Tornerò a scriverne.
Oggi non ho tempo di far di più ma non posso ignorare il significato di questa giornata
Vent’anni fa iniziava l’assedio di Sarajevo.
Tre anni fa il terremoto de L’Aquila. La non ricostruzione a me appare come un segno dell’oscenità del governo Berlusconi & C.
Oggi gli italiani – singoli e associati nelle aggregazioni della società civile e politica – che non hanno capito il significato della guerra nella ex Jugoslavia starnazzano e chiacchierano della ‘caduta’ di Bossi, famiglia e, sperabilmente, della Lega che a mio parere resterà dov’è con tutto il peso della devastazione culturale che ha rivelato nel suo essere ed efficacemente esaltato.
Non dimentico la connivenza fra Lega e opinione e pubblica a proposito del razzismo e non solo.
Ne scriverò, inutilmente, ma per me la mia ‘futura memoria’ è importante
Se gran parte degli italiani non fosse prostrato dalle difficoltà del quotidiano, sarebbe prostrato dalla presa di coscienza dell’impossibilità di vivere in modo semplice, pulito, al di là degli interessi speculativi con un ingordo senso di possesso per tutto ciò che possono arraffare.
Cara Augusta, c’è un tale senso di ineguatezza e di sconfitta che pervade molte (?)..forse solo poche persone, ma è talmente forte che ti toglie la voglia di vivere perchè sei sempre esposto all’inimmaginabile anche se ormai dovremmo immaginare che la nuova scoperta di corruzione è solo la penultima.
Che fare ?
Obiettivamente si dovrebbe dire “non smettere di combattere”, ma non sono poi così sicura di non essere anch’io bisognosa di riscontri e di approvazioni umane e queste..si sà, non vanno certo nella direzione del riconoscere gli effettivi valori, anche minimi, ma effettivi.
In questi giorni mi scandalizza (sentimento inutile) non sentire che il figlio di Bossi sarà cacciato, ma come, a lui non si applica il nuovo articolo 18 ? Ma più in difficoltà economiche di noi popolo italiano, di noi che gli paghiamo lo stipendio e siamo in difficoltà ?
Ciao, Giovanna