03 novembre 2009 – Non è questione di crocifissi ma di ignoranza.

La Corte europea dei diritti dell’uomo, accogliendo il ricorso di una madre relativa all’esibizione del crocifisso nelle aule scolastiche, ha affermato che l’esposizione di un simbolo religioso di natura confessionale nelle scuole rette dallo Stato limita il diritto dei genitori di educare i figli secondo le proprie convinzioni religiose o filosofiche e la libertà degli alunni di credere o di non credere.
Il parere, indubbiamente interessante, ha assicurato l’esibizione di un’ignoranza sconvolgente, indicando un atteggiamento che finalmente unifica maggioranza e opposizione parlamentare: i signori confondono cristianesimo e cattolicesimo usando i termini in maniera disinvoltamente intercambiabile.
Onorevoli presidenti delle camere avete fondi sufficienti per prendere in considerazione qualche lezioncina di storia europea?

Qui i l testo di un articolo da Repubblica on line e il testo della sentenza europea.

3 Novembre 2009Permalink