10 maggio 2013 – La violenza della paura

Bruciate i libri

Avevo segnalato del calendario del primo del mese il ricordo del 10 maggio 1933.
Ora ricevo questo messaggio dall’amica Giancarla Codrignani che ne documenta il ricordo e lo pubblico volentieri

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Ottant’anni fa fu acceso a Berlino in piazza dell’Opera il primo rogo nazista dei libri. Libri come idee, idee come persone. Seguiranno anche le persone. Chi la pensa diversamente e chi è diverso per natura pericolosi come i libri, i giornali, le scienze, le arti, le musiche “degenerate”, estranee allo spirito tedesco. Quindi “Sauberung”, “pulizia” in nome della “decenza”, della “morale” contro la corruzione. La crisi economica logora Weimar, la gente è stanca e arrabbiata, chiede un cambiamento. Il 30 gennaio cercando una via di conciliazione, Hindenburg nomina Hitler cancelliere, il 27 febbraio viene incendiato il Reichstag, il nazionalsocialismo vince le elezioni, il 23 marzo viene votata la legge dei pieni poteri, il 13 maggio i roghi dei libri. I falò sono organizzati, ma è la brava gente tedesca che partecipa perché non pensa più: il capro espiatorio delle sue incazzature diventa il libero pensiero. E’ un’indignazione che libera azioni di forza, non proposte. Parole violente che diventeranno omicide e suicide. Cinquantacinque milioni di morti».

11 Maggio 2013Permalink