14 ottobre 2014 – Gli alpini tutelano una storica caserma

Non riesco a commentare questo articolo con parole mie, mi limito a riprenderlo dal link che ho identificato e a proporre qualche nota poco più che linguistica..

Gli alpini: no ai profughi in caserma a Tarvisio                                      13 ottobre 2014

Per il presidente del gruppo Ana Udine sud: la Lamarmora è un luogo simbolo della storia della Julia di Giancarlo Martina

TARVISIO. «Consideriamo quanto meno irriverente destinare la gloriosa caserma Lamarmora di Tarvisio a centro di raccolta – temporaneo o permanente che sia – dei tanti profughi che cercano asilo in Italia». Il pensiero di Antonino Pascolo, responsabile del gruppo Alpini Udine Sud. «Sicuramente – spiega – sono persone che necessitano d’aiuto, che fuggono da conflitti e miserie per mettere in salvo le proprie vite e quelle dei loro congiunti, tra i quali tanti bambini (1).

E come alpini condividiamo questo spirito di solidarietà, è uno dei fondamenti della nostra associazione, l’Ana. Ma, e penso di interpretare il pensiero di tanti alpini che son passati per Tarvisio, trasformare in “parcheggio” (2) uno dei simboli della Julia, una delle caserme più spiccatamente alpine, dove centinaia di migliaia di giovani italiani hanno fatto il servizio militare, dove innumerevoli ufficiali e sottufficiali hanno prestato servizio e molti hanno posto le basi di importanti carriere (3), ci fa storcere il naso».

«Viene alla mente, poi – aggiunge Antonino Pascolo -, quanto accaduto ad altre strutture militari, utilizzate negli anni passati come centri di raccolta di clandestini e profughi: l’inidoneità degli immobili e le carenze logistiche, sommate al posizionamento estremamente remoto e disagiato, hanno deturpato questi luoghi, seminando il degrado a discapito della dovuta memoria storica che andrebbe invece attribuita alle vecchie caserme alpine». «Non si tratta di banali e nostalgici pensieri, anzi: si fa un gran parlare di rievocazioni per il Centenario della Grande Guerra  e Tarvisio c’entra indirettamente con quel conflitto.

E’ la storia che ne è seguita, dall’Unità (4) in poi, che ha sancito un’indissolubile significato storico e affettivo, nazionale, di valore alpino. Valore alpino – conclude il capogruppo -, del quale si sente sempre più necessità, che richiede rispetto in forme concrete».

Pensiero del tutto condiviso dal maresciallo degli alpini in pensione Angelo Zanetti. «La caserma Lamarmora ha una storia importante, ricordo che nei primi anni dopo la fine della guerra, dal 1945, fino all’arrivo del battaglione L’Aquila era ospedale da campo, poi, in anni più recenti ha ospitato il Gemona che da li è partito per importanti missioni, come in Bosnia e l’8° alpini.

E’, dunque, una struttura da preservare e da valorizzare – dice convinto Zanetti -, ma con quella destinazione che si vuole darle si va dalla parte opposta. Il suo degrado, purtroppo, essendo stata utilizzata solo in parte da più anni, è già in corso, ma sono convinto che avrebbe potuto continuare ad essere sede di corsi estivi e invernali di reparti dell’esercito”. E in conclusione Angelo Zanetti afferma che è convinto che la struttura, “Troverebbe, senz’altro maggiore dignità se trasformata in villaggio turistico (5)

NOTE:

1 Il richiamo ai bambini profughi e sopravvissuti a una fuga terribile sottolinea il significato di una presenza che determina  un degrado per la dignità di luoghi altrimenti valorizzabili come villaggio turistico  (vedi nota 5.i

2 Il ricovero è degradato a ‘parcheggio’ qualora vi vengano collocati esseri umani. Meglio carri armati che possano sottolineare la sacralità di così onorande mura! 

3 Il luogo dove si sono radicate le basi di carriere militari verrebbe minacciato dai profughi e in particolare dai bambini non a caso menzionati al primo paragrafo. Molti anni fa un sovrano tentò di liberarsi da un  rischioso infante eliminando tutti i suoi coetanei, ma quello più pericoloso gli sfuggì..

4 La grande guerra prima dell’Unità (identificata come storia che alla Grande Guerra è seguita). Normalmente si parla di unità d’Italia in  coincidenza con l’attribuzione di titolo regio a Vittorio Emanuele II di famiglia sabauda. Qui evidentemente per terminus a quo dell’unità si intende il 1918. E’ una faccenda concettualmente un po’ confusa ma se piace così …

5 Piuttosto che luogo di riparo per profughi meglio un  villaggio turistico. E’ più dignitoso! Dal che si deduce che la dignità non dipende dall’appartenenza alla specie umana ma dal benessere che consente di alloggiare in un villaggio turistico dove ti spiegano anche come si fa a divertirsi, attività certo non consona allo spirito depresso di chi fugge dalla guerra.

Per risalire alla fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2014/10/13/news/gli-alpini-no-ai-profughi-in-caserma-1.10108553

 

14 Ottobre 2014Permalink