che, pur nella sua forma dialettale, li accomuna.

N.d.R.: L’iniziativa dei Comuni di Pulfero e di Caporetto esprime anche il significato profondo dei Programmi di cooperazione transfrontaliera finanziati dall’Unione Europea attraverso l’Iniziativa Interreg. In questo ambito, dal 2007 ad oggi, una decina di milioni l’anno sono andati a finanziare progetti presentati congiuntamente da partner italiani e sloveni. A nessuno può sfuggire che questi fondi dovrebbero sostenere prioritariamente iniziative concrete come quella dei due Comuni. Per verificarlo: www.ita-slo.eu.
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