Ho trovato il documento che trascrivo nel n. 18 di ADISTA Documenti (www.adista.it) e spero che papa Francesco corrisponda alle aspettative di queste eroiche nonne con la celerità con cui ha tolto dalle secche dei comodi dimenticatoi il processo di beatificazione di don Puglisi.
Lettera delle nonne di piazza di maggio
Santità, noi Nonne di Piazza di maggio vogliamo esprimere la nostra soddisfazione per l’elezione di un papa argentino, che contribuirà, con la sua saggezza, al lavoro a favore dei settori più trascurati e impoveriti.
Siamo anche grate per il fatto che ha avuto l’amabilità di riceverci e auspichiamo che, nel suo nuovo ruolo di massima autorità della Chiesa cattolica, possa fornire i mezzi necessari alla ricerca dei quasi 400 nipoti che ancora oggi non hanno recuperato la loro vera identità. Come pure speriamo possa aiutarci a sapere che ne è stato dei nostri figli e delle nostre figli desaparecidos durante l’ultima dittatura militare.
Sappiamo che i nostri nipoti, per via della loro età, potrebbero essere dappertutto e quindi la sua collaborazione sarebbe di grande importanza per accrescere la visibilità della nostra diperatga ricerca agli occhi del mondo.
Noi Nonne portiamo avanti tale ricerca in modo pacifico, attraverso il dialogo e la giustizia, al fine di ricostruire ciò che il terrorismo di Stato ha voluto distruggere. In questo lungo cammino, che, per quanto vi siano gruppi iniziato a percorrere da sole, con pericolo, dolore, paura e mancanza di riconoscimento, uno dei grandi ostacoli che abbiamo incontrato è stato il silenzio.
Oggi, grazie a Dio, possiamo contare sull’accompagnamento di un ampio settore della società, per quanto vi siano gruppi che ancora mantengono il patto del silenzio instaurato dal terrorismo di Stato.
La dittatura non solo ha eliminato i nostri figli e sottratto loro i nostri nipoti, ma ha anche cancellato tutte le prove che ci avrebbero permesso di sapere che ne è stato di loro. E’ per questo che per noi qualunque elemento, per quanto piccolo possa apparire, rappresenta un bene prezioso per poter rintracciare i figli dei nostri figli. In questo senso, la sollecitiamo a chiedere ai rappresentanti della Chiesa cattolica e ai fedeli di comunicare le informazioni di cui dispongono sul destino dei nostri nipoti desaparecidos.
Noi Nonne abbiamo restituito l’identità a giovani che sono stati dati in adozione dal Movimento Familiare Cristiano; la Giustizia argentina ha chiamato a testimoniare suore che durante l’ultima dittatura lavoravano in Centri clandestini di detenzione, come Campo de Mayo. Tutti loro possono sicuramente offrire informazioni precise.
Sono passati ormai 35 anni da quando abbiamo iniziato a cercare i nostri familiari: vogliamo abbracciare i nostri nipoti e vogliamo che conoscano la loro storia. Per questo chiediamo a sua Santità di spiegare ai rappresentanti della Chiesa e a tutti i fedeli che è un dovere cristiano trasmettere informazioni sul destino dei bambini desaparecidos in Argentina. Di avvertire che costituisce un peccato occultare reati catalogati dalla comunità giuridica internazionale come crimini contro l’umanità, come i sequestri, gli assassinii e la sottrazione di neonati perpetrati dal terrorismo di Stato.
Lo scorso anno la Giustizia argentina ha comprovato l’esistenza di un piano sistematico di appropriazione di minori durante il regime militare e ha processato i responsabili di questo delitto. Ciononostante, il processo non è servito ad ottenere informazioni che ci possano aiutare a rintracciare i nostri nipoti.
E’ in questo senso che le chiediamo di provvedere ad aprire gli archivi del Vaticano come pure quelli che esistono nelle diocesi dell’Argentina, per sapere se vi si può reperire qualche dato che ci dia la felicità di trovare qualcuno dei nostri nipoti.
La salutiamo con ogni considerazione.
Bell’articolo, ma concordo con chi dice… si spera sempre che alla fine vada tutto per il meglio!