24 dicembre 2014 – Dopo la grotta la cella

Non volevo aprire ancora facebook ma una notizia ascoltata mi ha inorridito
Ai piccoli figli delle carcerate a Rebibbia (Roma) non sarà concesso il sabato al parco (la loro ora d’aria!) perché non ci sono finanziamenti per il pulmino che li trasportava per affidarli alle cure di una associazione che se ne faceva carico.
A questo punto non posso soffocare uno dei più orrendi ricordi della mia esperienza politica.
Seconda metà degli anni ’70. Ero consigliera comunale. La maggioranza politica e culturale era democristiana con qualche aggancio di partiti minori allora esistenti.
Con l’aiuto di un deputato che mi fece passare per sua segretaria riuscii a visitare il carcere.
La riforma Gozzini ancora non esisteva e l’esperienza per me fu di quelle che non si devono dimenticare.
Non ne parlo in generale: mi limito ai bambini piccoli che stavano con le loro madri (in maggioranza rom) in una stanza col pavimento di cemento e nessun arredo appropriato.
Cercai di intervenire per una proposta assolutamente rivoluzionaria:  chiesi che i bambini potessero avere una collocazione al nido e che il pavimento fosse coperto da un telo che consentisse loro di gattonare (altrimenti dovevano stare sempre in braccio alle madri) e una vaschetta di plastica per il bagnetto.
Le reazioni assolutamente negative vennero da chi avrebbe dovuto provvedere tecnicamente ad assicurare le modalità per la presenza al nido e del resto non si parlò.
Oggi ho un elemento in più per qualificare le radici dell’indifferenza politica e sociale alla garanzia del certificato di nascita a tutti i bambini che nascono in Italia.
La norma razzista della lettera g del comma 22 dell’art. 1 della legge 94/ 2009 appartiene a una cultura punitiva (pre Beccaria!) che quando non può distruggere i padri massacra i figli.
Infatti condanna bimbi ben identificati al nascondimento che è prigione, generata dall’incontro di una norma infame e della paura dei loro genitori che tali non si possono dichiarare,
Non è consolante ma mi offre un elemento in più per cercar di capire.
Buon Natale?

 

24 Dicembre 2014Permalink

2 thoughts on “24 dicembre 2014 – Dopo la grotta la cella

  1. E’ vero che la ricaduta cui fai riferimento è orrenda ma i genitori in questione non hanno colpe. Sono solo segnati da una irregolarità burocratica.

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