5 dicembre 2012 – Minori e omissioni della politica

Nota aggiunta nel pomeriggio: apro Repubblica cartacea e trovo l’articolo che avevo letto e commentato dall’edizione virtuale.

Trovo in repubblica on line un articolo che segnala la lunga persecuzione contro uno studente minorenne gay in una scuola udinese. Oggi la stessa persona ormai maggiorenne si concede a un’intervista, negando il suo nome per ragioni in cui non sta a me entrare tanto più che la scelta, sempre secondo l’articolo di repubblica.it, sarebbe stata assunta con il conforto di un circolo Arci gay (ed evidentemente quindi escludendo una denuncia per il bullismo entro le mura scolastiche che dichiara avergli rovinato anni di vita).

Qualche inutile considerazione.

Con la legge regionale 7/2010 la Regione Friuli Venezia Giulia ha istituito la figura di Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza e affidato questa funzione a un assessore regionale.
Perché non l’abbia affidata a una figura competente, determinata e indipendente non si sa o almeno io non lo so.
Mentre considero con favore la pur lenta scomparsa dell’ottocentesca parola ‘fanciullo’ (che si ritrova anche nella legge di ratifica della Convenzione di New York che esplicitamente nel testo fa riferimento ai diritti dei minori) più correttamente riportata alla dizione ‘infanzia e adolescenza’, trascrivo dal sito della regione
“Per assicurare l’applicazione dei diritti riconosciuti ai minori, la Regione ha istituito su tutto il territorio appositi uffici con funzioni di garante dell’infanzia e dell’adolescenza.
La funzione di garante dell’infanzia e dell’adolescenza intende assicurare nel territorio regionale l’attuazione dei diritti riconosciuti ai bambini ed adolescenti e viene esercitata per il tramite della Struttura stabile per l’esercizio della funzione di garante dell’infanzia ed adolescenza, un ufficio appositamente istituito presso la Direzione centrale istruzione, università, ricerca, famiglia, associazionismo e cooperazione dell’amministrazione regionale”.
Per saperne di più si può andare al sito della regione  stessa alla voce: http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/famiglia-casa/diritti-infanzia-adolescenza/

e qualche inutile domanda ai rappresentanti regionali

Diritto dei minori è anche quello di sentirsi sicuri e protetti nelle realtà in cui vivono.
Non sarebbe compito del pubblico tutore dei minori (alias assessore di competenza) chiarire la situazione del ragazzo perseguitato nella scuola udinese e dell’indifferenza e peggio dei docenti (così almeno è stata descritta nell’intervista di Repubblica)? Se invece quelle denunce anonime fossero false dovremmo constatarne ugualmente una indicazione destabilizzante nei confronti di soggetti che sappiamo essere fragili.
E se la maggioranza (in cui non dimentichiamo sono presenti rappresentanti della Lega Nord, non estranea a un linguaggio in cui per denigrare fa riferimento a termini se non omofobi sessisti e razzisti) non è interessata al problema, mi chiedo se l’opposizione sia intervenuta sollecitando il Pubblico Tutore ad esercitare il suo compito oltre i programmi che si è dato, nel rispetto degli obiettivi dichiarati in legge.
Per chiarezza cito dal sito regionale poco fa menzionato.
“La funzione di garanzia, ai sensi della legge istitutiva, assicura:
a) vigilanza sull’applicazione nel territorio regionale della Convenzione sui diritti del fanciullo e delle altre convenzioni internazionali di tutela dei soggetti in età evolutiva e sull’applicazione e attuazione delle disposizioni normative in vigore”.

e qualche altra inutile domanda ai rappresentanti comunali

Ho ricordato nel mio blog l’intervento del Sindaco di Udine a garanzia di una modifica di legge che assicuri la registrazione anagrafica ai minori figli di migranti senza permesso di soggiorno.  Il mio pezzo del 30 novembre è leggibile anche da qui https://diariealtro.it/?p=1931
In questo caso rilevo ancora una volta l’importanza della segnalazione del dovere di tutela del minore anche a norma di legge.
Il Sindaco di Udine ha finalmente segnalato di non ritenersi convinto dell’opportunità di collegare il suo dovere di assicurare l’evidenza della popolazione che vive sul territorio di competenza e la necessità conseguente di fondare la registrazione anagrafica (diritto di ogni minore) sulla certezza della legge e non sulla volatilità di una circolare e ha sollecitato a provvedere nell’ambito delle rispettive competenze il Presidente del Consiglio, della Camera e del Senato. Non so se da parte di costoro ci sia stata risposta ma mi chiedo che fanno le forze politiche presenti in consiglio comunale, i singoli consiglieri comunali a sostegno dell’iniziativa del Sindaco. Fino a questo momento, a quanto mi risulta, nulla.

5 Dicembre 2012Permalink