Pier Paolo Pasolini La passione |
I Cristo nel corpo sente spirare odore di morte. Ah che ribrezzo sentirsi piangere! Marie, Marie, albe immortali, quanto dolore… Io fui fanciullo e oggi muoio. II Cristo, il tuo corpo di giovinetta è crocifisso da due stranieri. Sono due vivi ragazzi e rosse hanno le spalle, l’occhio celeste. Battono i chiodi e il drappo trema sopra il Tuo ventre… Ah che ribrezzo col caldo sangue sporcarvi i corpi color dell’alba! Foste fanciulli, e per uccidermi ah quanti giorni d’allegri giochi e d’innocenze. |
III Cristo alla pace del Tuo supplizio nuda rugiada era il Tuo sangue. Sereno poeta, fratello ferito, Tu ci vedevi coi nostri corpi splendidi in nidi di eternità! Poi siamo morti. E a che ci avrebbero brillato i pugni e i neri chiodi, se il Tuo perdono non ci guardava da un giorno eterno di compassione?IV Cristo ferito, sangue di viole, pietà degli occhi chiari dei Cristiani! Fiore fiorente, sul monte lontano come possiamo piangerti, o Cristo? II cielo è un lago che mugge intorno al muto Calvario. O Crocifisso, lasciaci fermi a contemplarti. |
V Cristo, ai tuoi poveri figli dispersi nell’infinito cielo del vivere, ecco, morendo Tu lasci questa finita Immagine. Soave fanciullo, corpo leggero, ricci di luce… è San Giovanni. Perduti in nubi d’indifferenza in Sé ci chiama e a Sé ci informa questo Tuo Corpo. |
VI Cristo si abbatte dentro il Suo corpo. Da sé remote in quali ardenti campagne ha sguardo la Sua pupilla? Qui è ben cieco, fermo sull’ossa: un uccelletto insanguinato su una proda. Dietro, la luce marcisce il cielo. Per le vallate e per le vette non suona voce: ultimo e dolce fruscio la serpe che si rintana. O Dio che ombre dentro il chiarore delle saette! La Samaria annega al buio, la morte tuona s’un cimitero di fresche aiuole! Polvere e fronde echi di voci riversi al vento nel mesto buio. Ah siamo uomini dimentichiamo. Dietro di Cristo sui monti morti il cielo fugge, è un cieco fiume. |